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Il Canada: «È orribile» – La Francia si appella ancora a Israele: «Tolga le restrizioni all'ingresso di aiuti umanitari» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:02
22:02
Intelligence israeliana: 7.500 combattenti ancora attivi a Gaza
Il colonnello 'A' dell'intelligence militare israeliana ha riferito oggi ai membri della Knesset che secondo le stime nell'area della città di Gaza ci sono circa 7.500 combattenti armati, 5.000 di Hamas e 2.500 del Jihad islamica. Il numero include una serie di attivisti di livello più basso, come ragazzi che osservano le truppe sul campo e riferiscono.
Secondo il rapporto, Hamas ora è impegnato nel reclutamento di combattenti, nella riparazione dei tunnel, nello studio e nella preparazione di esplosivi. «Hamas si prepara a un periodo di combattimenti nella città di Gaza e nel nord della Striscia», ha detto 'A' .
21:40
21:40
Tregua e ostaggi, Usa tentano di rilanciare i negoziati
Secondo fonti dell'emittente israeliana Channel 12, funzionari del Qatar si trovano a Londra - dove questa sera è previsto un incontro tra l'inviato Usa Steve Witkoff e il ministro israeliano Ron Demer - ma non è ancora chiaro se parteciperanno al colloquio o se terranno incontri separati.
Una fonte ha affermato che l'amministrazione Usa ritiene che nelle prossime due settimane ci sarà la possibilità di riprendere i negoziati tra Israele e Hamas sull'accordo di tregua e rilascio degli ostaggi. Gli Usa stanno mediando tra Israele e Qatar per superare la crisi scoppiata in seguito all'attacco dell'Idf contro alti funzionari di Hamas a Doha.
21:33
21:33
Attacco israeliano a Baalbeck, due morti
Almeno due persone sono state uccise in un attacco israeliano contro un'auto nella città di Baalbeck, nel Libano orientale. L'ha dichiarato il ministero della Salute libanese. L'agenzia di stampa statale Ani ha riferito che l'attacco è stato effettuato da un «drone israeliano».
Israele effettua regolarmente attacchi in Libano, sostenendo di prendere di mira Hezbollah, nonostante un accordo di cessate il fuoco che ha posto fine a oltre un anno di conflitto, inclusi due mesi di guerra aperta, tra Israele e il movimento libanese filo-iraniano nel novembre 2024.
21:22
21:22
Palestina, la ministra degli Esteri: «Un messaggio chiaro contro l’occupazione»
L'imminente riconoscimento dello Stato di Palestina da parte di diversi Paesi in occasione di un vertice delle Nazioni Unite invia un messaggio chiaro a Israele sulle sue «illusioni» di continuare l'occupazione, ha dichiarato all'Afp la ministra degli Esteri palestinese.
«Il riconoscimento non è simbolico. È qualcosa di molto importante perché invia un messaggio molto chiaro agli israeliani sulle loro illusioni di continuare l'occupazione per sempre», ha affermato Varsen Aghabekian Shahin, riferendosi all'occupazione israeliana della Cisgiordania e di Gaza.
«Invia un messaggio chiaro ai palestinesi: 'siamo con il vostro diritto all'autodeterminazione'... E ci dà una spinta per il futuro, perché costruiremo su questo», ha aggiunto.
19:35
19:35
Dirigente di Hamas riappare su Al Jazeera dopo il raid israeliano a Doha
Razi Hamad, uno dei dirigenti di Hamas che era tra gli obiettivi del raid israeliano in Qatar della scorsa settimana, è apparso sull'emittente panaraba al Jazeera.
Hamas è apparso stasera per un'intervista in diretta sul canale qatariota, diventando la prima figura di spicco del movimento islamista palestinese a riemergere dopo l'attacco israeliano a Doha del 9 settembre.
Secondo fonti vicine ad Hamas, Hamad era uno dei sei leader riuniti a Doha nell'edificio preso di mira da Israele, insieme al capo negoziatore Khalil al-Hayya, allo storico numero uno Khaled Meshaal e al responsabile per la Cisgiordania Zaher Jabarine, nonché ai membri dell'ufficio politico Bassem Naim e Taher al-Nounou.
