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Secondo quanto dichiarato nello Studio Ovale dal presidente USA, «siamo molto vicini a un cessate il fuoco» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:08
23:08
Israele blocca la visita del ministro di Riad in Cisgiordania
Israele ha deciso di impedire a una delegazione di ministri degli Esteri arabi, guidata dal capo della diplomazia saudita Faisal bin Farhan, di compiere domenica una visita storica in Cisgiordania. Lo scrive il Times of Israel citando un alto funzionario israeliano. Secondo quanto scrive Ynet, Israele ha informato Hussein al-Sheikh, vice del presidente dell'Anp Abu Mazen, che non consentirà alla delegazione dei ministri, tra cui Emirati, Egitto, Giordania, Qatar e Turchia, di entrare nei territori dell'Autorità Nazionale Palestinese e di incontrare Abu Mazen a Ramallah.
Secondo quanto appreso da Ynet, al-Sheikh «ha reagito con stupore» alla misura di Israele e ha affermato che si tratta di una «decisione estrema», minacciando di fare appello ai vari Paesi arabi affinché adottino misure per cambiare la decisione.
L'alto funzionario israeliano citato dal Times of Israel ha dichiarato che con la visita dei ministri arabi, l'Anp stava pianificando di ospitare un incontro volto a «promuovere la creazione di uno Stato palestinese». Israele «non coopererà con azioni volte a danneggiare sé stesso e la sua sicurezza», ha quindi affermato il funzionario israeliano.
22:14
22:14
Migliaia di yemeniti in piazza a sostegno dei palestinesi
Migliaia di yemeniti hanno nuovamente manifestato nella capitale Sanaa a sostegno dei palestinesi nella Striscia di Gaza. Lo riporta al Jazeera, precisando che durante la protesta sostenuta dagli Houthi, la folla ha esposto grandi bandiere palestinesi e ha intonato slogan contro «l'entità criminale», riferendosi a Israele.
In precedenza - ricorda l'emittente del Qatar -, gli stesso Houthi avevano lanciato un missile balistico verso Israele, poi intercettato dall'esercito israeliano.
21:58
21:58
Milei in Israele dal 10 al 12 giugno
Il presidente argentino Javier Milei sarà in Israele dal 10 al 12 giugno per una visita ufficiale - la seconda dall'inizio del suo mandato - che includerà anche un suo discorso alla Knesset, il Parlamento israeliano.
Lo ha annunciato oggi l'ambasciatore argentino a Tel Aviv, Axel Wahnish, precisando che in occasione della visita verrà annunciata anche l'inaugurazione di un volo diretto tra la capitale israeliana e Buenos Aires operato dalla compagnia di bandiera El Al.
In agenda anche un incontro con il premier Benyamin Netanyahu, con il quale verrà annunciato un memorandum di intesa su «libertà e democrazia per combattere il terrorismo e l'antisemitismo» e la consegna al capo di Stato argentino del Premio Genesis.
Il viaggio di Milei in Israele si inserisce in un tour che lo vedrà inizialmente a Roma il 6 e 7 giugno, con incontri con la premier Giorgia Meloni e il Papa Leone XIV, e poi anche a Nizza, su invito del presidente francese Emmanuel Macron, per partecipare alla Conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani.
20:43
20:43
Trump: «Sulla tregua a Gaza si saprà qualcosa oggi o forse domani»
«Siamo molto vicini» ad un cessate il fuoco a Gaza. Lo ha detto Donald Trump nello Studio Ovale precisando che si saprà «oggi o forse domani».
19:34
19:34
Trovati esplosivi nei sacchi dell'Unrwa in un tunnel distrutto
Un portavoce dell'Idf, ha annunciato che sono stati confiscato più di 800 ordigni esplosivi e altre armi che erano stati smaltiti all'interno di cortili ed edifici nella Striscia di Gaza, aggiungendo che decine di tunnel sono stati scoperti, esaminati e distrutti. Lo riportano i media israeliani.
