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Zelensky nel giorno dell'Indipendenza: «L'Ucraina ha bisogno di una pace giusta»

Su X, il leader ucraino ha condiviso un messaggio di Donald Trump: «È giunto il momento di un accordo che ponga fine alla carneficina e salvaguardi la sovranità e la dignità dell'Ucraina» - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Zelensky nel giorno dell'Indipendenza: «L'Ucraina ha bisogno di una pace giusta»
Red. Online
24.08.2025 07:48
19:20
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Mosca, esplosione in uno storico negozio di giocattoli in piazza Lubyanka

Attimi di paura a Mosca quando un'esplosione ha devastato i locali di uno storico negozio di giocattoli in piazza Lubyanka, nel cuore della capitale, a due passi da quella che fu la sede del KGB e che oggi ospita gli 007 dell'FSB, i servizi di sicurezza interni russi.

Solo dopo i primi accertamenti si è capito che lo scoppio, che ha provocato una vittima e tre feriti, era stato causato da una bombola di quelle utilizzate per gonfiare i palloncini. Dunque, niente terrorismo e niente atto di sabotaggio, come si era temuto nei primi istanti.

Il Central Children's Store di Lubyanka - conosciuto come Detsky Mirm, inaugurato nel 1957 e per decenni il più grande negozio per bambini in Unione Sovietica - era affollato come sempre di domenica mattina, quando all'improvviso un boato ha fatto tremare l'edificio e quelli accanto nella centralissima piazza, scatenando il panico degli avventori e dei passanti.

Momenti concitati in cui le agenzie di stampa russe, rilanciate dai media internazionali, diffondevano la notizia di una forte esplosione che aveva provocato diverse vittime. Poi è stato il sindaco di Mosca, Sergey Sobyanin, a tranquillizzare la popolazione: «lo scoppio è stato un incidente provocato dal malfunzionamento tecnico di un'attrezzatura».

Dunque nessun attentato nella capitale russa, dove negli ultimi anni non sono mancati attacchi terroristici di diverse matrici che hanno provocato morti e feriti.

Tra i più efferati, quello al Crocus City Hall dello scorso anno, quando durante l'esibizione del gruppo musicale Piknik quattro uomini armati hanno prima aperto il fuoco sulla folla e successivamente hanno dato fuoco alla struttura, uccidendo 149 persone e ferendone circa 600. L'attacco fu rivendicato da Khorasan Vilayat, branca centroasiatica dell'ISIS, ma le autorità russe accusano la leadership ucraina di essere stata l'ispiratrice della strage.

17:43
17:43
Livelli di radiazioni nella norma nei pressi della centrale nucleare russa di Kursk

L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) ha confermato che sono stati osservati livelli di radiazioni nella norma nei pressi della centrale nucleare russa di Kursk, dopo che Mosca ha accusato l'Ucraina di aver attaccato l'impianto provocando un incendio e ridotto la capacità della centrale del 50% durante la notte.

«Il monitoraggio conferma livelli di radiazioni nella norma nei pressi della centrale nucleare di Kursk», ha dichiarato l'agenzia delle Nazioni Unite in un post su X rilanciato da Sky News.

16:19
16:19
Lavrov: «Trump e Putin non hanno discusso in Alaska di un vertice con Zelensky»

Donald Trump e Vladimir Putin non hanno discusso in Alaska di un vertice tra il presidente russo e Volodymyr Zelensky. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in un'intervista a Nbc News pubblicata sul sito del ministero.

«Non se n'è parlato ad Anchorage. È stato sollevato in seguito, come qualcosa di improvvisato, emerso dall'incontro a Washington tra il presidente Trump e i suoi ospiti», ha detto. «Quando Zelensky afferma che la priorità immediata è un incontro con Putin, è fondamentalmente un gioco. Un gioco che è molto bravo a giocare, perché vuole teatralità in tutto ciò che fa. Non gli importa della sostanza».

«Putin ha ricevuto una chiamata del presidente Trump dopo l'incontro» del tycoon con Zelensky alla Casa Bianca «e ha chiaramente affermato di essere pronto a proseguire i negoziati diretti russo-ucraini iniziati a Istanbul, ha proseguito Lavrov. E ha affermato che gli incontri al massimo livello, i vertici, soprattutto tra i leader di Russia e Ucraina, devono essere preparati molto bene».

