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Gli Stati Uniti controllano la situazione, per assicurarsi che Israele e Hamas rispettino il cessate il fuoco - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:12
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Trump: Hamas restituisca i corpi degli ostaggi
«Abbiamo una pace forte in Medio Oriente e credo ci siano chance che possa essere eterna. Hamas deve iniziare a restituire velocemente i corpi degli ostaggi morti, inclusi due americani, o i Paesi coinvolti» nella pace «agiranno. Alcuni dei corpi sono difficili da raggiungere ma altri possono essere restituiti ora ma per qualche ragione non lo sono». Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth, sottolineando che la mancata restituzione «forse è legata con il disarmo. Quando ho detto che 'tutte le parti saranno trattate in modo giusto' intendevo se rispettano i loro obblighi. Vediamo cosa succede nelle prossime 48 ore. Seguirò».
21:51
21:51
Katz dice che il 60% dei tunnel usati da Hamas si trova ancora sotto Gaza e deve essere distrutto
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha reso noto su X che il 60% dei tunnel usati da Hamas si trova ancora sotto la Striscia di Gaza e deve essere distrutto.
«Il principale obiettivo strategico per consolidare la grande vittoria ottenuta dagli eroici combattenti delle Forze di difesa israeliane sui terroristi di Hamas a Gaza è la smilitarizzazione della Striscia attraverso la completa distruzione dei tunnel terroristici, il 60% dei quali esiste ancora, e anche il disarmo di Hamas», ha precisato il ministro.
20:35
20:35
Trump al Qatar: «Nell'ultimo anno abbiamo fatto molte cose insieme, voglio ringraziarvi»
Donald Trump fa tappa in Qatar prima di volare in Malesia e incontra l'emiro. «Nell'ultimo anno abbiamo fatto molte cose insieme, voglio ringraziarvi», ha detto il presidente americano descrivendo il Qatar come un «grande alleato» con il quale ha lavorato per la pace in Medio Oriente.
«Quando ho saputo che avrebbe fatto una sosta per il rifornimento di carburante mi sono detto che non ti avrei fatto ripartire senza almeno salutarti», ha scherzato l'emiro. Nella stanza dell'Air Force One dove è avvenuto l'incontro era presente anche il segretario di Stato Marco Rubio.
19:56
19:56
Raid a Gaza sulla Jihad islamica
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno reso noto di aver effettuato un attacco con droni a Nuseirat, nella zona centrale di Gaza, prendendo di mira un agente della Jihad islamica palestinese che stava pianificando un «attacco imminente» contro le truppe. Lo riporta The Times of Israel.
I media palestinesi hanno riferito che una persona è stata uccisa e altre sono rimaste ferite nell'attacco che ha colpito un'auto nella zona di Nuseirat.
19:49
19:49
Il team egiziano entra a Gaza per localizzare i corpi degli ostaggi
Nell'ambito degli sforzi per recuperare i restanti 13 ostaggi morti a Gaza, una squadra egiziana è entrata nella Striscia con diversi veicoli del genio per aiutare a localizzare i corpi. Lo scrive il Times of Israel citando un funzionario della difesa israeliano.
L'iniziativa è stata approvata dai vertici politici israeliani, aggiunge il funzionario. Finora, Israele non aveva approvato l'ingresso di tali squadre, sostenendo che Hamas fosse in grado di trovare e restituire i corpi da solo.
17:12
17:12
Israele si prepara alla possibile restituzione di due corpi stasera
Israele si sta preparando alla possibilità che Hamas restituisca i corpi di due ostaggi deceduti stasera, secondo quanto appreso dal Times of Israel.
Hamas non ha ancora annunciato l'intenzione di restituire i corpi degli ostaggi a Israele oggi. Ieri, dopo alcune speculazioni iniziali, Hamas non ha restituito alcun corpo a Israele. Attualmente, i corpi di 13 ostaggi deceduti rimangono trattenuti a Gaza.
Intanto, il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha promesso di garantire la restituzione di tutti gli ostaggi deceduti ancora detenuti a Gaza, dopo aver incontrato le famiglie di due rapiti durante la sua visita in Israele.
«Non dimenticheremo la vita degli ostaggi morti durante la prigionia di Hamas», ha dichiarato Rubio su X, riferendo di aver «incontrato le famiglie dei cittadini americani Itay Chen e Omer Neutra. Non ci fermeremo finché i loro resti, e tutti gli altri, non saranno restituiti», ha dichiarato poche ore prima di concludere la sua visita di tre giorni in Israele.
Il Forum delle famiglie degli ostaggi ha accolto con favore le dichiarazioni di Rubio. «Tredici ostaggi devono tornare a casa. Tredici famiglie hanno bisogno di una conclusione», ha dichiarato l'organizzazione su X, ringraziando il Segretario di Stato americano. «Per favore, non fermatevi finché l'ultimo ostaggio non sarà rilasciato».
17:04
17:04
Trump fa tappa in Qatar prima della Malesia
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump incontrerà l'emiro e premier del Qatar a bordo dell'Air Force One durante una sosta di rifornimento in Qatar, in rotta verso la Malesia per il vertice Asean.
