Monaco, il 18.enne austriaco voleva compiere un attentato terroristico

Terroristischer Anschlag, attacco terroristico. Così titola il comunicato stampa della Polizia di Monaco, che prende ufficialmente posizione su quanto accaduto questa mattina nella zona di Karolinenplatz/Barer Strasse.
«Intorno alle 09.00, gli agenti di polizia presenti sul posto si sono accorti di una persona sospetta che imbracciava un fucile. Il contatto con la persona ha portato a uno scambio di fuoco con gli agenti di polizia dispiegati, durante il quale il sospetto è stato ferito mortalmente. Allo stato attuale delle indagini, nessun'altra persona è rimasta ferita».
I servizi di emergenza sono intervenuti in forze sul posto, nei pressi del Consolato generale israeliano e di un centro di documentazione nazista. La presenza della polizia è stata aumentata in tutta la città.
Quindi i dettagli sull'uomo ucciso dai colpi della polizia: «Il sospetto è un cittadino austriaco di 18 anni, residente in Austria e non in Germania. L'arma che portava con sé era una carabina vecchio modello con baionetta innestata. Un'auto parcheggiata vicino alla scena del crimine è stata attribuita al sospetto».
Come detto, al momento si presume che si tratti di un attacco terroristico, «anche in riferimento al Consolato generale dello Stato d'Israele». Secondo le indagini in corso, a cui prende parte anche l'Ufficio per la lotta all'estremismo e al terrorismo (ZET), poteva essere proprio quello l'obiettivo da colpire per il sospettato.
La polizia, infine, si rivolge ai cittadini per ricevere aiuto per risolvere il caso: «Se avete scattato foto, registrato video o audio nelle immediate vicinante tra le 8.30 e le 9.30 del 5 settembre 2024, vi chiediamo di metterle a nostra disposizione il prima possibile». Un appello rivolto anche agli utenti della strada che potrebbero aver effettuato registrazioni tramite dashcam o simili.
«Antisemitismo e islamismo non hanno posto in Germania»
Il fatto, lo ricordiamo, è accaduto nel giorno dell'anniversario dell'attentato alle Olimpiadi del 1972. Il Consolato era chiuso proprio per commemorare l’attacco terroristico nel quale morirono 11 componenti della delegazione israeliana. L’attacco, ricostruisce La Presse, avvenne la mattina presto del 5 settembre di 52 anni fa ad opera di un gruppo di otto terroristi armati appartenenti all’organizzazione palestinese Settembre nero – reclutati da Abu Daoud, membro dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina e appoggiati dai neonazisti tedeschi –, con un’irruzione negli alloggi della delegazione israeliana nel Villaggio olimpico. I sequestratori chiesero al governo israeliano, all’epoca guidato da Golda Meier, che venissero liberati oltre duecento palestinesi che si trovavano in prigione in Israele e un passaggio sicuro per gli autori dell’attacco e gli ostaggi. Il governo israeliano respinse le richieste. I terroristi e gli ostaggi vennero trasportati in elicottero alla vicina base aerea di Fürstenfeldbruck, dove era in attesa un Boeing 727. La polizia di Monaco era intenzionata a intervenire direttamente all’aeroporto per liberare gli ostaggi. Poco prima delle 23 avvenne il primo scontro a fuoco tra la polizia tedesca e i sequestratori. Passata la mezzanotte, il tentativo di liberazione si rivelò un completo fallimento. Alla vista dell’arrivo dei blindati della polizia, i terroristi capirono che non c’era più speranza e aprirono il fuoco contro gli ostaggi. Perse la vita anche il capo della polizia di Monaco.
«Lo dico in modo molto chiaro: antisemitismo e islamismo non hanno posto da noi», ha scritto Olaf Scholz su X. «La veloce reazione della polizia ha probabilmente evitato qualcosa di orribile, ne sono molto grato».