“Le relazioni tra Svizzera e Ue vanno rafforzate”

Lo ha detto il consigliere federale Ignazio Cassis durante l'assemblea del PLR ad Airolo - L'obiettivo è trovare in fretta un accordo con Bruxelles
Ats
23.06.2018 13:51

AIROLO - Le relazioni bilaterali tra la Svizzera e l'Unione europea (UE) vanno rafforzate e un accordo istituzionale concluso in fretta. Lo ha ribadito stamane davanti ai delegati PLR convenuti ad Airolo, il Consigliere federale Ignazio Cassis.

Davanti a una platea di 280 delegati e una ventina di ospiti, tra cui il presidente del PLR ticinese Bixio Caprara, il ministro degli esteri ha insistito sull'importanza economica dei bilaterali per la Confederazione.

Secondo il ministro PLR malcantonese, bisogna estendere l'accesso al mercato dell'Ue specie per quanto attiene all'elettricità. Cassis ha rammentato che l'80% della corrente destinata all'Italia passa dal Ticino.

Ignazio Cassis ha poi indicato l'ottobre prossimo quale scadenza per giungere ad un accordo istituzionale con Bruxelles, prima quindi del 2019, anno elettorale tanto in Svizzera che in seno all'Ue.

"La libera circolazione delle persone non si tocca"

La libera circolazione delle persone con l'Ue, di cui tutti approfittano, non si tocca. È il tenore della risoluzione adottata oggi ad Airolo quasi all'unanimità dai delegati del PLR. Solo un delegato ha votato contro il testo, e quattro hanno votato in bianco. Duecentoventitré persone l'hanno invece approvato.

Secondo la vicepresidente del partito, la consigliera nazionale Isabelle Moret (VD), i problemi legati all'immigrazione non si risolvono con la denuncia dell'accordo con l'Ue sulla libera circolazione delle persone.

Alla richiesta di fornire spiegazioni sulla misure di accompagnamento, il consigliere federale Ignazio Cassis ha detto che esse sono intoccabili e che la linea rossa fissata dal governo nei negoziati con Bruxelles per un accordo istituzionale verrà rispettata.

Adottando la risoluzione, i delegati del PLR hanno respinto fermamente l'iniziativa dell'UDC per un'immigrazione moderata che mira a porre fine alla libera circolazione delle persone. Per i delegati, questa proposta di modifica costituzionale compromette le relazioni bilaterali con Bruxelles senza risolvere i problemi causati dall'immigrazione.

Per il PLR, la libera circolazione favorisce l'innovazione e la competitività, ma non rimette in causa la preferenza indigena nella ricerca di un posto di lavoro.

Nel suo discorso davanti ai delegati, la presidente del partito Petra Gössi, consigliera nazionale svittese, ha perorato la causa di una Svizzera indipendente e forte, che può vantare relazioni di successo con i propri vicini. Le relazioni tra la Svizzera e l'Ue comportano benefici per entrambi, ha dichiarato.

Già secoli fa gli Svizzeri hanno riconosciuto che il commercio con i propri vicini era la chiave del loro benessere. Di fronte a nuove sfide, ha aggiunto la presidente del PLR, dobbiamo decidere se rintanarci nel nostro ridotto nazionale - simboleggiato dal San Gottardo - oppure aprirci al futuro.