Il caso

Da Copenhagen a Monaco, gli avvistamenti di droni in Europa continuano

Si allunga la lista delle segnalazioni di droni sugli aeroporti europei: la scorsa notte, «diversi droni di grandi dimensioni» hanno sorvolato quello di Monaco – Qualche ora dopo, sono stati rilevati anche sulla base militare di Elsenborn, in Belgio
©Bo Amstrup
Red. Online
03.10.2025 18:18

Gli avvistamenti di droni sopra aeroporti e infrastrutture critiche, in Europa, proseguono. E le tensioni, va da sé, aumentano. La scorsa notte, sono stati rilevati «diversi droni di grandi dimensioni» sull'aeroporto di Monaco. La scorsa settimana, sempre in Germania, i velivoli senza pilota erano stati avvistati sopra lo Schleswig-Holstein. In quell'occasione, i droni avevano sorvolato anche la centrale elettrica di Kiel. 

La procura di Flensburg, dopo gli episodi della settimana scorsa, ha avviato un'indagine contro ignoti. Ieri sera, a Monaco, dopo gli avvistamenti, le operazioni di volo sono state prima limitate e poi sospese del tutto, fino alle 5:50 di questa mattina. Sono 17 i voli che non sono riusciti a decollare, 15 quelli dirottati verso Stoccarda, Norimberga, Vienna e Francoforte, quasi 3.000 i passeggeri interessati dallo stop del traffico aereo. 

Il primo avvistamento di ieri, secondo le ultime rivelazioni pubblicate sulla Bild, si è verificato alle 19:30. Prima dell'aeroporto, i droni sono stati avvistati mentre mentre sorvolavano un centro di innovazione della Bundeswehr, l'esercito tedesco. Un luogo in cui si sviluppano droni della prossima generazione. Un'ora più tardi, intorno alle 20:30, diverse persone hanno quindi notato alcuni droni sull'aeroporto di Monaco. Anche in questo caso, nonostante l'intervento degli elicotteri della polizia, non è stato possibile raccogliere informazioni sul tipo e sul numero di velivoli. Tantomeno sulla loro origine. 

Secondo quanto si legge sulla Bild, quelli avvistati ieri sera erano «diversi droni di grandi dimensioni». Probabilmente «cinque o sei droni alari con un diametro di circa un metro». Uno, in particolare, avrebbe avuto «un'ampia apertura alare». L'ultima segnalazione risale alle 23:30, secondo il tabloid. 

Avvistamenti in Belgio

Gli avvistamenti delle ultime ore, però, non riguardano solo la Germania. Come reso noto nel corso della mattinata, circa altri quindici droni sono stati rilevati, questa notte, sopra l'area militare di Elsenborn, nel Belgio orientale. Il ministero della Difesa ha confermato di star indagando sull'incidente: in un primo momento, il comune di Elsenborn aveva riferito che un drone era stato utilizzato nel suo territorio per la ricerca di un cavallo randagio. Una spiegazione che, tuttavia, è stata respinta dal ministero della Difesa, che ha spiegato che gli avvistamenti misteriosi si sono verificati tra l'1 e le 2 del mattino. 

I precedenti

Sebbene siano state avanzate diverse teorie e ipotesi – tra cui anche un potenziale coinvolgimento di Mosca – al momento, non si conosce la provenienza dei droni che, da due settimane a questa parte, hanno sorvolato alcuni aeroporti e basi militari europee. Alcuni esperti hanno ipotizzato un legame con il vertice della Comunità Politica Europea di ieri a Copenhagen. Ma i dubbi – e le tensioni – restano. 

Copenhagen e Oslo

Tutto è cominciato lunedì 22 settembre, quando i primi droni sono stati rilevati sull'aeroporto di Copenhagen. L'avvistamento ha paralizzato totalmente il traffico aereo per diverse ore, fino al mattino. Quella stessa sera, sono stati avvistati droni anche sull'aeroporto di Oslo, in Norvegia. Due persone, entrambe di Singapore, sono state arrestate in seguito agli avvistamenti nei cieli norvegesi.

La provenienza dei droni, tuttavia, è ancora oggi ignota. Secondo quanto dichiarato dalle autorità danesi il giorno dopo gli avvistamenti, a pilotarli era «un operatore esperto»

Aalborg, Esbjerg, Sønderborg e Skrydstrup

Solo due sere dopo i primi avvistamenti, altri droni sono stati rilevati prima sullo scalo danese di Aalborg, poi anche su quelli di Esbjerg, Sønderborg e Skrydstrup. La polizia, la mattina dopo, aveva dichiarato che i droni avevano seguito uno schema simile a quello visto la prima sera a Copenhagen. 

Anche in quel caso, tuttavia, non è stato possibile chiarire di che tipo di drone si trattasse – nemmeno se fossero gli stessi avvistati nei giorni precedenti – e da dove provenissero. Ciò che le autorità hanno precisato, è che si trattava, ancora una volta di un attacco ibrido «eseguito da un professionista»

La sera successiva, 25 settembre, l'aeroporto di Aalborg è stato nuovamente chiuso per qualche ora, in seguito a nuovi avvistamenti. 

Karup/Midtjylland

Nel fine settimana, si è verificato un ulteriore avvistamento, nuovamente in Danimarca. Venerdì 26 settembre, alcuni droni hanno sorvolato o diversi siti militari danesi, tra cui la base di Karup. La più grande del Paese, che ospita tutti gli elicotteri delle forze armate, la sorveglianza dello spazio aereo, la scuola di volo e le funzioni di supporto. 

Il giorno dopo, sabato, altri droni sono stati avvistati sulla base principale dei caccia F-35 norvegesi, nonché base chiave della NATO. Quello stesso giorno, era giunta la segnalazione di un drone anche sulla pista dell'aeroporto di Schiphol ad Amsterdam, ma secondo le indagini della Royal Netherlands Marechaussee, a pilotarlo sarebbe stato, presumibilmente, «un dilettante». 

Nella notte del 28 settembre, sono stati segnalati ulteriori avvistamenti nelle vicinanze di siti militari danesi. Nel corso della settimana, poi, si sono verificati gli avvistamenti nei cieli tedeschi, fino all'ultimo, sopra l'aeroporto di Monaco, delle scorse ore. 

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