Donald Trump, quindi, concederà i Tomahawk all'Ucraina?

E così, Donald Trump e Volodymyr Zelensky, oggi, si sono parlati. Ne ha dato notizia, su Telegram, lo stesso presidente ucraino. Secondo Axios, che cita fonti a conoscenza del contenuto della conversazione, i due hanno discusso la possibilità che l'Ucraina ottenga i missili a lungo raggio Tomahawk.
L'indiscrezione, evidentemente, è di quelle pesanti. I Tomahawk, infatti, darebbero a Kiev la possibilità di colpire in profondità all'interno del territorio russo. Volendo, anche Mosca. Di più, l'Ucraina ritiene che, con questi missili a disposizione, potrebbe forzare Vladimir Putin e il Cremlino a sedersi al tavolo per negoziare la fine della guerra, in corso oramai da oltre tre anni su larga scala.
La telefonata, secondo le fonti consultate da Axios, sarebbe durata una mezz'ora. Zelensky, in una sua presa di posizione, ha parlato di una chiacchierata «molto positiva e produttiva». Non solo, il leader di Kiev si è congratulato con il suo omologo per il raggiungimento di un'intesa su Gaza. «E se si riesce a fermare la guerra in quella regione – ha aggiunto – sicuramente altre guerre possono essere fermate, compresa questa guerra russa»
Di nuovo il presidente ucraino: «Ho informato Trump degli attacchi russi alla nostra energia. Grato per la disponibilità a sostenerci. Abbiamo discusso le possibilità di rafforzare la nostra difesa aerea e gli accordi al riguardo. Ci sono buone opzioni, idee forti su come rafforzarci realmente. È necessaria la disponibilità dei russi a partecipare a una vera diplomazia. Grazie alla forza questo può essere garantito. Grazie, signor presidente».
Lunedì, Trump ha detto di aver preso «una sorta di decisione» circa l'eventualità di vendere missili a lungo raggio Tomahawk ai Paesi NATO allo scopo, parola del presidente, che vengano poi girati all'Ucraina. Prima, tuttavia, il presidente USA ha spiegato di voler capire quale uso intende fare Kiev dei Tomahawk. Zelensky, dal canto suo, aveva già insistito per avere questi missili lo scorso settembre, in occasione di un bilaterale con Trump a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. All'epoca, aveva spiegato ad Axios che sarebbe bastato far sapere ai russi di possedere dei Tomahawk per spingerli a negoziare.
I Tomahawk, dicevamo, possono colpire molto più lontano rispetto ai missili che l'Ucraina ha sin qui ricevuto. Rispetto ai droni utilizzati da Kiev, poi, possono arrecare più danni a strutture come depositi di armi. Il presidente russo Vladimir Putin, proprio in virtù delle qualità di questi missili, ha già avvertito che se l'Ucraina dovesse ricevere i Tomahawk saremmo di fronte a «una nuova fase dell'escalation».
Una delegazione ucraina, guidata da Andriy Yermak e dal primo ministro Yulia Svyrydenko, è attesa la prossima settimana a Washington per discutere di cooperazione con l'America e di sanzioni nei confronti di Mosca.