Cina

Foxconn in difficoltà: presto una penuria di iPhone?

Dopo le fughe in massa di dipendenti e le proteste degli ultimi giorni, l'impianto cinese rischia ora di non riuscire a fabbricare sufficienti modelli di melafonino, richiestissimi nel periodo natalizio
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Red. Online
28.11.2022 21:15

Una fabbrica cinese, un'epidemia di coronavirus, quarantene, qualche controversia e tante proteste. Sì, stiamo parlando - ancora - della Foxconn di Zhengzhou. Ma dove eravamo rimasti? La settimana scorsa, centinaia di dipendenti erano scesi per le strade per denunciare le proprie condizioni di lavoro. L'impianto è finito nell'occhio del ciclone alla fine di ottobre, quando i primi contagi di COVID-19 nel campus hanno fatto immediatamente scattare una quarantena obbligatoria per tutti i lavoratori. Da quel giorno, tra dipendenti in fuga, situazioni poco chiare, video su Twitter, e un'assidua ricerca di nuovi membri del personale, Foxconn non ha avuto vita facile. Ma secondo gli ultimissimi, recenti, avvenimenti sembrerebbe non sia ancora giunta l'ora di «tirare il fiato». La cosiddetta «iPhone city», infatti, si trova ora a dover risolvere un nuovo problema: quello della perdita di milioni di iPhone. 

Come previsto

La preoccupazione, dopotutto, era già stata ampiamente annunciata nelle scorse settimane. Senza dipendenti - fuggiti in massa a causa del pessimo ambiente di Foxconn - presto o tardi si sarebbero riscontrate difficoltà nella produzione di iPhone. Secondo una persona citata da Bloomberg, la cui identità non è stata svelata, i disordini dell'hub produttivo nel campus di Zhengzhou di Apple potrebbero portare a una perdita di quasi 6 milioni di iPhone 14 Pro in un anno. Un pronostico decisamente negativo, ma su cui non è ancora detta l'ultima parola. La stessa persona interpellata da Bloomberg sostiene infatti che la situazione all'interno dell'impianto sia comunque fluida. Di conseguenza, la stima della produzione persa potrebbe subire delle variazioni. A determinare la situazione sarà la rapidità con cui la Foxconn Technology Group - ossia la società taiwanese che gestisce l'impianto - riuscirà a riportare alle linee di assemblaggio il personale perso durante le proteste della scorsa settimana. Ma se ciò non avvenisse in tempi rapidi, e se alcuni settori dovessero restare chiusi per mancanza di dipendenti, la produzione potrebbe subire un ulteriore rallentamento.

Da 90 a 87 milioni

A rendere ancor più marcate le difficoltà della fabbrica è l'imminente periodo natalizio. Nel mese di dicembre, la domanda di iPhone è chiaramente superiore rispetto ad altri periodi dell'anno. Nell'impianto Foxconn di Zhengzhou, attualmente vengono prodotti la maggior parte degli iPhone 14 Pro e Pro Max. I telefoni di Apple più richiesti quest'anno. Proprio questi modelli, infatti, hanno compensato il calo della domanda per i "normali" iPhone 14. Stando ad altre informazioni in possesso da Bloomberg, Apple avrebbe inoltre abbassato l'obiettivo di produzione complessiva a circa 87 milioni di unità, rispetto alla precedente produzione di 90 milioni. Tuttavia, Apple e Foxconn nelle ultime due settimane hanno aumentato le loro stime sull'ammanco della fabbrica di Zhengzhou, proprio a causa delle crescenti interruzioni nella produzione, aggiungendo che prevedono però di essere in grado di recuperare i 6 milioni di iPhone persi nel 2023. Poco dopo la pubblicazione della notizia, le azioni di Apple sono scese fino all'1,9% su Tradegate

Fuga continua di lavoratori

D'altro canto, le proteste della iPhone City non hanno fatto altro che aggravare un ambiente commerciale già difficile. L'enorme complesso di Zhengzhou, in tempi normali, ospita fino a 200.000 lavoratori  durante l'alta stagione di produzione di iPhone. Al momento, invece, più di 20.000 nuovi dipendenti, assunti nelle ultime settimane per sopperire alla mancanza dei lavoratori fuggiti a inizio novembre a causa delle normative per il coronavirus, avrebbero a loro volta abbandonato la fabbrica dopo le proteste degli scorsi giorni. Un via vai di reclute che, secondo la fonte di Bloomberg, non sarebbe tragico come quello dei dipendenti di "lunga data" di Foxconn. Ciononostante, Foxconn sembrerebbe non darsi per vinta, e grazie all'aiuto dei funzionari governativi, sta continuando a cercare nuovi membri, per scongiurare ogni pericolo. La stessa Foxconn, congiuntamente ad Apple, avrebbe dichiarato a inizio mese che le spedizioni dei nuovi iPhone 14 Pro e 14 Pro Max saranno inferiori rispetto a quanto previsto in precedenza, proprio a causa delle serrate cinesi. Tuttavia, entrambe le aziende hanno evitato di fornire ulteriori dettagli. 

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