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Kiev avrebbe lanciato i suoi velivoli senza pilota su Belgorod, Voronezh, Rostov, Bryansk, Kursk, Lipetsk, Tambov, Smolensk e Nizhny Novgorod - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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19:40
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Putin arrivato in Tagikistan per una visita di tre giorni
Il presidente russo Vladimir Putin è arrivato questa sera a Dushanbe per una visita di Stato di tre giorni in Tagikistan. Il leader del Cremlino è stato accolto sulla pista dell'aeroporto dal presidente tagiko Emomali Rahmon e ha poi partecipato ad una cerimonia ufficiale sulla Piazza Dusti, nel centro della capitale.
A Dushanbe Putin parteciperà ad un vertice Russia-Asia Centrale e a una riunione dei capi di Stato dei Paesi della Comunità degli Stati Indipendenti, che riunisce 9 delle 15 ex repubbliche sovietiche. Il suo portavoce Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Tass, ha detto che Putin avrà un incontro con Ilham Aliyev, presidente dell'Azerbaigian, dopo un raffreddamento avvenuto negli ultimi mesi nei rapporti tra i due Paesi.
18:22
18:22
Kiev: «Aviazione civile russa sull’orlo del collasso entro il 2030»
Le sanzioni internazionali contro Mosca stanno riducendo al collasso le compagnie aeree russe, che entro il 2030 rischiano di perdere centinaia di velivoli. Lo scrive Rbc-Ukraine, che cita un'analisi del servizi di intelligence estero dell'Ucraina. L'aviazione civile russa, infatti, è esclusa dall'importazione di nuovi aeromobili, di pezzi di ricambio e di servizi di manutenzione a causa delle sanzioni internazionali.
Secondo i dati dell'intelligence, 109 aeromobili di fabbricazione straniera e altri 230 velivoli di epoca sovietica di età compresa tra 40 e 60 anni saranno ritirati dal servizio. Si prevede inoltre che oltre 200 elicotteri, la maggior parte dei quali di fabbricazione russa, saranno dismessi.
Attualmente, scrive Rbc, le compagnie aeree russe gestiscono 1135 aeromobili, di cui solo 1088 volano ancora. Il resto è già stato smantellato per recuperare pezzi di ricambio. Se la tendenza attuale continua, la Russia potrebbe perdere quasi la metà della sua flotta di aviazione civile entro cinque anni. Per i vecchi aerei sovietici, secondo l'intelligence di Kiev, l'autorità aeronautica russa sta semplicemente estendendo la loro vita utile fino a 60 anni senza valutarne adeguatamente le condizioni tecniche. Lo stesso approccio è stato applicato per estendere la durata di vita dei motori SaM-146 utilizzati nei Superjet.
Il rapporto dell'intelligence rileva che i piani della Russia di incrementare la produzione nazionale di aeromobili sono falliti. Tra il 2022 e il 2025, i produttori russi hanno consegnato solo 13 nuovi velivoli invece dei 120 previsti. Nel 2025, dei 15 velivoli previsti per la consegna, solo uno è stato effettivamente consegnato dalle fabbriche. Per compensare la carenza, Mosca ha cercato di noleggiare aerei all'estero. Dopo i rifiuti di Kazakistan, Qatar, Kuwait ed Etiopia, le compagnie aeree russe hanno iniziato a utilizzare le riserve interne. La compagnia cargo Volga-Dnepr ha trasferito otto aerei Boeing ad Aeroflot, che saranno smantellati per ricavarne pezzi di ricambio e mantenere operativo il resto della flotta. Dunque, "l'aviazione russa è sull'orlo del collasso".
Nella sua ultima risoluzione - scrive Rbc -, l'Organizzazione Internazionale per l'Aviazione Civile (Icao) ha accusato la Russia di destabilizzare la navigazione aerea globale attraverso interferenze sistematiche del Gps e l'ha esortata a porre fine alle violazioni del diritto aeronautico internazionale.
17:31
17:31
Il probabile futuro premier ceco: «Nessun fondo statale per le armi all’Ucraina»
Il leader del movimento Ano e probabile futuro premier Andrej Babis ha dichiarato oggi, dopo la riunione del gruppo parlamentare, di essere contrario ad inviare all'Ucraina fondi dal bilancio statale per l'acquisto di armi con cui difendersi dall'aggressione russa. «Dal nostro bilancio non daremo all'Ucraina nemmeno un centesimo. Non abbiamo soldi per la Repubblica Ceca. Abbiamo aiutato l'Ucraina direttamente e ora l'aiuto arriverà attraverso l'Unione Europea», ha detto Babis.
