Il caso

Ethan Guo, il 19.enne che voleva girare il mondo col suo Cessna, è ancora bloccato in Antartide

Complice il rigido inverno, il giovane pilota non può lasciare l'isola di Re Giorgio, dove è stato fermato a fine giugno – Nel frattempo, però, i suoi avvocati e pubblici ministeri cileni hanno trovato un accordo
©KEYSTONE/Salvatore Di Nolfi
Red. Online
13.08.2025 14:15

Doveva essere una missione. Un vero e proprio viaggio intorno al globo, per raccogliere un milione di dollari per aiutare la ricerca sul cancro nei bambini. Ma i sogni di Ethan Guo si sono infranti sul più bello. Il pilota 19.enne, partito da Ginevra nell'agosto 2024 con il suo Cessna 182, con cui avrebbe dovuto girare il mondo, è ancora bloccato in Antartide. Il suo sogno di diventare il primo pilota a completare un volo in solitaria attraverso tutti e sette i continenti, insomma, è ancora congelato. Il giovane, a fine giugno, è stato fermato sulla remota isola di Re Giorgio, al largo della costa atlantica. Colpa di una deviazione non dichiarata, che sta complicando le cose al 19.enne molto più di quanto previsto. 

Riavvolgendo il nastro, Ethan Guo era stato fermato all'aeroporto dell'isola di Re Giorgio lo scorso 29 giugno, con l'accusa di aver fornito false informazioni alla sala di controllo e di essere atterrato senza autorizzazione, violando – in entrambi i casi – il Codice Aeronautico Cileno. Con il suo volo non autorizzato, secondo il procuratore cileno Cristián Cristoso, il 19.enne ha violato «molteplici norme nazionali e internazionali» che regolano l'accesso all'Antartide e le rotte per raggiungere il continente di ghiaccio. E non solo. Il suo volo ha anche rappresentato «un rischio per la sicurezza degli altri passeggeri». 

Da quando è stato fermato, quasi due mesi fa, la sua storia ha fatto il giro del mondo. Soprattutto nei primi giorni dopo l'arresto. Poi, per diverse settimane, di Ethan Guo non si è più saputo nulla. Nelle scorse ore, un articolo di CBS News ha rivelato che il pilota 19.enne è ancora bloccato in una base militare sull'isola di Re Giorgio. Non sarebbe stato costretto a rimanere lì – sarebbe bastato rimanere in territorio cileno –, ma a causa del rigido inverno attualmente in corso nell'emisfero meridionale non ci sono voli disponibili. 

Sempre secondo quanto si legge su CBS News, Guo non può nemmeno lasciare l'Antartide con il suo Cessna. Lunedì, il procuratore Cristoso ha infatti dichiarato ai giornalisti che il velivolo «non è in grado di volare», senza tuttavia fornire ulteriore dettagli.

Sempre lunedì, un giudice ha ritirato le accuse contro il 19.enne nell'ambito di un accordo con i suoi avvocati e i pubblici ministeri cileni. Certo, con le dovute condizioni. L'accordo, infatti, prevede che Guo effettui una donazione di 30.000 dollari a una fondazione per il cancro infantile entro 30 giorni, per evitare il processo. Inoltre, dovrà lasciare il Cile non appena le condizioni lo consentiranno, e gli sarà vietato rientrare nel territorio cileno per tre anni.

Ma non è finita qui. L'ufficio del procuratore ha dichiarato che il 19.enne dovrà anche pagare tutte le spese per «la sicurezza dell'aereo e il mantenimento del personale», durante la sua permanenza nella struttura militare. E, infine, dovrà coprire tutte le spese per il suo ritorno. 

Guo, in una dichiarazione scritta all'Associated Press, ha detto di definirsi «sollevato» dall'accordo e di essere in attesa dell'approvazione del volo con cui lascerà l'Antartide. Inoltre, sta discutendo con il suo avvocato per vedere se esiste una soluzione che gli consenta di pilotare ancora il suo Cessna, con cui vorrebbe proseguire e portare a termine la sua «missione originale».