Guerra

Che ne sai tu di un campo minato...

Il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov lancia l'allarme: «Siamo il Paese più minato al mondo, ci sono centinaia di chilometri di terreno con ordigni esplosivi: servono esperti e attrezzature»
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Red. Online
14.08.2023 17:45

Mine terrestri e sub-munizioni di bombe a grappolo inesplose: per i civili sono trappole letali, oggi e domani. Gli ordigni piazzati in Ucraina rischiano infatti di rimanere nel terreno anche decenni dopo la fine della guerra. Il Paese invaso dalle truppe di Putin è il più «pesantemente minato» della Terra, mentre l’esercito «soffre di una grave carenza di uomini e attrezzature in grado di liberare le linee del fronte» dagli ordigni. L’allarme arriva dal ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov che, dalle colonne del Guardian, ha lanciato un appello urgente agli alleati: «Ci sono centinaia di chilometri di campi minati, milioni di ordigni esplosivi e in alcuni punti della linea del fronte vi sono fino a cinque mine per metro quadro», ha dichiarato Reznikov, aggiungendo: «I campi minati russi sono un grave ostacolo per le nostre truppe, ma non insormontabile. Abbiamo genieri esperti e attrezzature moderne, ma non sono sufficienti per il fronte, che si estende per centinaia di chilometri nelle parte orientale e meridionale dell'Ucraina». Kiev per far fronte alla minaccia chiede agli alleati di «espandere e accelerare» l'addestramento degli sminatori.

I funzionari del ministero della Difesa suggeriscono inoltre che vi sia l'opportunità per Paesi come il Giappone, che non vogliono fornire armi, di offrire supporto con attrezzature e addestramento per lo sminamento. Alcune delle mine disseminate nel Paese sono state piazzate proprio dalle forze ucraine, per proteggere le linee difensive, ma la stragrande maggioranza è russa. Il numero di sminatori attivi sarebbe drasticamente calato negli ultimi mesi, in quanto presi di mira dalle truppe di Putin: le uccisione di genieri e ufficiali sono le più apprezzata dalle forze russe, stando alle testimonianze raccolte dal Guardian.

Il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov ha inoltre aggiunto che «in questa fase, abbiamo un bisogno critico di più attrezzature per lo sminamento, dalle reti anti-mine ai siluri di Bangalore (congegni esplosivi utilizzati per creare varchi nei campi minati, ndr)». E ancora, secondo il politico «è di vitale importanza espandere e accelerare l'addestramento dei genieri. Dovrebbe essere veloce e sistematico. Gli sminatori sono necessari qui e ora. Il loro lavoro salva vite e garantisce l'avanzamento delle nostre truppe. La coalizione per lo sminamento si basa sul principio "addestrare ed equipaggiare". La sua efficiente attuazione avvicinerà la vittoria dell'Ucraina», ha concluso.

Pete Smith, responsabile del programma ucraino della ONG di sminamento Halo, nonché ex ufficiale dell'esercito britannico, ha affermato che il livello di contaminazione da mine non ha precedenti nella storia moderna: «Ci sono forti evidenze che le forze russe stiano "intrappolando" le mine e gli ordigni sul terreno per impedire ai genieri di eliminarli, e questo ovviamente lascia tutti problemi nelle mani di organizzazioni come la nostra». Secondo Smith, con 10 mila sminatori attivi, ci vorrebbe almeno un decennio per decontaminare l'Ucraina. Ad oggi il programma di Halo conta 900 persone, ma entro fine anno si prevede di avere 1.200 esperti qualificati in grado di eliminare le mine dall'Ucraina.

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