Il caso

Discussione fra Trump e Netanyahu sulla fame a Gaza: «Il presidente USA ha alzato la voce»

Donald Trump avrebbe avuto un acceso confronto con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla carestia provocata da Tel Aviv nella Striscia di Gaza, secondo quanto riferito da NBC News
©Kevin Lamarque
Red. Online
08.08.2025 21:00

Donald Trump avrebbe avuto un acceso confronto con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla carestia provocata da Tel Aviv nella Striscia di Gaza. Secondo quanto riportato dal Time of Israel, che cita un'esclusiva di NBC News, funzionari statunitensi avrebbero riferito di una «infuocata conversazione telefonica» andata in scena lo scorso 28 luglio.

Le premesse

Il colloquio sarebbe stato richiesto dallo stesso Netanyahu poche ore dopo le dichiarazioni pubbliche di Trump, che aveva contestato la tesi israeliana secondo cui nella Striscia non vi sarebbe fame diffusa. Il 27 luglio, in occasione di un evento a Gerusalemme, il leader israeliano aveva dichiarato: «Non c'è una politica di fame a Gaza. E non c'è fame a Gaza». Affermazioni, queste, contestate il giorno dopo da Trump, che nel corso di un viaggio in Scozia - interrogato sul tema - aveva contraddetto l'alleato: «[I palestinesi] sembrano molto affamati. Lì c'è fame vera, non si può fingere».

La chiamata

L'uscita avrebbe spinto Netanyahu, appunto, a chiedere un colloquio. Durante la telefonata, il premier ha detto a Trump che le notizie sulla fame a Gaza erano state "inventate" da Hamas e che la fame non era diffusa nell'enclave. Secondo NBC, tuttavia, questa presentazione dei fatti avrebbe fatto infuriare Trump, che si sarebbe messo a urlare spiegando come - tramite i suoi assistenti - aveva avuto prove che i bambini di Gaza stavano morendo di fame. Prove che non voleva sentire liquidare come «fake news».

Il rapporto descrive la conversazione come "una conversazione diretta, per lo più a senso unico, sullo stato degli aiuti umanitari", in cui a parlare è stato soprattutto Trump. Lo stesso funzionario ha aggiunto che Washington "sente le responsabilità della situazione disastrosa", in particolare per i legami con la GHF, la fondazione sostenuta da Tel Aviv e Washington per la creazione di nuovi hub umanitari, nei pressi dei quali sono tuttavia avvenuti, giornalmente, massacri ai danni dei palestinesi.

Commenti

Funzionari della Casa Bianca hanno rifiutato di commentare la notizia della telefonata. L'ufficio di Netanyahu, tuttavia, l'ha liquidata come fake news. «L'affermazione secondo cui ci sarebbe state "grida" tra il Primo Ministro Netanyahu e il Presidente Trump è una vera e propria fake news», ha scritto l'Ufficio del primo ministro in una breve dichiarazione pubblicata dal Time of Israel.