In un edificio precedentemente utilizzato come scuola nel quartiere di Shajaiya, sono stati trovati esplosivi smaltiti all'interno di sacchi dell'Unrwa, l'agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente. Inoltre, è stato distrutto un tunnel sotterraneo in un edificio precedentemente utilizzato come scuola a Khan Yunis.
19:31
19:31
Hamas: «Almeno 45 persone uccise nei raid israeliani oggi a Gaza»
L'agenzia della Protezione civile Gaza, gestita da Hamas, ha reso noto che almeno 45 persone sono state uccise oggi negli attacchi israeliani, tra cui sette in un attacco che ha preso di mira un'abitazione di una famiglia a Jabalia, nel nord.
19:30
19:30
Barcellona rompe le relazioni e sospende il gemellaggio con Tel Aviv
Il Consiglio comunale di Barcellona ha votato oggi a favore della rottura delle relazioni istituzionali con l'attuale governo di Israele e della sospensione del gemellaggio con Tel Aviv, stabilito da un accordo di amicizia siglato il 24 settembre 1998.
La misura è stata approvata dopo l'accordo raggiunto dai gruppi municipali dei socialisti del Psc del sindaco Jaume Colboni e Barcelona en Comù, con i voti favorevoli della sinistra repubblicana di Erc. Contrari i gruppi del Partito Popolare e Vox, mentre Junts per Catalunya, il partito guidato da Carles Puigdemont, si è astenuto.
La disposizione resterà in vigore «fino a quando non sarà ristabilito il rispetto del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario e finché non sarà garantito il rispetto dei diritti fondamentali del popolo palestinese».
Il testo approvato include una serie di clausole contrattuali per impedire all'amministrazione comunale di collaborare con aziende pro-Israele. Raccomanda inoltre alla Fira di Barcellona di non ospitare «padiglioni di Israele» agli eventi fieristici e all'ente Porto di Barcellona di non consentire l'attracco a navi con armi destinate a Tel Aviv.
«Il livello di sofferenza e morte che Gaza ha vissuto nell'ultimo anno e mezzo, così come i ripetuti attacchi del governo israeliano nelle ultime settimane rendono qualsiasi relazione impraticabile» tra le due città, ha giustificato il sindaco socialista di Barcellona, Jaume Collboni, che nei giorni scorsi aveva definito l'offensiva di Israele «un genocidio». L'iniziativa condanna le migliaia di morti a Gaza, il blocco degli aiuti umanitari, l'espansione degli insediamenti in Cisgiordania e l'annessione dei territori palestinesi da parte di Israele.
19:02
19:02
Katz ad Hamas: «Accettate l'accordo Witkoff o vi annienteremo»
«Gli assassini di Hamas saranno costretti a scegliere: accettare i termini dell'accordo Witkoff sugli ostaggi oppure essere annientati». È l'avvertimento ad Hamas del ministro della Difesa israeliana Israel Katz su X.
«L'Idf continua la sua attività a Gaza colpendo e smantellando gli avamposti di Hamas, evacuando la popolazione da ogni zona di combattimento e attaccando l'area su una scala senza precedenti per proteggere i nostri soldati in preparazione dell'ingresso delle forze - precisa Katz -. Dopo aver sventato i terroristi e bonificato la zona raggiungeremo gli obiettivi della guerra: liberare gli ostaggi e sconfiggere Hamas».
18:33
18:33
Hamas: «Consultazioni con fazioni palestinesi sul piano Witkoff»
Hamas ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che si sta consultando con altre fazioni palestinesi in merito alla proposta di cessate il fuoco ricevuta dall'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, tramite i mediatori. Lo scrive il Times of Israel.
17:52
17:52
Berlino: «Possibile stop all'invio di armi a Israele»
Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha detto in un'intervista alla Sueddeutsche Zeitung che Berlino potrebbe decidere di non inviare ulteriori armi ad Israele.