"Non abbiamo paura di Trump quando dice che ci aprirà le porte dell'inferno. Non riceviamo istruzioni da lui su come trattare gli ostaggi nemici. Li trattiamo secondo i nostri valori e la nostra religione, ha dichiarato Razi Hamed nell'intervista ad Al Jazeera. "Chiunque voglia liberare gli ostaggi deve ordinare a Netanyahu di concludere un accordo di scambio di prigionieri e fermare la guerra", ha affermato.
19:26
19:26
Gaza, MDF piange la morte di Hussein Alnajjar: «Il nostro tredicesimo collega ucciso dall’inizio della guerra»
«Medici Senza Frontiere è sconvolta e rattristata per la morte di un membro del suo staff, Hussein Alnajjar. Hussein è morto ieri a Gaza a causa delle ferite da schegge riportate cinque giorni prima, a seguito di un attacco aereo israeliano vicino alla sua tenda».
«Sono rimasti feriti nello stesso incidente anche la cognata e il nipote. Non si tratta di un tragico incidente, ma dell'ennesima dimostrazione che a Gaza non esiste alcun luogo sicuro», scrive l'organizzazione in un comunicato. Hussein è il tredicesimo operatore di Msf ucciso dall'inizio della guerra a Gaza.
«Come Msf - si legge in una nota -, siamo indignati dal fatto che la violenza militare continui a uccidere i nostri colleghi palestinesi. Hussein lavorava come infermiere da gennaio 2024, nelle cliniche di Deir al-Balah e Khan Younis».
«Hussein Alnajjar aveva lavorato in precedenza in collaborazione con i team di Msf come tecnico di sterilizzazione in un progetto di ricostruzione degli arti presso l'ospedale Al-Awda. Padre di 3 bambini, era una persona appassionata e amava la vita. Inoltre, orfano di padre, Hussein era il maggiore di quattro fratelli e supportava finanziariamente gli studi di uno di loro, che sta studiando medicina in Egitto».
«In questo tragico momento, i nostri pensieri vanno alla moglie di Hussein, ai suoi figli e a tutti i suoi familiari e amici. Questo spargimento di sangue deve finire. Msf condanna con forza la sua uccisione e chiede ancora una volta il ripristino immediato del cessate il fuoco e la protezione dei civili», conclude l'organizzazione.
17:56
17:56
Il bilancio delle vittime a Gaza supera i 65.000 morti
Un filmato diffuso sui social media, ripreso e verificato da Al Jazeera, mostra un'enorme nuvola di fumo che si alza dopo un attacco israeliano al campo di al-Shati.
Il ministero della Salute di Gaza, che fa capo ad Hamas, ha intanto reso noto che il bilancio delle vittime a Gaza supera i 65.000 morti dall'inizio della guerra nel 2023.
Secondo gli ultimi dati, almeno 65.062 palestinesi sono stati uccisi e 165.697 feriti negli attacchi a Gaza in quasi due anni di guerra. Nelle ultime 24 ore, gli ospedali hanno ricevuto i corpi di 7 persone uccise e 87 feriti provenienti dai centri di distribuzione degli aiuti.
L'ultimo bilancio delle persone morte mentre cercavano aiuto nei centri gestiti dall'organizzazione americana GHF è di 2.504, e oltre 18.381 feriti. I morti di fame dell'ultimo giorno sono 4, il totale sale a 432, inclusi 146 bambini.
16:48
16:48
Wafa: «45 vittime nei raid israeliani nella Striscia»
Almeno 45 palestinesi, tra cui 23 della città di Gaza, sono stati uccisi e altri feriti nei bombardamenti israeliani sulla Striscia, riferiscono fonti locali all'agenzia di stampa palestinese Wafa.
14:56
14:56
Erdogan: «Non permetteremo che Gerusalemme venga profanata»
«Gerusalemme è la causa comune, la memoria e il patrimonio condiviso del mondo islamico di 2 miliardi di persone, tra cui noi. Non permetteremo a mani indegne di profanarla». Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, rivolgendosi al premier israeliano, Benjamin Netanyahu, che nei giorni scorsi aveva affermato: «questa è la nostra città, signor Erdogan non è la sua città, questa è la nostra città e sarà sempre la nostra città», mentre si trovava a Gerusalemme.
