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Attacco russo «da record» sull'Ucraina nella notte

Lo afferma l'aeronautica ucraina, mentre le autorità parlano di un «attacco combinato su larga scala», anche con bombardieri strategici Tu-95MS e aerei MiG-31K – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Attacco russo «da record» sull'Ucraina nella notte
Red. Online
29.06.2025 07:49
23:50
23:50
Cremlino: «Si chiarisca la data dei prossimi colloqui con Kiev»

Mosca spera che la data per il prossimo round di colloqui con l'Ucraina venga concordata a breve. Lo ha dichiarato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov. Lo riporta la Tass.

Alla domanda se siano già stati programmati nuovi incontri nel prossimo futuro, ha risposto: «No, non ancora». «Ci aspettiamo il terzo round di colloqui. Speriamo in un chiarimento sulla data del terzo round entro pochi giorni», ha aggiunto Peskov, citato dall'emittente televisiva bielorussa First Information, a margine dei colloqui dell'Unione economica eurasiatica (Uee) a Minsk il 26 e 27 giugno.

19:08
19:08
Centinaia di bombe sull'Ucraina, Kiev pronta a usare le mine

Un «attacco combinato su vasta scala» dei russi ha squarciato la notte ucraina: oltre 500 droni e missili lanciati in diverse regioni del Paese, inclusa Kiev e quella occidentale di Leopoli, che hanno spinto la Polonia a far alzare in volo i suoi caccia per monitorare i confini.

È un nuovo record per intensità di attacco, l'ennesimo atto di questa guerra infinita senza apparenti spiragli di tregua. Lo fa intendere il Cremlino, che rifiuta di tornare al negoziato se l'Occidente alzerà ancora la pressione con le sanzioni, e lo conferma Volodymyr Zelensky, che ha deciso di ritirare Kiev dal trattato internazionale contro le mine antiuomo. Accusando la Russia di continuare ad utilizzarle «contro i nostri militari e i civili».

Le difese antiaeree di Kiev, tra sabato e domenica, sono state costrette ancora una volta agli straordinari di fronte alla potenza di fuoco del nemico. L'aeronautica ha riferito di 477 droni e 60 missili di vario tipo lanciati dai bombardieri russi.

Quasi tutti i droni e 39 missili sarebbero stati intercettati, mentre quelli che sono riusciti a sfondare hanno provocato l'abbattimento di un caccia F-16 e l'uccisione del pilota e diversi feriti tra i civili a terra, secondo quanto riportato dalle autorità locali.

La maggior parte (11 tra cui 2 bambini) nella regione centrale di Cherkasy, ma anche a Ivano-Frankivsk nell'ovest. Un uomo è rimasto ucciso a bordo di un'auto a Kharkiv. L'esercito russo invece ha affermato che sono stati colpiti soltanto siti del complesso militare-industriale ucraino e raffinerie di petrolio.

Sul terreno, negli ultimi giorni gli assalti della fanteria russa hanno registrato un'avanzata al confine tra le regioni di Donetsk e Dnipropetrovsk, conquistando due centri urbani. Lo stato maggiore ucraino ha stimato 110mila soldati nemici concentrati in questa linea del fronte (rispetto ai 70mila di dicembre). Soprattutto intorno alla città di Pokrovsk, dove di verificano almeno 50 scontri al fuoco al giorno. Va meglio invece il contenimento dell'Armata di Putin nella regione nord-orientale di Sumy.

Con le sue forze armate in difficoltà, Zelensky ha preso una decisione controversa, che ora dovrà essere ratificata dal parlamento: ritirare il Paese dalla Convenzione di Ottawa, che vieta ai firmatari (160 Paesi, ma non Stati Uniti e Russia) di acquisire, produrre, o utilizzare mine antiuomo. Ordigni che secondo le organizzazioni umanitarie mettono a rischio i civili, rimanendo inesplose sottoterra per lungo tempo.

Un passo analogo era stato già fatto nei mesi scorsi da Polonia, Finlandia, Lituania, Lettonia ed Estonia, tutti confinanti con la Russia. Il leader ucraino, sempre nella logica di rafforzare le difese, ha rinnovato la richiesta a Donald Trump di acquistare nuovi sistemi Patriot. Dalla Casa Bianca tuttavia non è ancora arrivata una risposta.

Washington nel frattempo tiene aperti i canali con Mosca. Il direttore dell'intelligence estera russa Sergei Naryshkin ha reso noto di aver parlato per la seconda volta in tre mesi con il capo della Cia John Ratcliffe. «Abbiamo concordato di chiamarci in qualsiasi momento per discutere questioni di nostro interesse», ha fatto sapere Naryshkin, nel contesto di un crescente riavvicinamento tra Usa e Russia.

