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Attacchi israeliani a Jabalia: il bilancio è di almeno 56 morti

Ieri sera le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno ordinato l'immediata evacuazione di alcune zone settentrionali della Striscia di Gaza, preannunciando un'operazione militare – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Attacchi israeliani a Jabalia: il bilancio è di almeno 56 morti
Red. Online
14.05.2025 06:13
20:45
20:45
Un giudice USA ordina il rilascio del ricercatore pro-Gaza arrestato

Badar Khan Suri, il ricercatore della Georgetown University che è in un centro di detenzione migranti in Texas da marzo, deve essere rilasciato. Lo ha deciso la giudice federale Patricia Tolliver Giles.

Suri fin dall'inizio ha sostenuto di essere finito nel mirino dell'amministrazione Trump perché la sua famiglia sostiene i palestinesi e Gaza. Suri è stato fermato in marzo dagli agenti dell'immigrazione che gli hanno comunicato che il suo visto era stato revocato, innescando un'altra importante battaglia legale sulle procedure di espulsione contro i titolari di visti nati all'estero e autorizzati a vivere negli Stati Uniti.

19:18
19:18
«Intensi attacchi dell'IDF a Khan Yunis e Gaza City»

Fonti palestinesi riferiscono che l'Idf ha condotto questa sera massicci attacchi nell'area dell'ospedale europeo a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, dove secondo valutazioni di intelligence ieri sera si trovava il leader di Hamas Muhammad Sinwar.

Altri raid sono stati lanciati dai caccia dell'esercito nell'area dell'ospedale Shifa a Gaza city, subito dopo che il portavoce militare in lingua araba aveva diffuso un avviso di evacuazione per il quartiere di Rimal, dove si trova la struttura ospedaliera. Secondo il canale palestinese Shehab, in precedenza sono state registrate cinque incursioni aeree nella zona di Abu Mutlaq, presso la cittadina di Khuza'a a est di Khan Yunis. Inoltre, è stato riportato un attacco anche nella zona del complesso Ansar a ovest di Gaza city.

Nel suo messaggio, il portavoce dell'Idf ha dichiarato: «A causa dello sfruttamento di aree civili da parte di Hamas per attività terroristiche, l'esercito attaccherà con grande forza. Per la vostra sicurezza, evacuate immediatamente. Hamas e le altre organizzazioni terroristiche sono pienamente responsabili della sofferenza e dello sfollamento della popolazione».

18:18
18:18
Merz: «A Gaza una situazione drammatica, servono subito aiuti umanitari»

«Ho espresso al Segretario generale la mia preoccupazione, come ho già fatto in precedenza al primo ministro e al presidente israeliani, in merito agli sviluppi a Gaza. La situazione umanitaria è drammatica. La popolazione ha bisogno rapidamente di aiuti umanitari e la popolazione di Israele e dei territori palestinesi ha bisogno di una prospettiva politica che dia loro speranza di pace. Pertanto, la posizione del governo federale rimane quella di una soluzione a due Stati. Anche se oggi può sembrare una cosa lontana, è la soluzione giusta per risolvere questo conflitto nel lungo termine» lo ha detto il cancelliere federale tedesco nel corso di una conferenza stampa a Berlino insieme al segretario generale dell'Onu António Guterres.

17:48
17:48
L'IDF: «Nel bunker colpito c'erano alti esponenti di Hamas»

L'esercito israeliano ritiene che il comandante della brigata di Rafah, Mohammad Shabaneh, e alti esponenti del gruppo terroristico tra cui - secondo fonti arabe - anche il portavoce di Hamas Abu Obeida, si trovassero insieme nel bunker sotto l'Ospedale europeo bombardato ieri sera. Lo riporta Ynet.

L'Idf ha preso di mira il tunnel ritenendo che dentro il comando si trovasse Muhammad Sinwar, che ha sostituito il fratello Yahya nella leadership di Hamas dopo il suo assassinio. Ancora non si hanno notizie sul suo destino. Shabana è uno dei comandanti che hanno dato inizio alla guerra.