«Abbiamo suggerito - ha detto Lavrov - di elevare il livello delle delegazioni che si sono incontrate e si incontreranno a Istanbul per affrontare questioni specifiche che devono essere portate all'attenzione del Presidente Putin e Zelensky».

15:17
15:17
«Solo questione di tempo prima che l'Ucraina possa riunirsi con le sue terre occupate»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che è «solo questione di tempo» prima che l'Ucraina possa riunire le sue terre occupate con il resto del Paese.

Nel suo discorso in occasione del 34esimo Giorno dell'Indipendenza del Paese, Zelensky ha affermato che il Monumento all'Indipendenza di Kiev, dove sono incise le distanze dalle città ucraine occupate come Donetsk, Luhansk e la Crimea, è un simbolo della resilienza del Paese.

«Oggi, questi simboli hanno un significato completamente diverso. Non si tratta più solo di chilometri», ha affermato. «Ci ricordano che tutto questo è l'Ucraina. C'è il nostro popolo, e nessuna distanza tra noi può cambiare questo, e nessuna occupazione temporanea può cambiarlo», ha aggiunto. «Un giorno, la distanza tra gli ucraini scomparirà e saremo di nuovo insieme come un'unica famiglia, come un unico Paese. È solo questione di tempo».

14:43
14:43
Nuovo scambio di prigionieri fra Mosca e Kiev

Il ministero della Difesa russo ha annunciato che «146 militari russi sono stati rimpatriati dal territorio controllato da Kiev e, in cambio, sono stati restituiti 146 prigionieri di guerra ucraini». Lo riporta Ria Novosti.

Secondo il ministero, «gli Emirati Arabi Uniti hanno fornito mediazione umanitaria durante il ritorno dei militari russi dalla prigionia». Inoltre, «otto residenti della regione di Kursk detenuti illegalmente dal regime di Kiev sono stati rimpatriati e saranno riportati a casa», sottolinea il ministero.

13:36
13:36
«Gli occidentali cercano di bloccare negoziati pace»

I Paesi occidentali «stanno tentando di bloccare i colloqui di pace sull'Ucraina»: lo afferma il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. Mosca si augura che questi tentativi «siano sventati», ha aggiunto citato dalla Tass.

12:25
12:25
Anche Kellog a Kiev per il giorno dell'Indipendenza

L'inviato speciale per l'Ucraina del presidente Usa Donald Trump, Keith Kellogg, è a Kiev dove ha preso parte alle celebrazioni per la giornata dell'Indipendenza. Lo riferiscono i media locali.

11:27
11:27
Zelensky nel giorno dell'Indipendenza: «Abbiamo bisogno di una pace giusta»

«Un'Ucraina unita non sarà mai più costretta nella storia a quella vergogna che i russi chiamano compromesso. Abbiamo bisogno di una pace giusta». Lo ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky nel giorno dell'Indipendenza del Paese.

«Quale sarà il nostro futuro, solo noi possiamo deciderlo. E il mondo lo sa. E il mondo lo rispetta. Rispetta l'Ucraina. Percepisce l'Ucraina come un suo pari», ha detto il presidente in un videomessaggio registrato nel centro di Kiev.

«Cari ucraini! Caro popolo! Oggi è il giorno dell'Indipendenza dell'Ucraina. Sono qui ora, nel cuore di Kiev, in Piazza dell'Indipendenza. Ed è qui che si può veramente percepire cosa significhi l'indipendenza, perché sia così importante per noi e perché Maidan sia molto più di una semplice piazza principale del Paese. È un simbolo: un simbolo dell'indipendenza, la sua custode»: queste le prime parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel discorso rivolto alla Nazione nel giorno della Festa dell'Indipendenza riportato dal Kiev Independent.

«Un giorno, la distanza tra gli ucraini scomparirà e saremo di nuovo insieme come un'unica famiglia, come un unico Paese. È solo questione di tempo. E l'Ucraina crede di poterlo raggiungere: raggiungere la pace, la pace in tutto il suo territorio. L'Ucraina ne è capace», ha dichiarato il presidente. «Quando sentiamo ogni giorno dal nemico: 'Non esiste uno Stato, una nazione', ogni giorno dimostriamo il contrario, dimostriamo che gli ucraini esistono e che gli ucraini rimarranno su questa terra, su questa piazza, dove tra cento anni staranno le nostre prossime generazioni. E tra cento anni, celebreranno qui il Giorno dell'Indipendenza dell'Ucraina».