Lo scrivono i media israeliani e arabi, secondo cui il Segretario di Stato americano Marco Rubio raggiungerà Trump in Qatar.
Rubio ha lasciato Israele dopo un viaggio di due giorni nell'ambito di una serie di visite di funzionari di Trump in Israele per garantire la tenuta del cessate il fuoco a Gaza.
Intanto, Donald Trump vuole nuova flotta di navi da guerra per rispondere alla Cina. La «Golden fleet», così come è già stata chiamata, sarà la risposta degli Stati Uniti a Pechino, che da tempo lavora alla costruzione e all'ammodernamento della sua flotta.
La Golden fleet di Trump includerà diverse navi da guerra dotate di missili a lungo raggio e in grado di trasportare, in alcuni casi anche missili ipersonici. L'iniziativa, riporta il Wall Street Journal, sembra riscuotere successo con molti che hanno lodato Trump per il suo impegno a rilanciare la Marina americana. Restano comunque delle perplessità legate soprattutto alla capacità dell'industria americana di rispondere alla nuova sfida.
17:04
17:04
Erdogan: da Gaza a Siria, non c'è equazione senza la Turchia
«Stiamo attraversando un periodo doloroso. Le guerre minacciano il nostro ambiente. Dalla Siria a Gaza, dal Golfo al conflitto tra Russia e Ucraina, non c'è equazione senza la Turchia». Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan citato da Anadolu.
«Oggi esiste una Turchia rispettata sia nella sua regione che nel mondo intero, che esporta pace e stabilità. Grazie ai passi decisivi che la Turchia sta compiendo, il Paese si sta trasformando in una potenza globale. Oggi, quando pensiamo a pace, tranquillità e stabilità, la Turchia è la prima cosa che viene in mente», ha affermato.
13:26
13:26
Ondata di emigrazione record da Israele
L'Ufficio Centrale di Statistica riporta che 82'000 israeliani sono emigrati nel 2023, e si prevede che quest'anno si registreranno cifre simili, il numero più alto dal 2010. Lo scrive il Jerusalem Post in un'analisi che, dati in numeri definiti «impressionanti», sottolinea il preoccupante fenomeno che ha le dimensioni di un vero e proprio esodo, in cui le motivazioni legate alla sicurezza sono determinanti e che rischia di avere un impatto importante anche sull'economia e la crescita del Paese.
Il giornale sottolinea infatti come tra coloro che si prevede andranno via dal Paese ci sono migliaia di professionisti altamente qualificati, come accaduto per oltre 8'000 provenienti dal settore hi-tech emigrati solo tra ottobre 2023 e metà del 2024.
Per Dalia Adler, demografa presso l'Università Ebraica citata dal Jerusalem Post, non ci sono dubbi: «Questa ondata di emigrazione non ha precedenti. Giovani israeliani istruiti se ne stanno andando e, se non agiamo rapidamente, ciò potrebbe danneggiare seriamente l'innovazione e la crescita di Israele».
Lo scenario però rischia di complicarsi ulteriormente con l'aumento dell'antisemitismo globale, scrive ancora il giornale: perchè se il ruolo di Israele come rifugio per gli ebrei di tutto il mondo non è mai stato così cruciale - evidenzia - paradossalmente, molti israeliani stanno decidendo di andarsene, spinti da timori e incertezze per la sicurezza.
Il professor Yossi Klein Halevi coglie questa tensione: «Le preoccupazioni per la sicurezza, le pressioni economiche e le divisioni sociali stanno spingendo gli israeliani a riconsiderare il loro futuro qui. Allo stesso tempo, Israele rimane un rifugio vitale per gli ebrei di tutto il mondo, creando un complesso gioco di equilibri per il governo», afferma, citato dal Jerusalem Post, che allora pone l'accento su come il governo israeliano abbia un mandato chiaro: rafforzare la sicurezza, migliorare l'economia e continuare ad accogliere nuovi immigrati che possano contribuire a costruire la nazione.
11:27
11:27
«I militanti rilasciati da Israele alloggiano in un 5 stelle al Cairo»
Circa 154 militanti rilasciati da Israele in base all'accordo di cessate il fuoco di Gaza alloggiano presso il Renaissance Cairo Mirage City Hotel, un hotel a cinque stelle della catena Marriott. La notizia, riportata in lungo reportage dal britannico Daily Mail, conquista spazio su media israeliani come il Times of Israel.
Il Daily Mail afferma che giornalisti sotto copertura hanno soggiornato nell'hotel e pubblica immagini di quelli che, a suo dire, sono i militanti che alloggiano nell'hotel tra turisti occidentali.
Secondo il reportage, alcuni di loro potrebbero presto essere trasferiti in paesi terzi, come Qatar, Turchia e Tunisia. Il gruppo alberghiero Marriott non ha risposto alle richieste di commento del Daily Mail.
08:29
08:29
Il punto alle 8
Gli Stati Uniti hanno iniziato a operare negli ultimi giorni droni di sorveglianza sopra Gaza per assicurarsi che Israele e Hamas rispettino il cessate il fuoco. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali i droni sembrano indicare che gli Stati Uniti vogliono una loro valutazione, indipendente da Israele, su quello che accade nella Striscia.
