Spagna

Altri 10.000 soldati e agenti a Valencia, mentre i cittadini criticano il governo

Gli abitanti delle zone colpite dal maltempo puntano il dito contro il mancato preavviso nel comunicare l'allerta meteo, ma anche contro la lentezza degli interventi condotti in questi giorni – Nel frattempo, però, Sanchez ha annunciato l'arrivo di rinforzi
©BIEL ALINO
Red. Online
02.11.2024 12:30

Non si fermano le ricerche dei dispersi in Spagna. A cinque giorni dall'alluvione che ha colpito in particolare la regione di Valencia, oggi sono stati dispiegati altri 5.000 soldati per aiutare nelle operazioni di soccorso e ricerca, insieme ad altri 5.000 agenti di polizia e guardie civili. Al contempo, però, i residenti, esausti dalla situazione, criticano le autorità locali, puntando il dito sia contro il mancato preavviso nel comunicare il pericolo, sia contro la «lentezza degli interventi» condotti in questi giorni di terrore. 

«Almeno sono viva, ma ho perso tutto. La mia attività, la mia casa», ha raccontato alla BBC una donna, proprietaria da 40 anni di un negozio di Valencia. L'edificio è stato colpito dalle inondazioni della zona tanto che, a un certo punto, la donna si è trovata con l'acqua fino al collo e ha pensato di morire. Scampato il pericolo, però, ecco i problemi. «Il governo non sta facendo nulla. Solo i giovani in giro ci stanno aiutando», ha dichiarato. 

Tante, insomma, le critiche mosse alle autorità. «È scandaloso che il nostro governo locale non abbia fatto nulla, pur sapendo quello che sarebbe potuto succedere», ha dichiarato, sempre alla BBC, un residente della cittadina di Aldaia, nota per essere una zona soggetta a inondazioni improvvise. Le lamentele e i rimproveri al governo si estendono però anche alla città di Paiporta, ormai devastata. Qui si sono registrati più di 60 degli oltre 200 decessi provocati dal maltempo. Ma gli aiuti tardano ad arrivare. «Non ci sono abbastanza pompieri, le pale non sono ancora arrivate», ha dichiarato all'agenzia di stampa AFP un 33.enne della zona, intento a liberare dal fango la casa di un amico.

Non solo. A essere criticato è stato anche il governo federale di Madrid, accusato di non aver mobilitato l'esercito prima di quanto necessario, e per aver rifiutato l'offerta del governo francese di inviare 200 vigili del fuoco per aiutare nelle operazioni di ricerca e soccorso. A tal proposito, tuttavia, come anticipato, il premier spagnolo Sanchez ha dichiarato, poco fa, che il governo invierà «oggi stesso 5.000 soldati dell'esercito e 5.000 oltre ad altri 5.000 agenti di polizia e guardie civili», che si uniranno ai 3.000 già dispiegati.

Nel frattempo, il peggio, a livello meteorologico, sembra ormai essere passato. Tuttavia, nonostante la DANA abbia perso intensità, gli avvisi meteo rimarranno in vigore fino a domani sera per il nord-est della Spagna. Al contempo, è stata emessa un'allerta valida per la giornata di oggi, sabato, nelle isole Baleari. A Maiorca, nelle ultime ore, sono cadute piogge molto forti. 

Nonostante l'importante dispiegamento di soldati e agenti, le possibilità di trovare ancora in vita i dispersi si stanno sempre più assottigliando. E il bilancio delle vittime, al momento fermo a 211 morti, sembra purtroppo destinato, inesorabilmente, ad aumentare. 

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