17:04
17:04
Katz a Macron: «Israele non ha bisogno di lezioni di morale»

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha reagito duramente alle critiche del presidente francese Emmanuel Macron, scrivendo su X: «Ricordiamo bene cosa è accaduto agli ebrei in Francia quando non potevano difendersi. Il presidente Macron non venga a farci la morale».

Katz ha aggiunto che «ci si aspetta da chi si definisce amico di Israele che stia al suo fianco nella guerra contro l'organizzazione terroristica assassina Hamas e l'asse del male iraniano che minaccia di distruggere Israele, invece di cercare di impedirle il diritto all'autodifesa». Secondo lui, «l'Idf opera con un livello di morale senza eguali, in circostanze difficili e complesse, certamente più alto rispetto a quanto fatto dalla Francia nelle sue guerre passate».

13:59
13:59
«Macron si schiera con i terroristi»

«Il presidente francese Emmanuel Macron ha nuovamente scelto di schierarsi al fianco di un'organizzazione terroristica islamista e assassina, facendo eco alla sua propaganda menzognera e accusando Israele con infami calunnie. Invece di sostenere il campo democratico occidentale nella sua lotta contro le organizzazioni terroristiche islamiste e di chiedere il rilascio degli ostaggi, Macron ancora una volta chiede a Israele di arrendersi e di premiare il terrorismo. Israele non si fermerà né si arrenderà». Lo afferma l'ufficio di Netanyahu, dopo che ieri Macron ha definito «una vergogna» quello che fa il governo israeliano a Gaza.

12:47
12:47
Il Ministero della Difesa annuncia il cessate il fuoco a Tripoli

«Il ministero della Difesa ha annunciato l'inizio di un cessate il fuoco in tutte le zone di tensione nella capitale Tripoli, nell'ambito del suo impegno a proteggere i civili e a preservare le istituzioni statali, impedendo al contempo un'ulteriore escalation nella capitale». Lo scrive il ministero della Difesa del governo di unità nazionale libico, dopo gli scontri tra milizie armate nella capitale in una nota pubblicata sulla piattaforma governativa Hakomitna.

«Le forze regolari, in coordinamento con le autorità di sicurezza competenti, hanno iniziato ad adottare le misure necessarie per garantire la calma, tra cui lo schieramento di unità neutrali in diversi punti di contatto per garantire la stabilità della situazione ed evitare scontri sul terreno», prosegue la nota del ministero della Difesa di Tripoli.

«Il ministero conferma che la gestione dei recenti sviluppi è in linea con il suo dovere nazionale, garantendo il mantenimento dell'ordine pubblico e impedendo qualsiasi tentativo di sfruttare le circostanze per perseguire programmi contrari al corso dello Stato e delle sue legittime istituzioni» e «sottolinea inoltre che l'unità dei ranghi, il rafforzamento dello stato di diritto e lo smantellamento delle manifestazioni di utilizzo arbitrario di armi rimarranno una priorità costante e che nessuna realtà sarà imposta con la forza delle armi o al di fuori dei quadri ufficiali».

Il ministero invita infine tutte le parti a rispettare pienamente il cessate il fuoco e ad astenersi dal rilasciare dichiarazioni o da qualsiasi movimento sul campo che possa riaccendere le tensioni.

11:17
11:17
Trump a Jolani: «Normalizzare le relazioni con Israele»

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un incontro a Riad ha chiesto al presidente siriano Ahmed al-Sharaa (al Jolani) di normalizzare i rapporti con Israele, di deportare i «terroristi» palestinesi e di assumersi la responsabilità delle prigioni nella Siria nord-orientale che ospitano i jihadisti, afferma la Casa Bianca.

Nel primo colloquio con un leader siriano in 25 anni, Trump ha chiesto ad al-Sharaa di deportare i «terroristi palestinesi», di «firmare gli Accordi di Abramo con Israele» e di «assumersi la responsabilità dei centri di detenzione dell'Isis nel nord-est», dice una nota della Casa Bianca.

