Il lutto

Felix Baumgartner non è morto per un infarto, ma non si esclude il malore

La tragedia nel pomeriggio del 17 luglio – L'autopsia sul 56.enne non ha riscontrato lesioni o ferite al cuore – «Non ha provato ad evitare l’impatto con il suolo»
© KEYSTONE (AP Photo/Ross D. Franklin)
Red. Online
23.07.2025 10:30

Felix Baumgartner, base jumper e paracadutista austriaco di 56 anni, è morto lo scorso 17 luglio durante una vacanza nelle Marche. Ieri è stata eseguita l'autopsia: il cuore dell'atleta non presenta lesioni o ferite che possano far pensare all'arresto cardiaco. Ma non si esclude che possa essere stato colto da un malore il quale potrebbe avergli fatto perdere i sensi facendolo precipitare mentre sorvolava la costa in provincia di Fermo con un parapendio a motore.

L'esame autoptico, dunque, escluderebbe l'arresto cardiaco senza fugare i dubbi sul malore: un'ipotesi avvalorata anche dal fatto che Baumgartner, nel precipitare, non ha provato in alcun modo a evitare l'impatto o a usare le corde direzionali del paracadute. Inoltre, durante la caduta il parapendio a motore è rimasto a motore acceso e l'acceleratore al minimo: tali circostanze fanno pensare che il 56.enne non abbia reagito in alcun modo a quella situazione.

Mihaela Radulescu Schwartzenberg, compagna del base jumper e l’ultima a filmarlo in azione, ha commentato: «Felix era maniacale nei controlli delle sue condizioni di salute e non aveva patologie cardiache. La Procura della Repubblica italiana, che ringrazio per la disponibilità, ci ha restituito la salma subito dopo l’autopsia e Felix finalmente potrà essere riportato a casa in Austria. La data del funerale, però, non è stata ancora fissata». Quindi, un pensiero pubblico rivolto al compagno: «La sua è stata una vita straordinaria. Per oltre 12 anni sono stata sempre al suo fianco durante le sue imprese: gli spettacoli acrobatici, i voli in elicottero, quelli col paramotore, i lanci col paracadute e con il parapendio. Eravamo inseparabili, ma la sua passione ci ha separati, anche se lui resterà sempre con me. Felix era davvero speciale, in molti modi, e ora voglio solo occuparmi di continuare a raccontare la sua straordinaria storia. Dovrò superare, lo shock, il dolore, le albe dove posso preparare un solo caffè, non due. Questo, ogni giorno, mi spezzerà il cuore».

Nei prossimi giorni arriverà a Fermo un tecnico per effettuare una perizia sul parapendio.

Felix Baumgartner, lo ricordiamo, era diventato famoso in tutto il mondo il 14 ottobre 2012, quando si era lanciato dalla stratosfera da un’altitudine di 39.045 metri, superando la barriera del suono in caduta libera con una velocità di 1.342 km/h. L’impresa, sponsorizzata da Red Bull e seguita in diretta da milioni di persone, gli valse tre record mondiali.

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