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Attacchi russi su larga scala a Zaporizhzhia

L'esercito russo colpisce abitazioni ed edifici civili: tra i feriti anche una bambina di 4 anni, si cercano dispersi sotto le macerie
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Attacchi russi su larga scala a Zaporizhzhia
Red. Online
16.09.2025 06:21
12:34
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Zelensky: 3500 droni e 190 missili russi dal 1. settembre

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky denuncia che la Russia ha lanciato oltre 3.500 droni e quasi 190 missili contro l'Ucraina dall'inizio del mese di settembre.

«Ci sono state anche provocazioni contro i nostri partner», ha scritto su X, riferendosi alle recenti incursioni di droni russi in Polonia e Romania.

«Questo è esattamente il tipo di terrorismo aereo contro cui l'Ucraina chiede una difesa congiunta, in modo che nessuno debba far decollare in fretta aerei da combattimento e subire la pressione della Russia sui propri confini», ha aggiunto.

12:08
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Munizioni a grappolo usate nella guerra Russia-Ucraina

Le munizioni a grappolo, il cui uso, stoccaggio, produzione e trasferimento, sono vietati dalla relativa Convenzione dell'ONU, per le disastrose conseguenze umanitarie, hanno ucciso e ferito più di 1'200 civili in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa e sono state utilizzate anche dalle forze ucraine per attaccare obiettivi russi. Lo afferma un rapporto sponsorizzato dall'Istituto delle Nazioni Unite per la ricerca sul disarmo (Unidir).

Questo tipo di munizioni sono contenitori che, una volta in aria, rilasciano molte piccole cariche esplosive su un'ampia area. Quelle che non esplodono immediatamente agiscono come mine, rimanendo attive sul terreno per anni.

Il rapporto evidenzia come sia le forze russe che quelle ucraine hanno utilizzato munizioni a grappolo per tutto il 2024 e la prima metà del 2025. Solo nello scorso anno l'Ucraina ha registrato almeno 193 delle 314 vittime registrate in tutto il mondo, secondo il documento, metà delle quali sono bambini.

E non è tutto, perché la ricerca evidenzia con preoccupazione che gli Stati Uniti hanno trasferito munizioni a grappolo all'Ucraina in almeno sette spedizioni separate tra luglio 2023 e ottobre 2024, comprese armi che sarebbero transitate attraverso la Germania, uno Stato parte della Convenzione.

Inoltre, oltre al continuo utilizzo di queste armi da parte di Stati che non hanno aderito alla Convenzione, la Lituania è diventata il primo paese a recedere dal trattato, nel marzo 2025, citando preoccupazioni per la sicurezza regionale. Il ritiro, spiega l'Unidir, ha sollevato timori di un'erosione delle norme sul disarmo umanitario.

Il rapporto segnala pure che anche le forze armate del Myanmar e le forze dell'ex regime di Assad in Siria hanno utilizzato queste armi in aree civili. Nel 2024 sono state registrate vittime di munizioni a grappolo anche in Afghanistan, Iraq, Laos, Libano, Mauritania e Yemen.

Infine, il rapporto riferisce che da quando è iniziato il monitoraggio dell'utilizzo di queste armi negli anni '60, più di 56'800 persone in tutto il mondo sono state uccise o ferite da munizioni a grappolo. Laos, Siria, Iraq, Vietnam e Ucraina rimangono i paesi più colpiti.

11:22
11:22
Zelensky chiede a Trump «posizione chiara» sulla fine del conflitto

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto al suo omologo americano Donald Trump una «posizione chiara» per porre fine al conflitto in Ucraina.

Zelensky, in un'intervista all'emittente britannica Sky News, ha sottolineato la necessità di «passi decisivi» da parte del leader degli Stati Uniti per «intimorire» il presidente russo Vladimir Putin, a partire da nuove sanzioni contro Mosca, oltre a ribadire la richiesta di garanzie di sicurezza per Kiev.

Si è inoltre augurato che proprio su quest'ultimo punto il premier britannico Keir Starmer possa discutere con Trump, che arriva oggi nel Regno Unito per la sua seconda visita di Stato nel paese.

«Credo che gli Stati Uniti siano abbastanza forti per prendere decisioni in autonomia», ha affermato Zelensky riferendosi alla richiesta fatta nei giorni scorsi dal presidente americano ai paesi della NATO di abbandonare il petrolio russo come condizione per varare ulteriori sanzioni americane contro Mosca. «L'Europa ha già introdotto 18 pacchetti di sanzioni contro la Russia. E ora manca solo un pacchetto di sanzioni più forte da parte degli Stati Uniti.»