10:51
10:51
A Gaza dall'inizio del blocco degli aiuti 57 bimbi sono morti per malnutrizione

A Gaza i bambini muoiono per le bombe, ma anche per la malnutrizione. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, dall'inizio del blocco degli aiuti umanitari il 2 marzo, almeno 57 bambini sono morti a causa degli effetti della malnutrizione.

E la mancanza di nutrimento adeguato, tra zero e cinque anni, se non uccide causa l'arresto della crescita, ostacola lo sviluppo fisico e mentale, aumenta il rischio di contrarre malattie mortali, l'atrofia muscolare fino all'incapacità di muoversi. Danni che persistono negli anni.

L'Oms spiega che, nella maggior parte dei casi, la malnutrizione colpisce lentamente e silenziosamente, rallentando lo sviluppo fisico e intellettivo del bambino, provocando ritardi permanenti e infine erodendo la capacità dell'organismo di reagire alle infezioni e alle malattie. E la mancanza di acqua potabile e servizi igienici, oltre all'assistenza sanitaria ormai inesistente a Gaza favoriscono le infezioni. Dunque, dietro la morte di un bambino per dissenteria o polmonite c'è spesso una storia di malnutrizione.

Dopo diciannove mesi di conflitto, l'intera popolazione di Gaza, circa 2,1 milioni di persone, sta affrontando «un rischio critico di carestia», con il 22% della popolazione che presto si troverà in una situazione «catastrofica», avverte l'Onu. Richard Peeperkorn, rappresentante dell'Oms per i Territori Palestinesi Occupati, ha descritto la situazione come «una delle peggiori crisi alimentari del mondo» e ha riferito di aver visto bambini che sembrano anni più giovani della loro età.

«Se la situazione persiste, si prevede che quasi 71.000 bambini di età inferiore ai cinque anni soffriranno di malnutrizione acuta nei prossimi 11 mesi», ha avvertito, aggiungendo che anche quasi 17.000 donne incinte e in allattamento sono a rischio. «Sappiamo tutti - ha sottolineato - che le conseguenze a lungo termine della malnutrizione possono durare tutta la vita: arresto della crescita e dello sviluppo cognitivo, problemi di salute» che segnato il futuro di questi bambini.

10:15
10:15
22 bambini uccisi in raid israeliani stanotte a Gaza

Almeno 22 bambini sono stati uccisi a Gaza nella notte tra ieri e oggi in una serie di attacchi aerei israeliani contro abitazioni nel nord della Striscia di Gaza. Lo affermano gli ospedali della Striscia citati dall'Ap sul proprio sito web.

Intanto il bilancio totale è salito ad almeno 65 morti, scrive Al Jazeera citando fonti mediche della Striscia.

07:43
07:43
Raid su Gaza: il bilancio sale a 56 morti

Almeno 56 palestinesi morti sono il bilancio provvisorio degli attacchi notturni compiuti dalle forze israeliane sulla Striscia di Gaza: attacchi che continuano questa mattina. Lo scrive Al Jazeera. Secondo l'emittente qatarina, almeno 50 persone sono morte nei raid prima dell'alba sul nord della Striscia, in particolare sulla città e il campo profughi di Jabalia. Gli altri sono nel sud della Striscia, in particolare a Khan Yunis. Ieri sera l'IDF ha ordinato l'evacuazione immediata dei civili del nord della Striscia dopo il lancio su Israele di alcuni razzi, partiti da quell'area.

06:13
06:13
Il punto alle 6

L'emittente araba Al Jazeera afferma che è salito ad almeno 45 morti e decine di feriti il bilancio dei raid israeliani che stanotte hanno colpito Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. E altre sei persone sarebbero morte dalla mezzanotte scorsa in attacchi dello Stato ebraico sull'enclave palestinese, sempre secondo Al Jazeera.

Ieri sera le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno ordinato l'immediata evacuazione di alcune zone settentrionali della Striscia di Gaza, preannunciando un'operazione militare.