Animali

L'inflazione si abbatte anche su cani e gatti? «Non abbandonateli»

Gli americani scaricano gli animali domestici perché non riescono a far fronte alle spese – In Ticino, fortunatamente, al momento non c'è alcun allarme
© CdT/ Chiara Zocchetti
Jenny Covelli
02.01.2023 11:34

Gli americani scaricano cani e gatti e la colpa è dell'inflazione. L'allarme è stato lanciato negli ultimi giorni del 2022 dall'American Society for the Prevention of Cruelty to Animals (ASPCA). Pare che le richieste di aiuto siano in aumento: la gente non riesce a provvedere ai bisogni dei propri animali domestici. Con gli aumenti - i generi alimentare, le imposte, la benzina, l'affitto, i costi dell'energia -, la parte dello stipendio che solitamente viene utilizzata per far fronte ai bisogni degli amici a quattro zampe, ora deve essere investita per i bisogni dell'economia domestica. E i soldi non bastano più. Tanto che le associazioni che si occupano di animali stanno cercando di aiutare i proprietari, affinché non si trovino di fronte alla dolorosa decisione di doversi separare dai loro animali.

Una sconfitta, soprattutto per chi negli ultimi anni si è affidato alla compagnia di un cucciolo a quattro zampe per superare il difficile periodo della pandemia da COVID-19. A fine 2020 National Geographic aveva stimato un aumento dell'8% nella richiesta di animali da compagnia negli Stati Uniti.  E non è difficile immaginare i motivi: per molti il confinamento ha significato rimanere soli, oppure lasciare i propri figli senza amici. Gli animali domestici hanno portato benessere e benefici ai loro padroni, anche se in alcuni casi il dover prendersi cura di un’altra vita è risultato un motivo di preoccupazione in più. Il veterinario cantonale Luca Bacciarini, a inizio 2021, aveva confermato un aumento di adozione di cani anche in Ticino, spiegando che i benefici che portano gli animali in casa sono molti. Dal benessere psicofisico, alla riduzione dello stress, senza dimenticare coccole e movimento (ad esempio per portare a spasso il cane, e quindi i benefici sul sistema cardiocircolatorio).

Gli americani non ce la fanno

Eppure, a quasi tre anni dallo scoppio della pandemia da coronavirus, gli americani non ce la fanno. Il 35% dei proprietari di animali, nel mese di settembre ha dichiarato di essere preoccupato per le spese che comporta avere un amico a quattro zampe in casa. La metà di loro era già convinto che si sarebbe ritrovato a doverci rinunciare. Gli esperti hanno dichiarato al Washington Post che se le famiglie di classe medio-alta viziano i loro animali da compagnia con giocattoli, cibi di prima qualità e lussuose pensioni, adottare un animale per le famiglie a basso reddito sta diventando fuori portata. Tra le conseguenze, c'è la solitudine. Anche perché chi fa di tutto per non separarsi dal proprio animale, non può permettersi di «sostituirlo» quando questo muore.

L'ASPCA ha calcolato che negli USA si spendono annualmente tra 500 e 1.000 dollari per un cane e 650 dollari per un gatto. Ma le cure veterinarie, soprattutto di urgenza, possono arrivare a migliaia di dollari, tanto che in molti si indebitano per pagare la fattura o chiedono il pagamento rateale.

Nessun allarme in Ticino

Com'è la situazione in Ticino? «Fortunatamente noi, al momento, non riscontriamo niente di tutto ciò», spiega Emanuele Besomi, presidente della Società protezione animali Bellinzona (SPAB). «In questi giorni non siamo stati sollecitati con richieste di interventi urgenti e la situazione è sotto controllo». Una situazione in linea con quella di un anno fa, quando Oltralpe si era accesa la spia d'allarme sugli abbandoni, mentre il nostro cantone appariva in controtendenza. Nessun pentimento dopo avere adottato un animale da compagnia durante il lockdown, insomma, e ora restano parte della famiglia anche se le spese aumentano. Questo non vuol dire che il periodo si affronti a cuor leggero o che non vi sia una preoccupazione: «L'invito ai ticinesi resta: che sia gennaio, giugno o dicembre, non abbandonate i vostri amici animali. Sono parte di voi».