"L'iscrizione all'albo delle imprese è troppo cara"

La tassa prevista con l'introduzione dell'albo anti-padroncini, all'anagrafe la Legge sulle imprese artigianali (LIA), è troppo costosa. A dirlo sono i rappresentanti delle Regioni Lombardia e Piemonte che ieri, in occasione del primo «Tavolo di lavoro dedicato alla LIA» organizzato dalla Regio Insubrica, si sono incontrati con gli esponenti ticinesi.
Tra i punti principali che hanno caratterizzato l'incontro, i contributi che le imprese sarebbero tenute a versare per essere in linea con la nuova normativa. Come ci spiega la direttrice dell'Ufficio della commissione di vigilanza LIA Cristina Bordoli Poggi «la tassa d'iscrizione ammonta a 2.000 franchi. A questi vanno poi aggiunti i costi annuali di rinnovo, pari a 300 franchi». In tal senso, i malumori emersi da oltre confine sarebbero legati al fatto che «la maggior parte delle imprese italiane possono offrire i loro servizi in Svizzera solo per un periodo limitato, ovvero 90 giorni – continua Bordoli Poggi – l'entità della tassa è quindi apparsa eccessiva rispetto alla limitata possibilità temporale delle prestazioni». Da parte dei rappresentanti delle regioni d'oltre confine è così giunta la proposta di rivedere i contributi che le imprese estere dovrebbero versare al Cantone. Una proposta questa che, come ci conferma la nostra interlocutrice, verrà ora trasmessa al Consiglio di Stato.
Insomma, a poco più di due mesi dallo scattare delle sanzioni – dal 1. agosto scade infatti il termine per notificarsi alle autorità – sembrerebbe che permangano dei nodi da sciogliere. Ma quante sono le ditte che, ad oggi, si sono iscritte all'albo? «Per il momento contiamo oltre 900 richieste e sono un centinaio le imprese che hanno ricevuto il via libera e figurano quindi sull'elenco online», conferma Bordoli Poggi, precisando che «la maggior parte delle richieste per il momento provengono da ditte ticinesi mentre le imprese d'oltre confine si attestano a quota 10%».
Secondo la nostra interlocutrice il numero di chi, tuttavia, ancora non ha presentato una domanda «rimane elevato. È chiaro che alcuni avranno deciso di attendere, seguendo lo svolgersi degli eventi. Nelle prossime settimane ci attendiamo quindi un notevole aumento delle richieste».