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Le truppe di Putin hanno colpito diverse città, tra cui la capitale Kiev: il bilancio è di 12 morti e 60 feriti - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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20:06
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USA: attacchi russi vergognosi, cessate il fuoco ora
«L'indiscriminata uccisione di donne e bambini nella notte nelle loro case è una chiara violazione dei protocolli di pace di Ginevra del 1977 che proteggono gli innocenti. Questi attacchi sono vergognosi. Basta morti. Cessate il fuoco ora». Lo afferma Keith Kellogg, l'inviato speciale del presidente statunitense Donald Trump per l'Ucraina, dopo gli ultimi attacchi della Russia.
19:02
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Russia: «Nuovi negoziati a Istanbul», ma l'UE non si fida
La Russia, dalla sua posizione di forza sul fronte militare in Ucraina, continua ad alternare bastone e carota. Da una parte, bersaglia il paese occupato con ondate di raid su vasta scala, e dall'altra tiene accesa la fiammella del dialogo, facendo sapere che «probabilmente» sarà Istanbul, in Turchia, a ospitare un secondo round di negoziati diretti con Kiev.
L'ambiguità di Mosca però sconcerta e spiazza gli occidentali. E così, mentre l'Unione europea (UE) chiede con nettezza «la massima pressione» sul Cremlino, il presidente statunitense Donald Trump mantiene un atteggiamento attendista, continuando a sperare che il suo omologo russo Vladimir Putin faccia seguito alla sua promessa di presentare quanto prima un suo piano di pace.
I colloqui di Istanbul dello scorso 16 maggio, i primi tra russi e ucraini dall'inizio della guerra, hanno prodotto solo un'intesa sullo scambio di prigionieri ed una disponibilità delle due parti a rivedersi. Mosca non ha ceduto alle richieste di Kiev e dei suoi alleati di far scattare subito una tregua temporanea, rinviando la questione ad un confronto ad ampio raggio «sulle cause del conflitto». Allo stesso tempo, ha fatto sapere che avrebbe inviato agli ucraini la sua proposta di pace, aspettandosi una controproposta, subito dopo lo scambio di mille prigionieri, che si è concluso oggi.
Gli ultimi segnali di Mosca sono sembrati di apertura. «Ci aspettiamo che lo scambio di prigionieri su larga scala, effettuato su iniziativa della Russia, faciliti la creazione di un clima favorevole per la discussione delle condizioni di risoluzione pacifica della crisi ucraina», ha dichiarato il viceministro russo della difesa Alexander Fomin, mentre il ministro degli esteri Serghiei Lavrov ha ricevuto il collega turco Hakan Fidan per fare il punto della situazione. La città del Bosforo potrebbe ospitare anche i nuovi negoziati, secondo Mosca, che ha escluso l'opzione Vaticano.
Questa apparente distensione fa tuttavia a pugni con i pesanti raid su tutta l'Ucraina, nelle ultime due notti, che hanno provocato almeno 25 morti. «Mosca combatterà finché avrà la capacità di produrre armi», ha avvertito Andriy Yermak, capo di gabinetto di Volodymyr Zelensky, mentre lo stesso presidente ucraino ha invocato «nuove sanzioni» occidentali. Del resto, come hanno rilevato diversi analisti ucraini, il Cremlino continua a considerare l'azione militare come la tattica più efficace per esercitare pressione sui negoziati e strappare condizioni più favorevoli al nemico.
Contro i raid si è scagliata anche l'UE. «Dimostrano ancora una volta la determinazione della Russia a causare ulteriori sofferenze e ad annientare l'Ucraina», ha denunciato l'alta rappresentante dell'UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza Kaja Kallas.
In questa fase caotica i riflettori restano più che mai puntati sulla Casa Bianca. Trump, dopo avere dato credito a Putin, ha assistito con crescente frustrazione all'intransigenza russa e all'assenza di risultati sulla via della pace, tanto da aver minacciato di rinunciare ai suoi sforzi di mediazione. Ma al di là delle minacce al Cremlino, ha rifiutato di imporre ulteriori sanzioni. Inoltre, è la paura di Zelensky, il «silenzio» dell'inquilino della Casa Bianca di fronte alle stragi «incoraggia Putin» a non fermarsi.
15:53
15:53
«Lo scambio di prigionieri crea condizioni favorevoli al negoziato»
Lo scambio di prigionieri dovrebbe creare un clima favorevole per la discussione delle condizioni di risoluzione del conflitto ucraino. Lo ha affermato il viceministro della difesa russo, colonnello generale Alexander Fomin.
«Ci aspettiamo che lo scambio di prigionieri su larga scala, effettuato su iniziativa della Russia, faciliti la creazione di un clima favorevole per la discussione delle condizioni di risoluzione pacifica della crisi ucraina», ha dichiarato Fomin, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa non governativa russa Interfax.
Russia e Ucraina oggi hanno completato lo scambio di 1000 prigionieri per parte. A questo proposito Fomin ha ringraziato «le autorità della Repubblica di Bielorussia per il loro completo supporto e assistenza».
Dopo aver completato il più imponente scambio di prigionieri con la Russia, Kiev sta già lavorando al prossimo, ha dal canto suo affermato il rappresentante della Direzione principale dei servizi segreti del ministero della difesa, Andrey Yusov, come riporta l'agenzia di stampa Rbc Ucraina.
Un rappresentante della Direzione principale dell'intelligence ha d'altro canto indicato che grazie a questo scambio, dall'inizio della guerra sono tornati a casa 5757 cittadini ucraini e stranieri.