Secondo i dati del Ministero della Difesa, alla fine del 2024 la Repubblica Ceca ha donato all'Ucraina materiale militare per un valore di 7,3 miliardi di corone (circa 272 milioni di franchi) provenienti dai propri arsenali.
Rispondendo a una domanda sul futuro dell'iniziativa che garantisce all'Ucraina munizioni di artiglieria, il probabile futuro premier ha ribadito di «non avere alcun problema» se le aziende produttrici di armi nazionali esportano parte della loro produzione in Ucraina.
16:45
16:45
Bilancio delle ultime 24 ore in Ucraina: abbattuti 154 droni, ma colpite centrali e città
Almeno cinque civili sono stati uccisi e altri 37 feriti in attacchi russi in tutta l'Ucraina nelle ultime 24 ore, durante le quali le forze di difesa ucraine hanno abbattuto 154 droni - fra Shahed e 'droni-esca' - su un totale di almeno 183 lanciati, 22 dei quali sono andati a segno, colpendo 11 località. Lo scrivono l'aeronautica di Kiev, il ministero dell'Energia e varie oblast ucraine, citati da Ukrinform.
Gli attacchi, si legge, «hanno preso di mira diverse regioni, evidenziando la strategia russa di colpire aree e infrastrutture civili per fare pressione sull'Ucraina».
Nella regione di Kherson, gli attacchi russi hanno ucciso 3 persone e ne hanno ferite altre 15, ha dichiarato il governatore dell'oblast, Oleksandr Prokudin; in quella di Donetsk, nel Donbass, sono morte 2 persone nel villaggio di Vodianske, dove si registrano anche 10 feriti, ha riferito il governatore, Vadym Filashkin. Colpite anche le regioni di Dnipropetrovsk, Chernihiv, Kharkiv, e Sumy, nelle quali ci sono stati dei feriti.
Nel comunicato si ricorda che sono state colpite una centrale termoelettrica di proprietà di Dtek, la più grande azienda energetica privata ucraina, e altri impianti energetici nelle oblast di Chernihiv e Dnipropetrovsk, ha riferito il ministero dell'Energia, che ha esortato i cittadini a utilizzare l'elettricità in modo responsabile per alleviare la pressione sulla rete elettrica. Dtek, che gestisce centrali elettriche in tutta l'Ucraina, ha ripetutamente avvertito che i continui attacchi russi alle infrastrutture energetiche rappresentano una minaccia per la rete elettrica del Paese in vista dell'inverno.
16:08
16:08
Zelensky: «A Pokrovsk i russi assaltano a tutti i costi, oltre 100 perdite al giorno»
Le truppe russe hanno ricevuto l'ordine di assaltare a tutti i costi le posizioni ucraine nella zona di Pokrovsk, nel Donetsk, Donbass, con un conseguente significativo aumento delle perdite: i soli soldati del Servizio di sicurezza (Ssu) uccidono più di 100 soldati russi ogni giorno. Lo ha scritto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, commentando su Telegram un rapporto presentatogli dal capo dei Ssu, Vasyl Maliuk, citato da Ukrinform e da altri media ucraini.
«Vorrei esprimere un riconoscimento particolare ai soldati del Centro Operazioni Speciali A dei Servizi di Sicurezza dell'Ucraina, che stanno conducendo operazioni attive nel settore di Pokrovsk. Abbiamo notato che alle truppe russe è stato ordinato di assaltare le nostre posizioni, costi quel che costi. Di conseguenza, le perdite russe sono aumentate notevolmente. I soli soldati dei Ssu nel solo settore di Pokrovsk stanno ora eliminando più di 100 occupanti al giorno, senza tenere conto dei risultati ottenuti da altre componenti delle nostre Forze di Difesa e Sicurezza. Complessivamente, nell'ultimo mese, i soldati del Centro Operazioni Speciali A dei Servizi di Sicurezza dell'Ucraina hanno neutralizzato 3028 occupanti. E ogni caso è stato debitamente verificato», ha scritto Zelensky, osservando che l'Ssu «continua a lavorare per distruggere le reti di intelligence russe» e ringraziando le forze armate del suo Paese.
«Vasyl Maliuk ha riferito sui risultati dei nostri attacchi a lungo raggio condotti dalle forze dei Servizi di Sicurezza. È importante che i missili a lungo raggio dei droni ucraini stiano dimostrando una crescente efficacia. Stiamo anche ottenendo risultati significativi nella distruzione dei sistemi di difesa aerea russi», ha osservato.
