Francia

Con l’indebolimento dei jihadisti i grossi attentati sono cessati

La creazione della procura nazionale antiterrorismo e l’impiego dell’esercito hanno ridotto gli attacchi degli estremisti islamici ma nel Paese si contano ancora dei morti
© AP/Francois Mori
Osvaldo Migotto
09.09.2021 06:00

La minaccia terroristica in Francia non è mai cessata dopo gli attentati di matrice islamica del 2015 e del 2016, seguiti poi da una serie di attacchi minori contro civili e forze dell’ordine. Il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin è ben conscio dei rischi esistenti in tale ambito e per questo motivo ha aumentato il livello di vigilanza per tutta la durata del processo per gli attentati del 13 novembre 2015.

«Il rischio zero non esiste», ha dichiarato Darmanin, riferendosi alla possibilità di nuove azioni sconsiderate da parte di estremisti islamici o di persone squilibrate (come è accaduto in più di un’occasione negli ultimi anni). Dello stesso tenore le valutazioni di Pierre Conesa, già membro del Comitato di riflessione strategica del Ministero della Difesa, secondo il quale la minaccia terroristica persiste. Questo ex alto funzionario del ministero della Difesa cerca di pesare tale minaccia mettendo a confronto due indicatori: gli attentati commessi e quelli sventati.

Dall’inizio del quinquennio di Emmanuel Macron, il 14 maggio del 2017, 36 attentati sono stati sventati, mentre 14 sono stati portati a termine. Cifre che mettono in evidenza l’impegno delle forze di sicurezza nel contrastare la minaccia terroristica, ma che allo stesso tempo confermano che è impossibile neutralizzare tutti i possibili attacchi.

Il declino del gruppo terroristico Stato islamico, primo rivendicatore degli attentati compiuti in Francia, ha fatto sì che negli ultimi anni le azioni terroristiche portate a termine nel Paese transalpino abbiano mostrato un basso grado di pianificazione e risultati contenuti. Secondo François Molins, ex procuratore della Repubblica di Parigi «è chiaro che oggi lo Stato islamico non ha la capacità di inviare terroristi dall’estero per compiere grossi attentati in Francia in quanto l’ISIS non ha più i mezzi che avevano nel novembre 2015». Ma a contenere il fenomeno del terrorismo di matrice islamica in Francia hanno indubbiamente contribuito anche la creazione di una procura nazionale antiterrorismo due anni fa e il dispiegamento dell’esercito francese nell’operazione Sentinella.

Dagli attentati su vasta scala si è così giunti ad azioni isolate portate a termine da singoli terroristi o persone psichicamente instabili. Si pensi ad esempio agli attacchi a Carcassonne e a Trèbes nel 2018, all’attentato al mercato di Strasburgo nello stesso anno, all’accoltellamento dentro la basilica di Notre-Dame-de l’Assomption a Nizza o all’omicidio di un agente amministrativo a Rambouillet nel 2021. Attacchi condotti nella gran parte dei casi da un solo individuo, ma comunque mortali.

In questo articolo: