Il caso

Altro che Serenissima, Venezia è carissima

Dal prossimo gennaio la città lagunare introdurrà un biglietto di ingresso per i visitatori giornalieri, un po' come gli impianti sciistici
30.08.2022 16:00

Incantata, bella, fragile e sempre più cara, Venezia dal 16 gennaio 2023 sarà un mix di queste cose; già, perché per accedere alla Serenissima bisognerà essere muniti di ticket.

Sempre più spesso gli impianti sciistici variano il prezzo della «giornaliera» in base al tempo della giornata, dal prossimo gennaio sarà così anche nella famosissima città dei canali.

Verrà infatti introdotto un ticket per accedere alla laguna, una scelta dettata dalla volontà dell’amministrazione comunale di difendere la storica città di Venezia dal caos del turismo di massa. A pagare il ticket saranno i turisti provenienti da fuori città che non pernotteranno ma vorranno comunque accedere alla Città Antica e alle Isole Minori.

La fase sperimentale

Nessun numero chiuso, dunque, ma una sorta di disincentivo con il pagamento di un biglietto. A fine anno verrà aperto un portale web con cui prenotare il proprio ingresso e il biglietto per Venezia. La piattaforma rilascerà, poi, un QR Code a tutti (sopra i 6 anni) da esibire in caso di controlli.

L’iniziativa avrà una fase sperimentale, che poi durerà fino a fine anno. Si parte dai vaporetti: da settembre il biglietto passerà da 7,5 a 9,5 euro ma chi prenoterà con anticipo continuerà a pagare il vecchio prezzo e risparmierà 5 euro di parcheggio. Ci sarà un portale e un codice QR personale da esibire all’occorrenza, in modo da usufruire delle agevolazioni.

Il ticket

Dall’inizio dell’anno prossimo, la svolta: entra in vigore il biglietto.

I costi, come detto, non saranno fissi. Il ticket, infatti, andrà da un minimo di 3 euro ad un massimo di 10 per persona. Sarà il Comune a stabilire gli aumenti di prezzo sulla base dei giorni e dei periodi dell’anno in cui si prevede un flusso maggiore di turisti. Inoltre, vi sarà la possibilità di ridurre il prezzo se si prenoterà con largo anticipo. Per i trasgressori sono previste sanzioni salate: dai 50 ai 300 euro.

Il sistema sarà governato da una società esterna, la Control Room già attiva all’isola del Tronchetto, una sorta di Grande fratello tecnologico che vigila su Venezia grazie all’installazione di 360 telecamere e 40 contatori di persone piazzati su ponti, calli, canali e campielli. La presenza dei turisti verrà rilevata anche attraverso l’accesso alle celle telefoniche. «Sia chiaro che non possiamo identificare le persone», hanno prudentemente precisato i responsabili della struttura.

Quello che preoccupa la città e crea problemi sono i turisti giornalieri, che magari arrivano in maniera improvvisa. In questi casi si creano intasamenti, che cercheremo di evitare con il sistema di prenotazione
Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia

Evitare intasamenti

Il progetto di regolamentare i flussi turistici a Venezia ha preso il via poco prima del Covid. Si tratta di una delle battaglie più accese dell'attuale sindaco Luigi Brugnaro, che, intervistato da Rtl 102.5, afferma: «Chi soggiorna in albergo a Venezia o Mestre lo consideriamo già prenotato (anche perché è già soggetto all'imposta di soggiorno, ndr). Quello che preoccupa la città e crea problemi sono i turisti giornalieri, che magari arrivano in maniera improvvisa. In questi casi si creano intasamenti, che cercheremo di evitare con il sistema di prenotazione».

Troppe visite

I numeri fanno capire che in gioco c'è la sopravvivenza di Venezia stessa: infatti, proprio uno studio dell'Università Cà Foscari ha dimostrato che la città potrebbe ospitare 52mila visitatori al giorno, ovvero 19 milioni di visitatori l’anno ma ad oggi la Serenissima conta circa 28 milioni di visitatori l’anno. Da qui l’esigenza di regolamentare il turismo e di prevedere un contributo di accesso alla città, su prenotazione, esattamente come accade per teatri, aerei o ristoranti.

Pareri a confronto

Gianfranco Bettin, consigliere comunale per «Venezia Verde progressista» (gruppo d’opposizione), come da lui stesso condiviso sui social, andrebbe perfino oltre: «L’idea è buona. Il problema è la marea di visitatori che stravolge il tessuto socioeconomico e demografico. Bisogna trovare il modo di arginare il mordi e fuggi e io dico che ci vogliono numero chiuso e interventi drastici. Ad oggi il caos è insopportabile. Vedremo se questa giunta lo farà...».

L'assessore al Bilancio del Comune di Venezia, Michele Zuin (Forza Italia), ha tenuto a precisare che «la città di Venezia non è chiusa e questo Comune non ha bisogno di fare cassa con i contributi di accesso, si tratta solo di un incentivo o disincentivo per avere flussi turistici equi e ragionati».

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