15:40
15:40
L'elicottero con Putin a bordo bersaglio di droni ucraini nel Kursk
L'elicottero su cui il presidente russo Vladimir Putin ha compiuto la sua visita il 20 aprile nella regione del Kursk sarebbe stato «bersaglio» di un «massiccio attacco di droni» ucraini, che è stato respinto, secondo quanto ha affermato in televisione Yuri Dashkin, comandante della forza di difesa aerea russa, citato dall'agenzia di stampa ufficiale russa Tass.
L'elicottero di Putin «è stato di fatto al centro del respingimento di un attacco su larga scala da parte di droni nemici. L'intensità dell'attacco durante il volo con il comandante in capo sul territorio della regione di Kursk è aumentata significativamente. Pertanto, abbiamo dovuto simultaneamente condurre una battaglia di difesa aerea e garantire la sicurezza del volo dell'elicottero presidenziale», ha dichiarato Dashkin in un'intervista trasmessa dal canale televisivo di stato Rossija 24.
In occasione della visita, Putin ha incontrato combattenti e volontari e ha parlato con sindaci e con Aleksandr Khinshtein, governatore della regione che lo scorso agosto fu invasa parzialmente da truppe ucraine e che Mosca afferma essere stata, grazie anche all'apporto di truppe nordcoreane, completamente «riconquistata» il 26 aprile scorso.
13:10
13:10
«Conquistato il villaggio ucraino di Romanovka»
L'esercito russo ha conquistato il villaggio ucraino di Romanovka nel Donetsk. Lo ha reso noto la Tass, citando il ministero della Difesa russo.
Secondo i blogger militari russi, le forze di Mosca hanno stretto in una morsa il villaggio di Zarya, a 1 chilometro da Romanovka, e si trovano a 13 km dalla città di Kostjantynivka, sulla strada per lo snodo strategico di Pokrovsk, città di 60mila abitanti.
11:36
11:36
Completato lo scambio prigionieri
L'ultima tranche di 303 prigionieri russi e altrettanti ucraini sono stati scambiati oggi fra Mosca e Kiev. Si conclude così l'accordo per lo scambio di mille prigionieri per parte, raggiunto nei giorni scorsi. Lo ha reso noto l'agenzia Tass.
In un post su Telegram, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato l'avvenuto scambio con la Russia.
«303 difensori ucraini a casa. È stata completata la terza parte dello scambio 1000x1000 concordato in Turchia. Oggi tornano i soldati del nostro esercito, della Guardia Nazionale, del Servizio di Frontiera dello Stato e del Servizio di Trasporto Speciale dello Stato», scrive il presidente ucraino.
11:24
11:24
Istanbul è la sede più probabile per i colloqui diretti tra Russia e Ucraina
Istanbul è al momento la sede più probabile per il secondo round di colloqui diretti tra Russia e Ucraina: lo ha dichiarato una fonte all'agenzia di stampa russa Tass.
«Il Vaticano non diventerà sicuramente una sede dell'incontro per una serie di motivi, tra cui quelli logistici. Istanbul è l'opzione più probabile al momento. I dettagli saranno annunciati a breve», ha affermato la fonte all'agenzia di stato russa.
10:56
10:56
«Il più pesante attacco russo sull'Ucraina dall'inizio della guerra»
È di 12 persone uccise e altre 60 ferite «il più pesante attacco russo sull'Ucraina dall'inizio della guerra». Lo ha affermato oggi il ministro degli Interni ucraino, Ihor Klymenko, su Telegram, ripreso dai media ucraini.
Tredici regioni sono state sotto attacco russo: le città di Kyiv, Kyiv, Zhytomyr, Khmelnytskyi, Ternopil, Dnipropetrovsk, Mykolaiv, Odessa, Kharkiv, Chernihiv, Cherkasy, Sumy e Poltava. Sono stati danneggiati più di 80 edifici residenziali. 27 gli incendi e i vigili del fuoco stanno ancora spegnendo le fiamme in 3 località.
10:34
10:34
«Senza una pressione forte sulla Russia, questa brutalità non può essere fermata»
Il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha chiesto stamani di fare pressione sulla Russia per costringerla a cessare i suoi attacchi e la guerra in Ucraina, dopo una nuova ondata di bombardamenti notturni che ha fatto almeno 12 morti nel paese.
«Senza una pressione veramente forte sui dirigenti russi, questa brutalità non può essere fermata. Le sanzioni certamente aiuterebbero», ha detto il presidente sui social, domandando agli Stati Uniti, ai paesi europei e a «tutti quelli che cercano la pace» di dare prova di «determinazione» per spingere Vladimir Putin a «terminare la guerra».
07:10
07:10
Il punto alle 7
«A Kiev si sono udite delle esplosioni in serata sullo sfondo di un attacco nemico con droni kamikaze. Nella capitale sta lavorando la difesa aerea». Lo ha riferito Rbc-Ucraina citando il sindaco della capitale, Vitali Klitschko, e il capo dell'amministrazione militare di Kiev, Timur Tkachenko . Sarebbe di almeno tre morti e dieci feriti il bilancio del massiccio attacco russo sulla capitale ucraina, secondo Klitschko.
Esplosioni sono state segnalate nelle ultime ore anche a Odessa, Dnipro, Mykolaiv, Sumy, Konotop e Kharkiv. L'allarme antiaereo è scattato per tutte le regioni dell'Ucraina. Quattro persone sono morte e altre cinque sono rimaste ferite nella regione occidentale di Khmelnytskyi, hanno reso noto le autorità locali, mentre una persona è deceduta e altre cinque sono rimaste ferite nella città meridionale di Mykolaiv.