«So che il risentimento di individui simili a (Adolf) Hitler probabilmente non scomparirà mai», ha detto Erdogan facendo riferimento al premier israeliano e aggiungendo che «come musulmani, non faremo un passo indietro rispetto ai nostri diritti a Gerusalemme Est», riferisce Anadolu.
14:42
14:42
Von der Leyen: «L'orrore quotidiano a Gaza deve cessare»
«Gli orribili eventi che si verificano quotidianamente a Gaza devono cessare. È necessario un cessate il fuoco immediato, un accesso illimitato per tutti gli aiuti umanitari e il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas. L'Ue rimane il principale donatore di aiuti umanitari. Continuiamo inoltre a sostenere con fermezza la soluzione dei due Stati, che è stata compromessa dalle recenti azioni di insediamento del governo israeliano in Cisgiordania». Lo scrive su X la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
14:39
14:39
La Commissione UE sospende il sostegno bilaterale a Israele
«Sospendiamo il sostegno bilaterale al governo israeliano. Si tratta di un segnale importante, che conferma la nostra politica a favore della pace. In particolare, 14 milioni di euro di fondi già stanziati per il periodo 2020-2024. Di tale importo, 4,3 milioni di euro sono stati contrattualizzati, mentre 9,4 milioni di euro rimangono non contrattualizzati. Fino a nuovo avviso, non procederemo all'identificazione congiunta di nuove azioni né alla firma di contratti».
Lo ha annunciato la commissaria Ue Dubravka Suica sottolineando che in questo caso l'esecutivo comunitario ha potuto prendere una decisione «indipendente».
13:21
13:21
Kallas: sanzioni a ministri israeliani estremisti e Hamas
«Oggi al Collegio dei Commissari abbiamo discusso della situazione a Gaza, l'operazione a Gaza City rappresenta un'escalation della guerra, oggi presentiamo un robusto pacchetto di sanzioni: l'obiettivo non è punire Israele ma migliorare la situazione a Gaza, tutti gli Stati membri sono d'accordo nel dire che la situazione umanitaria è intollerabile». Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas in conferenza stampa, precisando che «oltre ai ministri israeliani estremisti» nel pacchetto - che deve essere approvato all'unanimità - «ci sono altri membri di Hamas e coloni violenti». La proposta inoltre include misure sul commercio
13:16
13:16
Colpito sito di armi e ordigni di Hamas nella città di Gaza
L'Idf ha comunicato che le truppe, nell'ambito dell'operazione Carri di Gedeone 2, sta eliminando miliziani e smantellando strutture militari utilizzate dalle organizzazioni terroristiche nella Striscia. Lunedì è stato colpito un sito di produzione di armi del quartier generale di Hamas a Gaza City.
Durante l'attacco, nel sito erano presenti uomini di Hamas che stavano fabbricando esplosivi destinati a colpire le truppe israeliane. In seguito sono state registrate esplosioni secondarie, a conferma della presenza di ordigni nella struttura.
Negli ultimi due giorni, l'aeronautica militare e le unità di artiglieria hanno colpito oltre 150 obiettivi legati ad Hamas in diversi punti della città, a sostegno delle forze che stanno manovrando sul terreno. L'esercito ha diffuso anche un filmato che mostra l'attacco a un deposito di armi di Hamas e le successive esplosioni secondarie.
13:07
13:07
La Commissione europee propone misure contro Israele
La Commissione europea propone alcune misure contro Israele. Esse mirano a sospendere una parte - «la più significativa» - del trattato commerciale preferenziale tra l'Ue e Israele, che equivale al 37% del volume totale.
Il resto, spiega un alto funzionario europeo, è regolato dai patti presi nel quadro del WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio) e non è soggetto alle misure. In termini pratici, si tratta di circa 227 milioni di euro all'anno, che ora saranno soggetti a dazi maggiorati e quindi applicati agli importatori europei (in tutto nel 2024 l'Ue ha importato beni da Israele per un valore totale di 16 miliardi di euro). Il grosso riguarderà i prodotti agricoli.
