L'YB, Thanos e un monito

Sei a uno per lo Young Boys al Wankdorf, contro il Servette di Alain Geiger. Sette a uno per il Ginevra a Les Vernets, contro il Bienne di Antti Törmänen. Con Alessio Bertaggia nei panni del fastidioso disturbatore, a destabilizzare un sabato sera di clamoroso equilibrio sull’asse Ginevra-Berna. Evitando che tutto fosse «perfettamente bilanciato, come dovrebbe essere», per citare il celebre villain della Marvel Thanos. Uscendo dal parallelismo tra il massimo campionato di calcio e quello di hockey, a colpire maggiormente è quanto accaduto nella sfida di cartello della Super League. Già, perché sul sintetico dello stadio bernese - prima che i restanti risultati del 29. turno rimodellassero la graduatoria - andava di fatto in scena uno scontro di vertice tra la prima e la seconda in classifica. Un «big match» che di fatto, però, non c’è stato. Con gli uomini di Raphaël Wicky che hanno annichilito i granata trovandosi addirittura sul 3-0 già poco dopo il quarto d’ora di gioco, prima di dilagare ulteriormente.
Il tennistico 6-1 finale, è inevitabile, presta il fianco a svariate reazioni. Dalle critiche agli interrogativi, per un campionato che - in barba al già citato Thanos - di bilanciato ha soltanto quanto accade dal secondo posto in giù. Con i rimpianti legati al naufragio del nuovo formato, e con esso l’introduzione dei playoff, che già da domani potrebbero fungere da sfondo ai festeggiamenti per il sedicesimo titolo giallonero. Nel frattempo, più che al Servette, la corazzata bernese ha lanciato un ulteriore, importante monito al Lugano di Mattia Croci-Torti. Inscenando l’ennesima prova di forza al Wankdorf, contro una delle rivali più accreditate. I bianconeri sono avvisati: il prossimo 4 giugno, per evitare di fare la stessa fine nell’ultimo atto di Coppa Svizzera, andrà opposta ben altra resistenza. Un compito arduo, quasi impossibile. Se non per dei supereroi.