Grande distribuzione

Manor lascia Sant'Antonino e Balerna: «Ci batteremo per il miglior piano sociale possibile»

Le due sedi ticinesi chiuderanno rispettivamente alla fine di febbraio e di marzo 2025 – Landi (UNIA): «Cercheremo di seguire i dipendenti affinché possano portare sul tavolo della negoziazione proposte concrete, l'apertura al dialogo c'è» – Locatelli (OCST): «Lo abbiamo saputo questa mattina alle 7.30»
© Google Maps

Manor chiude due filiali in Ticino. La notizia, anticipata da Ticinonews, ci è stata confermata dalla portavoce dei media. L'azienda prevede di non rinnovare il contratto di locazione per le sedi di Balerna e Sant'Antonino e in tale caso lo spazio corrispondente sarà restituito al proprietario. I grandi magazzini e il supermercato Manor Food di Sant'Antonino saranno probabilmente in attività fino alla fine di febbraio 2025, quelli di Balerna fino alla fine di marzo 2025.

Fase di consultazione in corso

Sono ben un centinaio i dipendenti toccati dal provvedimento. «Attualmente è iniziata la fase di consultazione dei collaboratori – precisano da Basilea –, al termine della quale verrà presa una decisione sulle misure specifiche». In caso di interruzione dell'attività, Manor «cercherà di trovare un'opportunità per i collaboratori di continuare a lavorare presso Manor nella regione o altre soluzioni. Sarà previsto anche un piano sociale, che includerà il sostegno ai collaboratori nella ricerca di un lavoro».

UNIA: «Lavoriamo per il migliore piano sociale possibile»

«È un duro colpo per i dipendenti, già provati da una serie di restrizioni e riduzioni di personale negli anni passati», ha dichiarato Chiara Landi, rappresentante sindacale di UNIA. «A livello sindacale, faremo tutto il possibile per supportare i lavoratori e negoziare un piano sociale che possa mitigare i gravi danni causati da queste decisioni. Nei prossimi giorni e settimane, seguiremo da vicino la procedura e cercheremo il miglior piano sociale per proteggere i lavoratori».

Landi ha spiegato che il sindacato cercherà di favorire il riassorbimento della maggior parte del personale all'interno dell'azienda, anche se al momento è difficile quantificare quanti potranno essere ricollocati. «Durante il periodo di consultazione previsto per i licenziamenti collettivi, supporteremo i dipendenti affinché possano presentare proposte concrete per proteggere i loro interessi durante le negoziazioni».

Infine, la rappresentante sindacale di UNIA ha aggiunto che c'è già stato un primo scambio con i vertici di Manor, i quali hanno confermato la disponibilità a discussioni costruttive: «L’apertura al dialogo c’è».

OCST: «Lo abbiamo saputo questa mattina alle 7.30»

Anche Paolo Locatelli, del sindacato OCST, conferma: «Lavoreremo per un piano sociale degno di questo nome, sostenendo i lavoratori in questa situazione difficile». «Abbiamo ricevuto la comunicazione questa mattina alle 7.30 dal responsabile del personale di Manor Svizzera». Locatelli ha riassunto il contenuto della conversazione, spiegando che Manor ha avviato la procedura di consultazione per i licenziamenti collettivi, dando quindi la possibilità ai lavoratori di proporre soluzioni alternative. I licenziamenti saranno notificati nei tempi previsti delle normative.

«Manor ha inoltre detto che farà il possibile per evitare i licenziamenti», ha aggiunto Locatelli. «Ciò potrebbe includere l'utilizzo di prepensionamenti e ricollocamenti interni. Inoltre, non saranno rinnovati eventuali contratti a termine». Infine, Locatelli ha ribadito la solidarietà del sindacato e la determinazione nel negoziare il miglior piano sociale possibile a vantaggio dei lavoratori.

Situazione disastrosa nella grande distribuzione

Più in generale, per quanto riguarda lo stato di salute del settore, Chiara Landi non ha nascosto la sua preoccupazione: «Purtroppo, siamo di fronte a una situazione molto delicata. Dopo l'annuncio della vendita di alcuni marchi specializzati da parte di Migros, oggi arriva la notizia dalla chiusura di due importanti centri di Manor. Siamo estremamente preoccupati per l'effetto domino che queste decisioni potrebbero avere sull'intero settore. È un periodo buio per i lavoratori della vendita e dobbiamo affrontare questa situazione con grande attenzione e determinazione».

Un nuovo punto vendita a Grancia

La chiusura di due sedi in Ticino è una brutta notizia per la grande distribuzione. Il gruppo precisa che «intende rafforzare ulteriormente le proprie radici in Ticino nelle sedi di Ascona, Bellinzona, Biasca, Locarno, Lugano e Vezia». A tal proposito, «nei prossimi mesi e anni, la gamma di prodotti e servizi sarà ulteriormente ampliata con un'attenzione particolare alla regione e alla sostenibilità». La priorità verrà data alla modernizzazione dell'offerta moda nei grandi magazzini di Lugano (realizzazione prevista per il 2025).

Il 1. marzo 2024, sarà anche aperto un punto vendita Manor a Grancia.

Correlati