L'accordo di associazione copre anche il settore dei servizi ma, fanno notare alla Commissione, si tratta di una parte rimasta essenzialmente sulla carta e dunque non significativa. La proposta deve essere approvata dagli Stati membri con la maggioranza qualificata. «Se sarà votata dal Consiglio, notificheremo l'ente di gestione dell'accordo di associazione con Israele e le misure entreranno in vigore dopo 30 giorni, ovvero una pratica standard», precisa il funzionario.
Le misure non colpiranno però i prodotti che vengono dalle colonie - ovvero tutto ciò che va oltre i confini del 1967 - dato che l'accordo copre solo ciò che l'Ue riconosce come Stato d'Israele (servirà dunque una proposta separata per colpire i beni provenienti dai territori occupati).
Per quanto riguarda la lettere che il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha inviato all'alto rappresentante Ue Kaja Kallas, indicando che le misure sul commercia siano prese all'unanimità, la fonte ha commentato: «Si tratta di un'area di competenza esclusiva della Commissione, dunque soggetta al voto di maggioranza, e nessun Paese terzo ha diritto d'intromettersi nel processo decisionale interno, peraltro previsto dai trattati».
Altro capitolo sono poi i programmi che fanno capo direttamente alla Commissione (gemellaggi o progetti per l'integrazione regionale, previsti ad esempio dagli accordi di Abramo). In tutto sono 20 milioni di euro e saranno sospesi.
11:30
11:30
Almeno 33 morti dall'alba
Dall'alba gli attacchi israeliani a Gaza hanno ucciso almeno 33 persone, secondo fonti mediche riprese da Al Jazeera. Del totale, 21 sono stati uccisi a Gaza City, dove è in corso il massiccio assalto via terra di Israele per conquistare il principale centro urbano della Striscia.
11:25
11:25
Il Papa: «profonda vicinanza» al popolo palestinese a Gaza
Il Papa, alla fine dell'udienza generale, ha espresso la sua «profonda vicinanza al popolo palestinese a Gaza, che continua a vivere nella paura e a sopravvivere in condizioni inaccettabili costretto con la forza a spostarsi, ancora un a volta, dalle proprie terre».
Alla fine dell'udienza generale ha ribadito: «Ogni persona ha sempre una dignità inviolabile da rispettare e da custodire». Le parole del Pontefice sono state accolte dai fedeli in Piazza San Pietro con un applauso.
08:27
08:27
400 mila persone fuggite finora da Gaza City
Circa 400.000 palestinesi hanno finora evacuato Gaza City verso altre aree della Striscia. Lo conferma l'Idf in una stima riportata il Times of Israel, sottolineando che circa un milione di palestinesi risiedevano nella città prima che l'esercito israeliano iniziasse la grande offensiva nella zona. Ieri, il premier Benyamin Netanyahu aveva riferito che circa il 40% degli abitanti aveva lasciato la città.
Negli ultimi giorni, il ritmo delle evacuazioni è aumentato fino a decine di migliaia di persone al giorno, secondo l'esercito. L'Idf ha annunciato questa mattina l'apertura di una seconda via di evacuazione su Salah a-Din, la principale autostrada nord-sud di Gaza.
08:26
08:26
Iran, impiccato un uomo accusato di spionaggio per Israele
Le autorità iraniane hanno impiccato un uomo condannato per spionaggio a favore del Mossad, l'agenzia di intelligence israeliana. Lo ha annunciato la magistratura della Repubblica islamica.
«Babak Shahbazi è stato giustiziato per impiccagione questa mattina, a seguito del regolare processo legale e la conferma della sua condanna da parte della Corte Suprema», ha dichiarato il portale informativo giudiziario Mizan Online.
08:26
08:26
17 morti dall'alba nella Striscia, 7 a Gaza City
Diciassette persone, di cui sette a Gaza City, sono state uccise e altre ferite dall'alba nei bombardamenti israeliani in corso sulla Striscia di Gaza. Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa citando fonti mediche.