Il presidente ucraino ha anche affermato che a suo avviso gli Stati Uniti possono fornire a Kiev sistemi di difesa aerea in quantità sufficiente. Inoltre, per Zelensky, Putin sta facendo pressioni sui paesi europei tramite le violazioni dello spazio aereo per testare la reattività della NATO e allo stesso tempo per dissuaderli dal fornire sistemi di difesa aerea a Kiev con la minaccia che serviranno a proteggere i rispettivi paesi.

08:34
08:34
Probabile incontro Trump-Zelensky ad assemblea ONU

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump incontrerà probabilmente il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky la prossima settimana e spera ancora di mediare un accordo di pace tra Kiev e Mosca: lo ha detto il segretario di Stato americano Marco Rubio.

Trump ha avuto «diverse telefonate con (il presidente russo Vladimir) Putin, diversi incontri con Zelensky, incluso probabilmente di nuovo la prossima settimana a New York», dove i leader si riuniranno per l'Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha detto Rubio ai giornalisti durante la sua visita in Israele.

«Continuerà a provarci. Se la pace è possibile, vuole raggiungerla», ha detto Rubio. «A un certo punto il presidente potrebbe concludere che non è possibile. Non è ancora arrivato a quel punto, ma potrebbe arrivarci».

06:59
06:59
Intercettati 87 droni ucraini sulle regioni russe

Mosca afferma che stanotte i sistemi di difesa aerea hanno distrutto e intercettato 87 droni ucraini su diverse regioni russe, rende noto l'agenzia di stampa Tass citando il Ministero della Difesa.

06:25
06:25
WSJ: «Il Congresso agisca per l’Ucraina»

E' arrivato il momento per il Congresso americano di muoversi per l'Ucraina. Lo afferma il board editoriale del Wall Street Journal, esortando i leader repubblicani Usa ad approvare il provvedimento sulle sanzioni.

Farlo potrebbe aumentare la pressione sul presidente russo Vladimir Putin per sedersi al tavolo e trattare. Il provvedimento messo a punto riscuoterebbe un ampio consenso bipartisan, inviando un segnale a Mosca.

06:24
06:24
Zaporizhzhia sotto attacco, un morto e 13 feriti

Le forze russe hanno lanciato un attacco su larga scala a Zaporizhzhia nella tarda serata di ieri uccidendo una persona e ferendone altre 13 tra cui una bambina di 4 anni, secondo le autorità di Kiev citate dai media locali.

Il governatore regionale Ivan Fedorov ha dichiarato che la città ha subito almeno 10 raid durante l'attacco, che ha preso di mira sia abitazioni che "edifici non residenziali". Un uomo di 41 anni è rimasto ucciso. I soccorritori continuano a cercare altre possibili vittime che potrebbero essere rimaste intrappolate sotto le macerie.

06:22
06:22
Il punto alle 06:00

Il premier polacco Donald Tusk ha reso noto che i servizi di sicurezza hanno neutralizzato un drone sorvolante gli edifici governativi di Varsavia e la residenza presidenziale del Belvedere. Due cittadini bielorussi sono stati arrestati, mentre la polizia indaga sull’accaduto.

Intanto il Cremlino ha confermato lo stallo dei negoziati con Kiev: secondo il portavoce Dmitri Peskov, «c’è una pausa evidente», dovuta alla presunta mancanza di volontà ucraina a un confronto «serio». Parallelamente, la Nato ha annunciato l’attivazione immediata dell’operazione Eastern Sentry: già il 13 settembre un caccia Rafale francese e un elicottero polacco erano decollati per contrastare la minaccia di droni russi.

Sul fronte militare, le esercitazioni congiunte russo-bielorusse Zapad 2025 hanno mostrato il lancio di un missile Kalibr da un sottomarino nucleare nel Mare di Barents. Alle manovre hanno assistito anche ufficiali statunitensi, segnale inatteso di un dialogo in corso con Minsk, che di recente ha liberato 52 prigionieri in cambio di un alleggerimento delle sanzioni.

Mosca continua a sostenere che «la Nato è di fatto in guerra con la Russia», mentre l’ambasciata russa a Bucarest ha bollato come «provocazione di Kiev» l’intrusione di un drone in Romania.

Sul fronte diplomatico, Washington spinge gli alleati a inasprire le sanzioni contro Mosca e a smettere di acquistare petrolio russo. La Cina ha respinto come «coercizione economica» le pressioni americane legate al commercio di greggio. Donald Trump ha ribadito che «le sanzioni europee non sono abbastanza dure» e si è detto pronto, se necessario, a mediare tra russi e ucraini, che a suo avviso «odiano così tanto da non riuscire neppure a parlarsi».