Su X, Zelensky ha condiviso una lettera inviata dal presidente americano Donald Trump in occasione del giorno dell'Indipendenza: «È venuto il momento di porre fine a una carneficina senza senso. Gli Stati Uniti sostengono un accordo negoziale che porti a una pace duratura che fermi lo spargimento di sangue e salvaguardi la sovranità e la dignità dell'Ucraina».

10:32
10:32
Il Pentagono ha bloccato, per mesi, l'uso da parte di Kiev di missili a lungo raggio in Russia

Il Pentagono ha bloccato per mesi l'uso di missili a lungo raggio da parte dell'Ucraina per colpire la Russia. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali una procedura di approvazione ad alto livello del Dipartimento della Difesa ha impedito all'Ucraina dalla tarda primavera di lanciare Atacms contro obiettivi russi.

Il processo di approvazione dà al capo del Pentagono Pete Hegseth la parola finale sull'uso degli Atacms da parte di Kiev. La procedura ha di fatto ribaltato quanto deciso da Joe Biden che, aveva consentito all'Ucraina di colpire all'interno della Russia con gli Atacms.

Intanto, l'amministrazione Trump ha approvato questa settimana la vendita all'Ucraina di 3350 missili con una gittata fino a 450 km, riferisce sempre il Wall Street Journal.

Si tratta di un pacchetto da 850 milioni di dollari, finanziato in gran parte dai Paesi europei, per la vendita di missili SM-6 ERAM (Extended Range Active Missile), che sono in grado di colpire non solo aerei e missili da crociera, ma anche missili balistici e possono essere utilizzati contro navi nemiche.

07:48
07:48
Il punto alle 7.30

Nella notte appena trascorsa, le autorità russe hanno chiuso temporaneamente molti aeroporti del Paese - tra cui quelli di Mosca e San Pietroburgo - dopo che le difese aeree hanno abbattuto diversi droni ucraini in avvicinamento. Le restrizioni sono state poi revocate ma almeno tre compagnie aeree - Aeroflot, Rossiya e Pobeda - hanno annunciato modifiche ai loro orari, riporta la Tass. L'aeroporto Pulkovo di San Pietroburgo ha deviato più di 30 voli su aeroporti alternativi e più di 50 voli hanno subito ritardi. Gli altri aeroporti colpiti dalla misura sono stati quelli di Nizhny Novgorod, Tambov, Samara, Nizhny Kama, Izhevsk, Ulyanovsk, Kirov, Kazan e Penza.

Sabato notte le difese aeree russe hanno abbattuto 21 droni ucraini solo nella regione di Bryansk, ha dichiarato il governatore Alexander Bogomaz.

 Un incendio sarebbe scoppiato nella notte in una centrale nucleare russa dopo che le difese aeree del Paese hanno abbattuto un drone ucraino, secondo quanto riferito dal sito stesso. Il «dispositivo è esploso» al momento dell'impatto con la centrale nucleare di Kursk (ovest), provocando un incendio che «è stato domato dai vigili del fuoco», si legge in un comunicato pubblicato su Telegram. Non sono state segnalate vittime o feriti, ma la capacità della centrale è stata ridotta. «Il livello di radioattività nel sito della centrale nucleare di Kursk e nell'area circostante non è cambiato e corrisponde ai valori naturali», prosegue la nota.

Proprio nel Kursk, le truppe ucraine hanno installato ieri, in occasione della Giornata della Bandiera nazionale, bandiere blu-gialle nelle terre di etnia ucraina della regione russa di confine: lo riporta Ukrainska Pravda.

Le bandiere sono state poste dai soldati del battaglione di sistemi senza pilota 'Rugby Team' della 129ma brigata fucilieri meccanizzata nei villaggi di Gornal e Guyevo. Le bandiere «ora sventolano su Gornal e Guyevo, come segno di invincibilità, come promemoria per il nemico: l'Ucraina non dimentica mai e si riprende ciò che le appartiene», ha affermato la brigata su Facebook.