Secondo quanto riferito tre membri di una famiglia sono stati uccisi in un raid su una tenda per sfollati nella zona di Mawasi a Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza. Un uomo, la moglie incinta e la figlia sono rimasti uccisi in un bombardamento contro un'abitazione nel campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale, aggiunge Wafa. Altre due persone sono state uccise in un attacco che ha colpito una casa nel quartiere di Tal al-Hawa, a sud di Gaza City.
07:10
07:10
Israele annuncia una seconda via d'evacuazione da Gaza
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno comunicato stamattina ai cittadini della Striscia di aver aperto una seconda via di evacuazione per coloro che desiderano fuggire da Gaza City, mentre l'esercito dello Stato ebraico avanza nella principale città dell'enclave palestinese.
La via, lungo Sala-al-Din Street nel sud nella Striscia, sarà aperta da mezzogiorno di oggi a mezzogiorno di venerdì, ha annunciato in arabo su X il portavoce militare israeliano Avichay Adraee.
Fonti mediatiche di Gaza riferiscono intanto che le forze israeliane hanno continuato a bombardare la città e altre parti della Striscia durante la notte, ferendo o uccidendo diverse persone.
06:45
06:45
Human Rights Watch accusa Israele di crimini di guerra in Siria
Un rapporto della ong Human Rights Watch (Hrw) accusa Israele di aver sfollato forzatamente la popolazione nelle aree della Siria meridionale dove l'esercito dello Stato ebraico ha preso il controllo, demolendo le case e impedendo alla popolazione di accedere ai terreni agricoli nelle aree in cui vengono costruite installazioni militari.
«Piuttosto che rispondere a una minaccia immediata, le forze israeliane sembrano aver sgomberato e distrutto le case nell'ambito di una strategia più ampia per consolidare la loro presenza militare», afferma l'ong in merito alle azioni nel villaggio di Hamadiya accusando le Forze di difesa israeliane (Idf) di crimini di guerra. Il rapporto afferma che le Idf hanno difeso le proprie azioni sostenendo che sono state conformi al diritto internazionale, dato che le demolizioni erano una «necessità operativa». Hrw accusa inoltre Israele di aver arrestato siriani e di averli trasferiti oltre confine: azioni che le Idf hanno ammesso, pur difendendole come basate su dati di intelligence e soggette a controllo giudiziario.
06:31
06:31
Il punto alle 06.00
«La nuova offensiva terrestre di Israele a Gaza City è orribile. Aggrava la crisi umanitaria e mette a repentaglio il rilascio degli ostaggi», afferma il Ministero degli Affari esteri del Canada aggiungendo che «il governo israeliano deve rispettare il diritto internazionale». In una dichiarazione pubblicata sul suo account X, il dicastero di Ottawa continua dicendo che «il Canada si schiera a fianco dei partner internazionali nel sollecitare un cessate il fuoco immediato e permanente, aiuti umanitari senza restrizioni» nella Striscia di Gaza «e il rilascio di tutti gli ostaggi» israeliani.
«La Francia condanna con fermezza l'estensione e l'intensificazione dell'offensiva israeliana nel centro della città di Gaza, dove sarebbero presenti oltre 600.000 civili, che ha spinto all'esodo forzato oltre 300.000 persone»: lo rende noto un comunicato del Quai d'Orsay. La Francia lancia un appello a Israele «a mettere fine a questa campagna distruttrice, che non ha più logica militare, e a riprendere al più presto i negoziati in vista di una tregua e della liberazione di tutti gli ostaggi». Parigi aggiunge che «l'estensione di questa operazione rientra anche in un contesto umanitario e sanitario di estrema gravità, caratterizzato dalla fame e dall'assenza di accesso ai beni di prima necessità e alle cure urgenti. La Francia lancia un nuovo appello ad Israele a togliere immediatamente tutte le restrizioni imposte all'ingresso di aiuti umanitari a Gaza, allo scopo di consentire un flusso immediato, massiccio e senza ostacoli».