Fiamme nella casa di Starmer, c'è un secondo incriminato

Seconda incriminazione nell'ambito delle indagini sull'attacco incendiario della settimana scorsa contro il portoncino d'ingresso di una casa di proprietà della famiglia del premier britannico Keir Starmer, a Kentish Town, nell'area nord di Londra. Lo ha annunciato oggi la polizia, rinviando di fronte a un giudice un 26.enne arrestato all'aeroporto di Luton nel weekend.
Il giovane è stato identificato: si chiama Stanislav Carpiuc ed è di nazionalità romena. È accusato di complicità con la prima persona fermata nel corso dell'investigazione, il 21.enne ucraino Roman Lavrynovych, indicato come presunto esecutore materiale dell'attacco, nonché di aver dato fuoco nei giorni precedenti a un'automobile e di aver cercato di appiccare il fuoco a una seconda proprietà, entrambe pure legate nel presente o in passato a Starmer.
In relazione alla vicenda ieri è stato fermato anche un terzo individuo, un 34.enne di cui non è stata resa nota per ora l'identità, sospettato come Carpiuc di complicità con Lavrynovych in tutti e tre i blitz.
Gli inquirenti restano al momento abbottonati sul possibile movente, sullo sfondo di un'indagine che comunque si allarga e assume contorni da caso di sicurezza nazionale dopo che lo stesso premier ha evocato la settimana scorsa in Parlamento l'ombra di un attacco intimidatorio «alla democrazia» britannica.
Sull'accaduto indaga del resto fin dall'inizio il dipartimento antiterrorismo di Scotland Yard, se non altro per ragioni di cautela e per il ruolo istituzionale di sir Keir. Anche se Lavrynovych - un giovane rifugiato arrivato di recente nel Regno per raggiungere dei familiari, muratore a giornata e modello occasionale con scarsa padronanza della lingua inglese - risulta per ora incriminato solo per l'imputazione di incendio doloso.