In ogni caso comunque Trump vuole mantenere una forma di pressione su Putin per spingerlo a trattare seriamente la pace. Tanto che ha esortato i repubblicani a «muoversi» sull'approvazione della legge che autorizzerebbe la Casa Bianca a imporre nuove sanzioni. Lo ha rivelato il senatore Lindset Graham, uno dei più potenti e più vicini al presidente.

Lo spettro di nuove ritorsioni economiche agita Mosca. «Vuole sconfiggerci strategicamente usando l'Ucraina come ariete ma non ci riuscirà», è l'avvertimento del ministro degli Esteri Serghiei Lavrov. E «più gravi saranno le misure, più seria sarà la nostra risposta», gli ha fatto eco il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, nei giorni in cui l'Ue ha rinnovato di altri sei mesi tutte le restrizioni in vigore, mentre è in cantiere un 18esimo pacchetto.

14:08
14:08
Zelensky ha firmato il decreto per il ritiro di Kiev dalla convenzione di Ottawa

Il presidente Volodymyr Zelenskyy ha firmato un decreto che rende effettiva la decisione del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell'Ucraina di ritirare l'Ucraina dalla Convenzione di Ottawa, un trattato internazionale che proibisce l'uso, lo stoccaggio e la produzione di mine antiuomo. Lo riportano i media ucraini.

Secondo il colonnello dell'Sbu Roman Kostenko, "questo è un passo che la realtà della guerra richiede da tempo. La Russia non ha aderito a questa Convenzione e sta utilizzando mine su larga scala contro i nostri militari e civili. Non possiamo rimanere vincolati a un ambiente in cui il nemico non ha restrizioni".

Ora servirà il via libera della Verkhovna Rada, il parlamento ucraino. Anche Polonia, Lettonia, Estonia e Finlandia avevano già preso la stessa decisione.

12:02
12:02
Il capo dei servizi russi: «Ho avuto un colloquio con direttore della Cia»

Il direttore del Servizio di Intelligence Estero russo, Sergei Naryshkin, ha riferito di aver parlato al telefono con il direttore della Cia, John Ratcliffe.

Le parti hanno concordato sulla possibilità di chiamarsi in qualsiasi momento per discutere questioni di interesse. Lo scrive la Tass.

«Ho avuto una conversazione telefonica con il mio collega americano e ci siamo riservati reciprocamente la possibilità di chiamarci in qualsiasi momento per discutere questioni di interesse», ha dichiarato Naryshkin.

Naryshkin, stretto collaboratore del presidente russo Vladimir Putin, e Ratcliffe avevano già parlato l'11 marzo, il loro primo contatto noto dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca all'inizio di quest'anno.

Queste due chiamate ufficiali tra i vertici dell'Svr russo (il servizio esterno) e della Cia giungono in un momento in cui Mosca e Washington hanno iniziato a rinsaldare le loro relazioni diplomatiche, nonostante il conflitto in corso in Ucraina, dove gli americani sostengono Kiev.

I disaccordi tra Mosca e Washington permangono tuttavia numerosi, dopo molti anni di forti tensioni. Gli americani, ad esempio, continuano a fornire a Kiev informazioni essenziali dopo oltre tre anni di offensiva su larga scala da parte dell'esercito russo. A marzo, Sergei Naryshkin e John Ratcliffe avevano «concordato di (mantenere) contatti regolari», secondo una dichiarazione della parte russa citata dall'agenzia di stato Tass.

11:42
11:42
Zelensky: «Putin vuole continuare la guerra, serve pressione»

«Putin ha deciso molto tempo fa che avrebbe continuato a fare la guerra, nonostante gli appelli mondiali alla pace. Questa guerra deve finire: è necessaria una pressione sull'aggressore, così come la protezione. Protezione dai missili balistici e di altro tipo, dai droni e dal terrorismo».

«L'Ucraina deve rafforzare la sua difesa aerea, lo strumento che meglio protegge le vite umane. Questi sono sistemi americani, che siamo pronti ad acquistare. Contiamo sulla leadership, sulla volontà politica e sul sostegno degli Stati Uniti, dell'Europa e di tutti i nostri partner».

Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sottolineando che «per quasi tutta la notte, l'allarme antiaereo è risuonato in tutta l'Ucraina: 477 droni volavano nei nostri cieli, la maggior parte dei quali Shahed russo-iraniani, insieme a 60 missili di vario tipo. I russi stavano prendendo di mira tutto ciò che sostiene la vita. Anche un edificio residenziale a Smila è stato colpito e un bambino è rimasto ferito».