14:57
14:57
«Passi avanti sul divieto di importare gas russo in Europa»
Al Comitato dei rappresentanti permanenti presso l'Unione europea si è registrato, a quanto si apprende, un «ampio sostegno» al testo di compromesso sulle norme del RePowerEU per vietare le importazioni di gas russo nell'UE in vista del Consiglio dei ministri dell'energia del 20 ottobre.
Il testo verrebbe giudicato come «ben equilibrato» e costituirebbe una buona base per l'orientamento generale con un'applicazione «chiara, forte e mirata» al fine di garantire che il gas russo non entri nell'Ue senza creare oneri amministrativi «eccessivi».
Alcuni Stati membri, tuttavia, hanno espresso la necessità di lavorare ulteriormente sul meccanismo di pre-autorizzazione mentre la maggioranza ha sottolineato che i meccanismi di applicazione non dovrebbero essere indeboliti.
In merito alle osservazioni di alcuni Stati membri sul rapporto con le sanzioni, il servizio giuridico del Consiglio ha chiarito che il testo è «giuridicamente solido» e che i due strumenti possono «coesistere».
11:51
11:51
«Lo slancio per una soluzione del conflitto in Ucraina si è in gran parte esaurito»
Lo «slancio» per una soluzione del conflitto in Ucraina che si era creato con l'incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello americano Donald Trump in Alaska «si è in gran parte esaurito» a causa «di attività distruttive, prima di tutto da parte degli europei». Lo ha detto il vice ministro degli esteri russo Serghei Ryabkov, citato dall'agenzie russe.
Ryabkov ha anche sottolineato che Mosca chiede agli USA un atteggiamento «ragionevole e responsabile» sull'eventuale invio di missili Tomahawk all'Ucraina, sottolineando che esso significherebbe un cambiamento qualitativo della situazione.
Gli Stati Uniti, ha aggiunto, devono astenersi da iniziative strategiche che la Russia potrebbe considerare come tentativi di influenzare le sue capacità di deterrenza nucleare.
«L'uso ipotetico di tali sistemi d'arma - ha sottolineato Ryabkov - è possibile solo con il coinvolgimento diretto di personale americano. Spero che coloro che spingono Washington a una tale decisione comprendano la profondità e la gravità delle conseguenze». «Da parte nostra - ha aggiunto il vice ministro - facciamo appello all'amministrazione americana perché affronti questa situazione con sobrietà e responsabilità».
09:49
09:49
«La violazione degli spazi aerei? Una campagna deliberata e mirata contro l'Europa»
«Questa è una campagna deliberata e mirata contro l'Europa. E l'Europa deve reagire. Dobbiamo indagare su ogni incidente. E non dobbiamo esitare ad attribuire le responsabilità. Perché ogni centimetro quadrato del nostro territorio deve essere protetto». Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel corso del dibattito al Parlamento europeo sulla risposta unitaria alle recenti violazioni russe dello spazio aereo e delle infrastrutture critiche degli Stati membri dell'UE.
«Non commettiamo errori: ciò rientra in un preoccupante schema di crescenti minacce», ha aggiunto la von der Leyen. «Questi incidenti sono calcolati per restare nell'ombra della negabilità. Non si tratta di molestie casuali. È una campagna coerente e in continua escalation per destabilizzare i nostri cittadini, mettere alla prova la nostra determinazione, dividere la nostra Unione e indebolire il nostro sostegno all'Ucraina. Ed è ora di chiamarla con il suo nome. Questa è guerra ibrida».
«La Russia vuole seminare discordia. Stiamo rispondendo con unità. Sono stati i piloti italiani della NATO a scortare i jet russi dai cieli estoni. Questa è solidarietà in azione», ha ancora detto la presidente della Commissione europea.
«Ma non dobbiamo solo reagire, dobbiamo dissuadere. Se esitiamo ad agire, la zona grigia non farà che espandersi. La missione dell'UE è preservare la pace. E oggi ciò significa - ha sottolineato - avere la capacità di dissuadere aggressioni e provocazioni. Dobbiamo dotarci urgentemente di una capacità strategica di risposta».
«Stiamo assistendo al più grande aumento della spesa per la difesa nella storia della nostra Unione. L'agenda Readiness 2030 mobiliterà fino a 800 miliardi di euro per la difesa, anche attraverso nuovi strumenti come il SAFE (strumento di azione per la sicurezza dell'Europa, ndr). Ora abbiamo bisogno di un piano paneuropeo preciso, strettamente coordinato con la NATO, su come procedere», ha proseguito la von der Leyen.
«Questo è il fulcro del documento di definizione che ho presentato ai leader a Copenaghen la scorsa settimana. E presto presenteremo la nostra 'Preserving Peace - Readiness Roadmap 2030'. Questa non solo definirà obiettivi comuni, ma anche traguardi concreti per il 2030».
