Social

Elon Musk lancia il sondaggio per reintegrare Donald Trump

Il nuovo proprietario di Twitter sta chiedendo agli utenti se rivogliono o no l’ex presidente degli Stati Uniti
Marcello Pelizzari
19.11.2022 08:16

Era nell’aria. Ora è (quasi) ufficiale: mentre su Twitter, al grido #RIPTwitter, stiamo assistendo a un fuggi fuggi generale, complice anche l’abbandono di molti dipendenti dopo l’appello lanciato da Elon Musk, il nuovo patron della piattaforma ha lanciato uno dei suoi famigerati sondaggi. Per capire se, e a questo punto quando, in caso di risultato positivo, Donald Trump debba essere reintegrato. Urca.

«Vox Populi, Vox Dei» si è subito affrettato a cinguettare Musk, affermando insomma che la decisione spetta alla grande famiglia di Twitter. Lanciato poche ore fa, il sondaggio è stato subito preso d’assalto dagli utenti. L’impatto di una simile decisione, va da sé, nel mondo reale sarebbe enorme: Donald Trump, infatti, ha appena lanciato la sua candidatura alla Casa Bianca. A suo tempo, sfruttò proprio Twitter per garantirsi un ampio seguito e attaccare i suoi avversari politici. Non solo, una volta diventato presidente Trump usò il social per annunciare di tutto e di più senza prima passare dai canali tradizionali. La sua espulsione fu pronunciata sull’onda dei terribili eventi del 6 gennaio 2021, con Twitter che motivò così la decisione: dopo un’attenta analisi dei suoi post, Trump fra l’altro era uno degli utenti più prolifici del social, era plausibile attendersi un ulteriore incitamento alla violenza da parte del tycoon. Arrivederci e nemmeno grazie, insomma. Anzi, addio.

Nel frattempo, l’ex presidente degli Stati Uniti si è creato una sua piattaforma, Truth, letteralmente «Verità», in cui afferma di trovarsi a meraviglia sebbene i numeri dicano che è poco frequentata. Circa un suo ritorno su Twitter, Trump finora ha mantenuto un profilo basso: si è complimentato con Elon Musk per l’acquisto, spiegando che con lui il suo ex social di riferimento diventerà migliore, ma allo stesso tempo ha ribadito di non voler tornare. Certo non una dichiarazione scolpita nella pietra, anzi.

Poco meno di un mese fa, Musk con un altro tweet aveva parlato di Trump e di altri profili che, teoricamente, avrebbero potuto essere riattivati. Spiegò, però, che Twitter avrebbe formato un consiglio di moderazione dei contenuti e, soprattutto, che nessuna decisione importante al riguardo sarebbe stata presa prima di specifiche riunioni di questo consiglio. Una linea che appare incoerente rispetto al sondaggio appena lanciato.

Musk, d’altra parte, non è nuovo a iniziative del genere. La decisione di acquistare Twitter, di fatto, nacque da un sondaggio sul famoso tasto edit. Sul fronte geopolitico, invece, fa ancora discutere la sua proposta di pace lanciata mesi fa per, a suo dire, risolvere la guerra in Ucraina.