Guerra e marchi

Dal rapper «amico di Putin» il clone russo di Starbucks: ecco Stars Coffee

In Russia continua il "rebranding" dei grandi brand statunitensi che hanno abbandonato il Paese: dopo McDonald's, è il turno del gigante del caffè — Il simbolo? Quasi identico, ma attenzione alla stella "sovietica"
Giacomo Butti
20.08.2022 13:45

A Mosca è tempo di rebranding. A inizio giugno la capitale russa si era lasciata alle spalle l'abbandono di McDonald's (dovuto, ovviamente, all'invasione dell'Ucraina) grazie all'apertura di una nuova catena local di ristoranti dedicati all'hamburger, «Vkousno i totchka» («Delizioso e basta»). Questa aveva in sostanza rilevato l'attività del colosso statunitense, assumendo anche un simbolo che ne richiamasse, alla lontana, l'iconica M. E giovedì, la notizia: anche Starbucks avrà un alter ego russo. Un ristoratore e un rapper, riporta Reuters, si sono infatti coalizzati per riaprire le caffetterie precedentemente di proprietà di Starbucks Corp. Il nuovo nome della catena? Nulla di troppo originale: «Stars Coffee». Così come tutt'altro che rivoluzionario è anche il suo simbolo: una donna dai tratti stilizzati pressoché identici a quelli della sirena di Starbucks. Ma qualcosa di diverso c'è. Nessuna coda squamosa a fare da contorno. E nessuna corona con la stella. Ma in testa alla ragazza un "kokoshnik", il tradizionale copricapo russo, al centro del quale la stella a cinque punte non è stata dimenticata. E, forse inevitabilmente, la mente corre alle uniformi sovietiche, sempre provviste (dal cappello militare al colbacco) della classica stella rossa simbolo del comunismo.

© web/Twitter
© web/Twitter

In Russia la necessità di rebranding si fa sempre più pressante. Benché la presenza di questo marchio in territorio della Federazione abbia radici meno profonde di quelle di McDonald's (32 anni contro 15), proprio come il gigante dell'hamburger anche Starbucks è entrato nell'immaginario collettivo della popolazione. E la gente non ne può più fare a meno. Voglio un caffè d'asporto, dove lo prendo? Non più da Starbucks. Ed ecco quindi spuntare il clone che strizza l'occhio al passato di Mosca.

«Putin è il mio migliore amico»

A rendere la vicenda ancora più interessante è, come già evidenziato, il fatto che al centro del progetto vi sia un duo improbabile: un ristoratore da una parte, un rapper dall'altra. E non un rapper qualsiasi, ma uno dei più famosi in Russia: Timati. Nato a Mosca nel 1983, Timur Il'darovič Junusov (in arte "Timati") è in realtà da tempo attivo nel settore della ristorazione. Nel 2016 ha infatti co-fondato una catena, Black Star Burger, che si è nel tempo espansa arrivando a colonizzare, udite udite, anche gli Stati Uniti. Professatosi "amico e fratello" del leader ceceno Ramzan Kadyrov, nel 2017 Timati aveva condiviso un post su Instagram che lo ritraeva in posa sul jet privato del "macellaio di Groznkyj". Salvo poi rimuoverlo quando l'immagine aveva attirato l'attenzione degli attivisti anticorruzione. Ma non è l'amicizia con Kadyrov a fare l'orgoglio del rapper. Noto per il suo sostegno al Cremlino, Timati era già stato ritratto, nel 2012, in una foto con Putin: un'amicizia che il rapper ha poi voluto mettere in evidenza con il brano pubblicato tre anni più tardi, intitolato "Il mio migliore amico è Vladimir Putin". Non solo: nel 2019, Timati aveva raggiunto il record di "dislike" (pollice verso) su YouTube a causa di un altro pezzo contenente lodi al sindaco di Mosca insediato dal Cremlino, Sergei Sobyanin, e critiche alle proteste che avevano scosso la capitale dopo l'esclusione dei candidati dell'opposizione dalle elezioni comunali.

Putin e Timati nel 2012. © EPA/ALEXEY DRUGINYN (Keystone)
Putin e Timati nel 2012. © EPA/ALEXEY DRUGINYN (Keystone)

Prodotti local

Ma torniamo allo Stars Coffee. Insieme al nuovo socio, il ristoratore Anton Pinsky, Timati ha presentato giovedì il nuovo marchio e i prodotti associati. Nell'affollata piazza al centro di Mosca, i due hanno incontrato la stampa. Timati, riporta Reuters, ha dichiarato che, dopo il divieto di utilizzare il logo di Starbucks, il duo ha cercato di dare un senso di «continuità» alla nuova catena, puntando sulla forma circolare e immagine femminile già simbolo del noto marchio statunitense. Ma il socio ha evidenziato: «Le percezioni delle persone possono essere diverse, ma se si fa un confronto, a parte il cerchio, non si trova nulla in comune». Se lo dice lui...

Poiché Starbucks disponeva di risorse e basi produttive proprie, il rapper ha poi fatto sapere che la nuova catena ha dovuto trovare nuovi fornitori. «Stars Coffee importa il caffè dall'America Latina e dall'Africa», ha affermato Pinsky, «mentre i fornitori di altri articoli hanno sede in Russia». Già, perché secondo quanto riferito in un comunicato dalla nuova catena, gli sciroppi utilizzatissimi per i prodotti freddi della caffetteria, ad esempio, saranno «prodotti localmente, mentre il menu di piatti e dessert sarà completamente ridisegnato da nuovi chef per offrire una qualità migliore che mai».

Ma quanto saranno buoni, davvero, questi caffè? Intervistati dall'AFP, i primi avventori hanno dichiarato che il gusto dei prodotti di Stars Coffee è «identico» a quelli di Starbucks. Pressoché indistinguibili sembrano essere pure gli interni dei locali. E, immaginiamo, probabilmente anche le facce di chi vi lavora. Secondo quanto riportato dai due proprietari, circa l'80% dei circa 2 mila dipendenti che lavoravano per il marchio statunitense hanno accettato di lavorare per il suo clone russo.

Riuscirà, sul lungo periodo, la ragazza col kokoshnik a reggere il confronto con la sirena incoronata?

Il rapper Timati all'inaugurazione della sua nuova catena, Stars Coffee. © AP/Dmitry Serebryakov (Keystone)
Il rapper Timati all'inaugurazione della sua nuova catena, Stars Coffee. © AP/Dmitry Serebryakov (Keystone)
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