Le notizie false circolate sull'incidente del sommergibile Titan

Il 18 giugno il sommergibile Titan, con cinque persone a bordo, è scomparso nell’oceano Atlantico. L’immersione a pagamento era stata organizzata dalla società statunitense OceanGate Expeditions per esplorare il relitto del transatlantico Titanic, affondato nel 1912. Dopo giorni di ricerche, la guardia costiera statunitense ha comunicato che il sommergibile sarebbe imploso, uccidendo tutti e cinque i passeggeri. Alcuni suoi rottami sono stati trovati vicino al relitto del Titanic.
La tragica vicenda ha fatto il giro del mondo, attirando l'attenzione dei media. Proprio per la sua viralità, su questa storia sono circolate svariate notizie false. Scopriamole nel dettaglio.
Il «vicedirettore del WEF»
Secondo alcuni utenti della Rete, uno dei cinque passeggeri del sommergibile sarebbe stato il vicedirettore del World Economic Forum (WEF), una fondazione senza scopo di lucro con sede a Ginevra e nata nel 1971. Ma si tratta di una informazione falsa.
A bordo, infatti, non era presente Peter Brabeck-Letmathe, vicedirettore del consiglio di amministrazione del Forum. Lo sbaglio è nato a causa di un’errata interpretazione della biografia di una delle vittime, Shahzada Dawood. L’uomo, nato in Pakistan, era vicepresidente della Dawood Hercules Corporation, una società pakistana di infrastrutture per l'agricoltura, la petrolchimica e le telecomunicazioni con sede a Karachi. Il suo curriculum è presente nel sito ufficiale del WEF in quanto membro della Family Business Community della fondazione svizzera, ma non rientra tra le persone che guidano il Forum, e non era dunque il vicedirettore.
Le (false) critiche degli ucraini
Sui social network è stato condiviso un presunto servizio giornalistico dell’emittente televisiva internazionale Al Jazeera che mostra come alcune persone ucraine si sarebbero lamentate perché i 250 mila dollari spesi a testa dai cinque passeggeri deceduti per partecipare all’immersione sarebbero potuti essere utilizzati per sostenere l’Ucraina.
Anche in questo caso, il video è falso. Al Jazeera, infatti, non ha mai realizzato e pubblicato un video simile. L’emittente internazionale ha smentito in prima persona la notizia inventata.
I Simpson non hanno predetto l'incidente del Titan
Una delle teorie diffuse in Rete sostiene che una puntata della serie animata statunitense I Simpson andata in onda nel 2006 aveva previsto l’incidente del Titan. Questo però non è vero. Nell’episodio citato e intitolato «Homer’s Paternity Coot» , il protagonista Homer scende in un sommergibile nell’oceano alla ricerca di un tesoro perduto, contenuto in un galeone spagnolo affondato secoli prima a causa di una tempesta. Durante l’impresa, Homer rimane incastrato in un corallo e la spia del sommergibile segnala che l’ossigeno sta per esaurirsi. Dopo essere svenuto, si risveglia in ospedale. Come si può dedurre dunque dalla trama ci sono differenze sostanziali tra l’episodio dei Simpson e la vicenda del sommergibile Titan. Inoltre, Bill Oakley, ex sceneggiatore della serie animata, già in passato aveva dichiarato che quelle che alcuni credono essere delle previsioni fatte dalla serie erano in realtà solo coincidenze «perché gli episodi sono così vecchi che la storia si ripete. La maggior parte di questi episodi si basa su fatti accaduti negli anni ’60, ’70 o ’80 di cui eravamo a conoscenza».