Fuso orario dopo fuso orario, ecco il 2023

Fuso orario per fuso orari, passo dopo passo, fra conti alla rovescia e fuochi d’artificio, il 2023 è finalmente arrivato (all’appello, mentre scriviamo queste righe, mancano ancora le Hawaii e altri). È arrivato, dicevamo, ponendo fine a un anno segnato dalla guerra in Ucraina, ma anche dalla morte di Elisabetta II e l’avvio di un nuovo capitolo nella monarchia britannica e, ancora, dalle preoccupazioni legate all’inflazione.
Il nuovo anno è cominciato nel piccolo atollo di Kiribati, nel Pacifico; quindi, si è spostato attraverso la Russia e la Nuova Zelanda e poi «sempre più in là» attraverso l’Asia e l’Europa per arrivare in America.
Fra le immagini più iconiche, ovviamente, la palla caduta sull’iconica Times Square di New York. Dove, citiamo il Times, si è festeggiato «come fosse il 2019». Senza restrizioni, finalmente, ma anche senza timori in un diluvio di coriandoli scintillanti e neon. L’anno scorso, una folla ridotta di circa 15 mila spettatori con addosso la maschera aveva guardato la citata palla. «Il 2023 riguarda la rinascita: la rinascita del mondo dopo il COVID-19 e dopo la guerra in Ucraina. Vogliamo che finisca», ha detto un festaiolo all’Associated Press.
La guerra al centro
Ovunque, nel mondo, almeno per poche ore i cattivi pensieri hanno lasciato spazio alle possibilità. Alla speranza. A pensieri positivi, magari irrealizzabili come «la pace nel mondo». Ai cosiddetti buoni propositi.
Una speranza flebile, davvero, a maggior ragione se pensiamo che gli attacchi russi sull’Ucraina sono proseguiti anche a Capodanno. A mezzanotte, complice il coprifuoco, le strade di Kiev erano vuote, vuotissime. L’unico segnale legato al 2023 è arrivato dai balconi, con tanto di «gloria all’Ucraina» urlato a gran voce. A mezzanotte e mezza, ora locale, le sirene dell’allarme antiaereo hanno iniziato a risuonare. Di nuovo.
Sostegno incondizionato all’Ucraina è arrivato da Parigi, dove migliaia e migliaia di persone hanno sorseggiato champagne unendosi in un unico abbraccio sugli Champs-Élysées, con il presidente Emmanuel Macron che nel suo discorso televisivo di Capodanno ha ribadito la sua vicinanza a Kiev. «Durante il prossimo anno, saremo immancabilmente al vostro fianco», ha detto Macron. «Vi aiuteremo fino alla vittoria e saremo insieme per costruire una pace giusta e duratura. Contate sulla Francia e contate sull’Europa».
Toccante la cerimonia organizzata a Londra. Oltre ai soliti rintocchi del Big Ben, i 100 mila e oltre festaioli hanno puntato occhi e naso all’insù per lo spettacolo pirotecnico. Un gioco di droni che ha ricreato la corona e, soprattutto, il volto della regina Elisabetta II. Un omaggio al monarca più longevo nella storia del Regno Unito.
A Rio c'è preoccupazione
Detto che New York ha festeggiato «come nel 2019», molte città brasiliane al contrario hanno annullato gli eventi pubblici legati al Capodanno per il timore del coronavirus. Anche nell’iconica Rio de Janeiro, dove solitamente 2 milioni di persone partecipavano alla festa collettiva, la folla a queto giro era ridotta a poche migliaia.
In Australia, oltre 1 milione di persone si sono affollate lungo il lungomare di Sydney per una celebrazione basata sui temi della diversità e dell’inclusione. Più di 7 mila fuochi d’artificio sono stati lanciati dalla cima del Sydney Harbour Bridge e altri 2 mila dalla vicina Opera House. «Abbiamo avuto un paio di anni abbastanza difficili; siamo assolutamente lieti quest’anno di poter dare il bentornato alle persone sulle rive del porto per le nostre celebrazioni di Capodanno, famose in tutto il mondo», ha dichiarato al Sydney Morning Herald Stephen Gilby, il responsabile cittadino per i grandi eventi e i festival.
In Cina
Anche la Cina, con parecchia sobrietà in più, ha accolto il 2023. Il recente allentamento delle restrizioni ha scatenato il caos fra aumento di contagi e una pressione sempre più opprimente sulle strutture sanitarie. Pechino ha organizzato uno spettacolo di luci presso la torre di osservazione del Parco Olimpico e il vicino complesso edilizio di Wangjing. E di luce, in tutti i sensi, ne hanno bisogno i cittadini, mai come nel 2022 appena conclusosi arrabbiati e frustrati rispetto alle decisioni del Partito.
In Svizzera
Anche la Svizzera e il Ticino, come detto, hanno accolto «in massa» il nuovo anno dopo le limitazioni legate alla pandemia. Le temperature miti hanno spinto molte persone a passare la serata all'aperto, come a Zurigo per il tradizionale spettacolo del «Silvesterzauber». Ma anche in altre città svizzere si sono tenuti grandi festeggiamenti per il Capodanno, mentre Basilea, suo malgrado, ha dovuto rinunciare ai fuochi perché non è stato possibile trovare uno sponsor.