C'è una carenza di Mars
Agli scozzesi, si sa, piace farlo strano. Stiamo parlando del Mars, la popolare barretta di malto e caramello ricoperta di cioccolato. Barretta che in Scozia, appunto, viene servita fritta in pastella. Una «prelibatezza» oggetto di molte critiche e prese per i fondelli, va da sé, riassumibili nel concetto di masochismo alimentare.
Fatte le premesse, in Scozia e in generale nel Regno Unito sembrerebbe esserci una carenza di Mars e altri prodotti dolciari. Lo dimostrano gli scaffali vuoti nei supermercati, mentre alcuni rivenditori lanciano l’allarme: «Sì, abbiamo un problema».
Domanda troppo alta
I rivenditori, dicevamo, sono in subbuglio. Hanno parlato, nello specifico, di una carenza che potrebbe protrarsi per settimane. Con tutte le conseguenze del caso in termini di vendite. Mars Wrigley, la compagnia alle spalle di Mars, ma anche di altre eccellenze come Snickers, Bounty e Twix, ha parlato di alti livelli di domanda.
E così, sui siti di alcune catene di supermercati è apparsa la famigerata scritta «out of stock». Esaurimento scorte, già. Ma carenze sono state segnalate altresì dai grossisti di generi alimentari.
Grossisti in difficoltà
Il Telegraph, fra gli altri, ne ha parlato con un gestore di takeaway a Edimburgo. Il quale, domenica, ha spiegato: «Acquistiamo dai grossisti Cash & Carry e oggi non abbiamo scorte perché non siamo riusciti a procurarcele». Ahia. È ancora: «Pensiamo che ci sia una carenza».
Domenica sera, per contro, le confezioni multiple di Mars, Snickers e Twix non erano disponibili sul sito di Tesco. La catena, infatti, offriva soltanto barrette singole.
3 milioni di barrette al giorno
Anche sul sito di Asda domenica sera erano in vendita solo barrette singole, mentre altri colossi dell’alimentare – Waitrose, Morrisons e Sainsbury’s – non lamentavano carenze di prodotti Mars.
Al Guardian, un rivenditore ha affermato: «Sembra che un problema di produzione da parte di Mars stia causando delle lacune».
Un portavoce di Mars Wrigley, a tal proposito, ha ribadito che il problema è legato all’alta domanda. Chiarendo che, in termini produttivi, non ci sono problemi di sorta: «Stiamo producendo quantità significative e vogliamo rassicurare il pubblico britannico che i nostri amatissimi marchi sono ancora disponibili a livello nazionale».
L’azienda, nel tentativo di smorzare sul nascere la polemica, ha spiegato che può produrre circa 3 milioni di barrette al giorno nello stabilimento di Slough, nel Berkshire, dove nel 1932 vennero confezionati (a mano) i primissimi Mars.
Il peso dell’inflazione
D’accordo, ma perché all’improvviso mancano Mars negli scaffali del Regno Unito? Possibile che il motivo sia legato solo e soltanto all’alta domanda? Una risposta più ampia l’ha fornita Nestlé, che fra i vari dolciumi produce il famosissimo KitKat. Secondo la multinazionale elvetica, infatti, l’attuale contesto internazionale e, di riflesso, la guerra in Ucraina hanno provocato una significativa (e senza precedenti) inflazione dei costi per un aumento dei prezzi del 6,5% nella prima metà del 2022. Ovvero, produrre costa di più. Anche molto di più.
Sia quel che sia, in alcuni punti vendita Tesco a Londra e dintorni accanto agli scaffali vuoti sono apparse alcune comunicazioni di servizio: le prossime consegne di Mars e affini avverranno fra il 9 e il 10 settembre.
Tesco finora ha declinato ogni richiesta di commento, ma appare chiaro come per gli amanti delle barrette, fritte o meno, questi siano tempi piuttosto difficili. Uno dei comfort food più apprezzati si trova con il contagocce.