«Tragicamente, mentre respingeva l'attacco, il nostro pilota di F-16, Maksym Ustymenko, è morto. Oggi ha distrutto 7 bersagli aerei. Le mie condoglianze alla sua famiglia e ai suoi commilitoni. Ho dato disposizioni affinché vengano indagate tutte le circostanze della sua morte», ha poi dichiarato Zelensky secondo cui «Mosca non si fermerà finché avrà la capacità di lanciare attacchi massicci. Solo questa settimana, sono stati lanciati più di 114 missili, oltre 1.270 droni e quasi 1.100 bombe plananti».

10:25
10:25
KIev: «Abbiamo perso un F-16 nella notte, morto il pilota»

L'Ucraina ha perso un altro caccia F-16 dopo che il suo pilota è stato colpito ed è morto mentre respingeva l'attacco su larga scala di missili e droni russi di stanotte. È la terza perdita di un F-16 in guerra, ha dichiarato l'esercito ucraino citato dal Guardian.

«Il pilota ha utilizzato tutte le armi di bordo e ha abbattuto sette bersagli aerei. Nell'abbattere l'ultimo, il suo aereo ha subito danni e ha iniziato a perdere quota», ha dichiarato l'Aeronautica ucraina su Telegram.

Il pilota - viene precisato - «ha fatto tutto il possibile e ha pilotato il jet lontano da un insediamento, ma non ha avuto tempo di eiettarsi».

09:33
09:33
La Polonia fa decollare i suoi jet nella notte per i raid russi in Ucraina

Aerei militari polacchi e «alleati» sono stati fatti decollare stanotte in seguito all'attacco russo sull'Ucraina che ha raggiunto anche le regioni occidentali del Paese invaso. Lo ha riferito il Comando operativo delle forze armate polacche su X.

«In relazione all'attacco della Russia, che sta colpendo obiettivi sul territorio ucraino, aerei polacchi e alleati hanno iniziato a operare nel nostro spazio aereo», ha riferito il comando spiegando che stanotte «coppie di caccia in servizio sono state fatte decollare e i sistemi di difesa aerea e di ricognizione radar terrestri hanno raggiunto il massimo stato di prontezza».

09:32
09:32
«Un attacco da record russo, con 537 missili e droni»

I russi hanno attaccato l'Ucraina con un numero record di 537 tra droni e missili nella notte. Lo afferma l'aeronautica ucraina, mentre le autorità parlano di un «attacco combinato su larga scala» anche con bombardieri strategici Tu-95MS e aerei MiG-31K.

Secondo l'aeronautica, i russi hanno lanciato «477 droni (211 abbattuti e 225 scomparsi dai radar); 4 missili Kh-47M2 Kinzhal; 7 missili balistici Iskander-M/KN-23 (uno abbattuto); 41 missili da crociera Kh-101/Iskander-K (33 abbattuti e uno scomparso); 5 missili Kalibr (4 abbattuti); 3 missili S-300».

I raid hanno raggiunto, tra le altre, le regioni di Kiev e Leopoli.

09:09
09:09
Raid russi nell'ovest ucraino, colpite infrastrutture a Leopoli

I russi hanno colpito infrastrutture critiche a Leopoli con droni e missili, ma nessuno è rimasto ferito. Lo afferma il capo dell'amministrazione militare regionale di Leopoli Maksym Kozytsky. «Secondo le informazioni preliminari, non ci sono state vittime o feriti. Grazie alla nostra difesa aerea per questo. Gli invasori hanno colpito le infrastrutture critiche della nostra regione», ha dichiarato su Telegram.

I raid russi della notte hanno colpito anche a Smila, nella regione centrale di Cherkasy, dove sei persone, tra cui un bambino, sono rimaste ferite in un attacco russo con missili e droni, ha riferito il capo dell'amministrazione militare regionale, Ihor Taburets, citato da Ukrinform.

07:49
07:49
Il punto alle 7:30

 «A Kiev in nottata si sono sentite delle esplosioni sullo sfondo di un attacco russo con droni di tipo Shahed. La difesa aerea funziona». È quanto ha scritto nella notte Rbc-Ucraina citando il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko. «A Kiev, a Obolon, le forze della difesa aerea stanno lavorando contro i droni nemici. Restate nei rifugi», ha aggiunto.

Oltre ai droni, anche i bombardieri

«I russi, nel mezzo del massiccio attacco di droni contro l'Ucraina, hanno fatto alzare in volo dei bombardieri strategici Tu-95MS. È possibile che vengano utilizzati per un attacco missilistico notturno». Lo ha riferito Rbc-Ucraina citando l'Aeronautica militare .«È stata registrata l'attività di tre Tu-95MS. Sono decollati dall'aeroporto di Olenya, nella regione di Murmansk, e si stanno dirigendo verso sud-est - precisa l'Aeronautica -. Nel caso vengano lanciati missili da crociera, forniremo ulteriori informazioni».