«Il Muro dei droni è la nostra risposta alla realtà della guerra moderna. Pensate a cosa è successo in Polonia. Abbiamo dovuto schierare sistemi molto costosi, jet da combattimento di ultima generazione, per abbattere armi relativamente economiche e prodotte in serie. Questo non è sostenibile», ha ancora affermatola presidente della Commissione.
«Abbiamo bisogno di un sistema che sia accessibile e adatto allo scopo. Per una rapida individuazione, una rapida intercettazione e, quando necessario, una rapida neutralizzazione. In questo abbiamo molto da imparare dall'Ucraina. Sia in termini di capacità, ma soprattutto per il loro ecosistema di rapida innovazione. E l'Ucraina è pronta a sostenere i nostri sforzi. Il Muro dei droni contribuirà anche alla sorveglianza del fianco orientale. Questa monitorerà e proteggerà i cieli, i mari e il suolo dei nostri membri orientali.»
«Ma non si tratta solo del nostro confine orientale - ha evidenziato -. Abbiamo bisogno di un approccio a 360 gradi. Questo sistema anti-droni sarà uno scudo per l'intera Unione, compreso il nostro fianco meridionale. E dovrebbe essere progettato per affrontare un ampio spettro di sfide. Dalla risposta alle catastrofi naturali alla lotta alla criminalità organizzata internazionale».
Ma «la protezione delle nostre persone, dei nostri cieli e delle nostre infrastrutture richiede più dei droni. E questo mi porta al mio secondo punto: le capacità critiche. Abbiamo già individuato nove capacità critiche, dalla difesa aerea alla guerra informatica ed elettronica. Per ciascuna di queste, formeremo »Coalizioni di capacità collettive«, gruppi di Stati membri impegnati a raggiungere risultati comuni», ha spiegato la von der Leyen nel corso del dibattito.
«Abbiamo già visto questo modello guidato da nazioni dare risultati. Pensate alle iniziative guidate da Repubblica Ceca e Danimarca per fornire armi e munizioni all'Ucraina. Una nazione ha preso l'iniziativa. Altre si sono unite, per effettuare ordini più consistenti. L'industria si è espansa e i prezzi sono scesi. Ora - ha aggiunto - estenderemo questo approccio a tutti i settori. Questa è la strada da seguire. È veloce. È efficiente. Ed è made in Europe».
«Abbiamo già brillanti start-up nel settore della difesa. Ma abbiamo bisogno di ponti più solidi tra loro e i grandi operatori del settore. Quindi, lanceremo nuove 'alleanze tecnologiche', collegando gli innovatori con gli utenti della difesa. In questo modo, le idee passano rapidamente dal prototipo al campo di battaglia, e in prima linea nell'innovazione tecnologica dove osserviamo le maggiori ricadute sull'economia in generale», ha detto la presidente della Commissione. «Possiamo quindi creare una base industriale per la difesa che sostenga la nostra sicurezza, ma che sia anche motore della nostra prosperità», ha concluso.
09:26
09:26
«Attacco missilistico ucraino su Belgorod, tre morti»
Un attacco missilistico ucraino sulla regione russa di Belgorod, al confine con l'Ucraina, ha ucciso tre persone e ne ha ferito una, secondo quanto riferisce il governatore Vyacheslav Gladkov, citato dalla Tass.
2Il villaggio di Maslova Pristan, nel distretto di Shebekinsky, è stato colpito da un attacco missilistico - scrive Gladkov sul suo canale Telegram -. Secondo le notizie preliminari, tre persone sono state uccise e una ferita«.
Il governatore aggiunge che è stato parzialmente distrutto un edificio che ospita »un servizio sociale«. Le squadre del ministero delle emergenze e delle forze di autodifesa stanno rimuovendo le macerie, sotto le quali potrebbero esservi ancora persone intrappolate.
Intanto il Ministero della difesa russo - riferisce sempre la Tass - afferma che le difese aeree hanno intercettato e abbattuto stanotte almeno 35 droni ucraini sulle regioni di Belgorod, Voronezh, Rostov, Bryansk, Kursk, Lipetsk, Tambov, Smolensk e Nizhny Novgorod.
06:47
06:47
Il punto alle 6
Il Ministero della Difesa russo afferma che le difese aeree hanno intercettato e abbattuto stanotte almeno 35 droni ucraini sulle regioni di Belgorod, Voronezh, Rostov, Bryansk, Kursk, Lipetsk, Tambov, Smolensk e Nizhny Novgorod. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Tass.