«Israele riceve armi dalla Germania. È sempre stato così. Israele è esposto a gravi minacce alla sua sicurezza ed esistenza: anche dagli Houthi, da Hezbollah, dall'Iran. E deve essere in grado di difendersi, anche con sistemi d'arma tedeschi. Un'altra questione è se quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza sia compatibile con il diritto internazionale. Stiamo esaminando la questione e sulla base di questa valutazione, autorizzeremo nel caso ulteriori consegne di armi».
Per Wadephul le recenti attività israeliane per distribuire aiuti umanitari «sono solo una goccia nel mare. Si tratta di garantire i diritti umani fondamentali. I malati, i deboli e i bambini sono i primi a morire. Di conseguenza, abbiamo cambiato il nostro linguaggio e probabilmente cambieremo anche le nostre azioni politiche nella prossima fase».
12:35
12:35
«Gaza è il posto più affamato del mondo»
Un portavoce dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA) ha dichiarato oggi che «Gaza è il posto più affamato del mondo», dove «il 100% della popolazione è a rischio di fame».
«È l'unica area demarcata, un Paese o un territorio definito all'interno di un Paese, dove l'intera popolazione è a rischio di fame. Il 100% della popolazione è a rischio di fame», ha dichiarato Jens Laerke durante la consueta conferenza stampa delle Nazioni Unite a Ginevra.
11:19
11:19
«Almeno 20 persone ferite dall'esercito israeliano mentre raggiungevano gli hub degli aiuti»
Almeno 20 persone sono state colpite dal fuoco israeliano a Gaza mentre cercavano di raggiungere un punto di distribuzione di aiuti allestito dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf): lo hanno reso noto fonti mediche ad Al Jazeera.
Il sito di distribuzione si trova nella zona del Corridoio di Netzarim, a sud di Gaza City.
10:34
10:34
«Almeno 16 persone morte nel sud di Gaza»
Almeno 16 persone sono state uccise questa mattina in attacchi israeliani nel nord e nel sud di Gaza: lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa.
Tredici persone sono morte e altre sono rimaste ferite in bombardamenti e scontri a fuoco a Jabalia, a nord della Striscia, e a Khan Yunis e Rafah, a sud. Altri tre palestinesi sono rimasti uccisi in un bombardamento di due tende che ospitavano sfollati a ovest di Khan Yunis.
09:29
09:29
«Almeno sei morti in un attacco israeliano a Jabalia»
Sei palestinesi sono stati uccisi in un attacco israeliano che ha colpito un'abitazione nella zona di an-Nazla, a Jabalia, nel nord di Gaza. Lo riporta al Jazeera.
L'area di an-Nazla è attualmente sottoposta a ordine di evacuazione forzata da parte dell'esercito israeliano.
06:35
06:35
Il punto alle 6.00
Una proposta di cessate il fuoco con Israele presentata dall'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump è "ancora in discussione", ma nella sua forma attuale avrà come unico risultato "la continuazione di uccisioni e carestie" a Gaza, ha dichiarato un funzionario di Hamas, citato da Al Jazeera.
La proposta statunitense di una tregua a Gaza, per la quale Washington afferma di aver ricevuto il consenso di Israele, «non soddisfa le richieste del nostro popolo», ha dichiarato nella serata di ieri all'AFP Bassem Naim, uno dei leader in esilio di Hamas.
«La risposta» di Israele «significa, in sostanza, la perpetuazione dell'occupazione, la continuazione delle uccisioni e della carestia, anche durante il periodo di tregua temporaneo, e non risponde a nessuna delle richieste del nostro popolo, tra cui la cessazione della guerra e della carestia», ha affermato Naim, aggiungendo tuttavia che «la leadership del movimento sta ancora esaminando, con grande senso di responsabilità e patriottismo, la risposta a questa proposta».