Turismo

Lugano: tutti gli ingredienti che hanno fatto (ri)fiorire il centro città

Ristoranti e bar pieni, lungolago e vie cittadine presi d'assalto, gli eventi di «Pasqua in Città»: sulle rive del Ceresio la stagione turistica si è aperta alla grande – La caccia al tesoro ha portato al parco Ciani oltre 3.000 bambini
© CdT/Gabriele Putzu
Valentina Coda
10.04.2023 19:26

Sulle rive del Ceresio, gli ingredienti per un lungo fine settimana pasquale di successo sono stati sotto gli occhi di tutti per quattro giorni: ristoranti e caffè pieni di turisti, lungolago e vie cittadine presi d’assalto, il meteo che ha giocato a favore (anche se qualche nuvola e folata di vento hanno fatto guardare il cielo con occhio sospetto) e le varie iniziative di «Pasqua in Città», fra cui la grande caccia al tesoro all’interno del parco Ciani (con un'affluenza da record) e il classico mercatino. Insomma, Lugano ha ufficialmente aperto la stagione turistica e degli eventi all’aperto nel migliore dei modi.

Per tutti i gusti

Gli eventi che hanno animato la città dal Venerdì Santo a Pasquetta sono stati per tutti i gusti e per tutte le età. Il centro si è trasformato in un palcoscenico diffuso con diverse animazioni di strada per grandi e piccini, oltre alle classiche bancarelle rosse dove gli articoli e prodotti della tradizione hanno giocato la parte del leone. Anche la musica ha ricoperto un ruolo importante lungo tutto il fine settimana. Ogni giorno, fra le 10 e le 18, per le vie del centro cittadino e le piazze si sono tenuti vari momenti di musica folcloristica, che hanno allietato l’esperienza dei turisti che si sono fermati alle nostre latitudini dopo interminabili ore di colonna al San Gottardo (tantissimi svizzero-tedeschi e romandi).

È stata una Pasqua molto positiva, con numeri che addirittura sembra abbiano superato quelli prima della pandemia

Il bilancio della caccia al tesoro ha lasciato tutti sorpresi. Tutti i piccoli partecipanti avrebbero dovuto ricevere un kit di gioco (fino a esaurimento scorte). Bene, l’esaurimento scorte è avvenuto dopo due giorni. Sintomo, questo, di una partecipazione che in pochi si aspettavano. «È stata una Pasqua molto positiva, con numeri che addirittura sembra abbiano superato quelli prima della pandemia – commenta il capodicastero e vicesindaco Roberto Badaracco –. La caccia al tesoro, ad esempio, ha portato al parco Ciani oltre 3.000 bambini (nel periodo pre pandemico erano circa 1.400). Siamo anche riusciti a coinvolgere molte famiglie in piazza Manzoni grazie ai laboratori e ai giochi per bambini». Al netto di tutto, da venerdì a domenica «l’affluenza è stata incredibile, con fiumane di persone che scendevano da via Cattedrale. Alcuni soggiornavano in città, altri erano di passaggio». La provenienza dei turisti che si sono fermati a Lugano per godersi qualche giorno di vacanza è la fotocopia delle targhe che si sono viste venerdì in colonna al portale nord del San Gottardo. «Molti meno italiani rispetto all’anno scorso, ma molti svizzero tedeschi e romandi – prosegue Badaracco –. Ad esempio, avevano delle brochure in tedesco da distribuire e sono andate esaurite in brevissimo tempo. Per le vie del centro cittadino, però, si è sentito parlare spesso anche in spagnolo».

In questo lungo fine settimana ci sono stati due fattori un po’ in controtendenza rispetto agli scorsi anni e che sono strettamente collegati agli eventi che vengono organizzati in città: il lungolago chiuso al traffico e i negozi aperti durante le festività. Ecco, quest’anno è successo l’esatto contrario del 2022: il lungolago non era chiuso al traffico, mentre alcuni esercenti hanno colto l’occasione e hanno deciso di lasciare aperta la porta. «Sul lungolago avevamo predisposto delle fermate, con l’aiuto anche dei securitas, dove i bus turistici avevano la possibilità di caricare e scaricare i visitatori – rileva il vicesindaco –. In quattro giorni ci sono stati circa ottanta bus, con una media di 20-25 al giorno». 

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