È stato recuperato lo scafo del Bayesian

Lo scafo del Bayesian, la barca a vela naufragata il 19 agosto 2024 durante una tempesta mentre si trovava nella rada del porto di Porticello, vicino a Palermo, è stato recuperato. Il naufragio, ricordiamo, costò la vita a sette persone, fra cui uno degli imprenditori più ricchi del Regno Unito, Mike Lynch. Oggi, in tarda mattinata, il relitto è stato sollevato dal fondale, a 48 metri di profondità, da una gru galleggiante. Martedì, invece, era stato tagliato l'albero maestro da 72 metri. Anzi, il «super albero», elemento che avrebbe contribuito al disastro.
Al momento, come scrivono i media italiani, lo scafo è in acqua, a livello della superficie del mare, sorretto da due gru galleggianti. Prima di essere sollevato completamente, il veliero andrà «imbracato». Un'operazione, questa, prevista per sabato mattina. Lo scafo, leggiamo, verrà messo in verticale così da far uscire l'acqua rimasta all'interno. Lunedì, infine, il relitto verrà portato a Termini Imerese dove sarà messo in secca.
Finora, come noto, erano state recuperate singole parti del veliero: il boma principale, la vela, un'ancora. La società che supervisiona il recupero, TMC Marine, aveva spiegato mercoledì che il recupero completo sarebbe avvenuto nel weekend. Grazie a questo recupero, è verosimile pensare che le indagini potranno arrivare a una conclusione e, di riflesso, stabilire le cause esatte dell'incidente, che rimangono al momento tutto fuorché chiare. Le operazioni per il recupero erano iniziate lo scorso 3 maggio e si sarebbero dovute protrarre per un mese, ma erano state sospese una settimana dopo per la morte di un sommozzatore, Robcornelis Maria Huijben, che stava lavorando sul fondale. La procura di Termini Imerese, al riguardo, ha aperto un’indagine per omicidio colposo e violazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro a carico del titolare della società nederlandese Smit Salvage, per cui lavorava Huijben.
Tornando infine al naufragio, sono due le inchieste in corso nel Regno Unito, mentre in Italia sono indagati dalla procura di Termini Imerese il capitano neozelandese del veliero e altri due membri dell’equipaggio.