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Giovani ebrei aggrediscono i musulmani nella Città Vecchia al grido di «morte agli arabi»

Momenti di tensione a Gerusalemme: alcuni dei giovani hanno anche aggredito attivisti e giornalisti - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Giovani ebrei aggrediscono i musulmani nella Città Vecchia al grido di «morte agli arabi»
Red. Online
26.05.2025 06:27
21:14
21:14
«La nomina del nuovo capo dello Shin Bet non è valida»

La procuratrice generale Gali Baharav-Miara ha dichiarato che Benyamin Netanyahu si trova in un grave conflitto di interessi e non può occuparsi della nomina del nuovo capo dello Shin Bet, l'agenzia di intelligence per gli affari interni dello stato di Israele.

In una lettera ufficiale, la procuratrice ha definito «non valida» la decisione di nominare il generale David Zini e ha chiesto che Netanyahu si astenga da ogni coinvolgimento nel procedimento fino alla fine delle indagini in corso.

Baharav-Miara ha espresso dubbi sulla possibilità di nominare Zini, a causa di «gravi irregolarità già presenti nel processo». Ha aggiunto che la «designazione dovrà essere rifatta da capo, rispettando rigorosamente le norme legali».

18:58
18:58
Netanyahu: «Spero di fare un annuncio sui rapiti oggi o domani»

«Spero che sia possibile fare un annuncio sugli ostaggi oggi o domani», ha detto Benyamin Netanyahu in un video pubblicato sui social. «Il rilascio dei nostri ostaggi è la nostra massima priorità. Spero, spero davvero che riusciremo ad annunciare qualcosa in merito, e se non possiamo farlo oggi, lo faremo domani, non ci arrendiamo», ha dichiarato.

«C'è un'operazione molto forte dell'Idf nella Striscia di Gaza e dobbiamo affrontare accuse infondate da parte della comunità internazionale», ha continuato il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu in un'intervista video con il suo consigliere postata sui social. «Stiamo facendo tutto per sconfiggere Hamas e liberare i nostri ostaggi».

18:28
18:28
Nel Libano del sud spopola Hezbollah alle municipali

Sei mesi dopo la devastante sconfitta inflitta da Israele a Hezbollah, il partito armato sciita alle elezioni municipali libanesi si conferma dominante nelle regioni meridionali del paese, a ridosso proprio del fronte di guerra con lo Stato ebraico, che continua a occupare parti del territorio di confine e a bombardare località nel sud e nella valle della Bekaa.

Assieme al suo alleato politico Amal, il movimento sciita guidato dall'inamovibile presidente del parlamento Nabih Berri, alle consultazioni svoltesi sabato scorso Hezbollah ha ottenuto una vittoria «schiacciante» nel sud.

Le urne si sono aperte in un territorio stravolto dalla distruzione sistematica e capillare di abitazioni, scuole, ospedali da parte di Israele e dal conseguente sfollamento, nel corso dell'ultimo anno e mezzo, di centinaia di migliaia di civili (in tutto sono un milione e duecentomila gli sfollati libanesi dall'ottobre 2023 a oggi).

Gli effetti della guerra, affermano gli osservatori locali, possono spiegare in parte il calo dell'affluenza alle urne (-11%) rispetto alle precedenti amministrative del 2016. Il rinnovo dei consigli municipali era stato per ben tre volte rinviato a causa della crisi economica, delle proteste popolari, della pandemia e della guerra con Israele.

Già prima delle elezioni di sabato, l'alleanza Hezbollah-Amal si era assicurata «per acclamazione» il controllo di oltre un terzo dei 272 collegi elettorali totali. In 102 collegi i due partiti avevano trovato accordi per spartirsi le quote in seno ai consigli municipali. Questi accordi sono stati approvati «per acclamazione» dalla comunità locale, anche perché in quelle località Hezbollah e Amal rappresentano da anni «lo Stato», offrendo servizi di base alla popolazione, in larga parte sciita.

Nei rimanenti 170 collegi del sud del Libano si è confermata la vittoria dei partiti tradizionali, inclusi Hezbollah e Amal, a scapito di candidati del «cambiamento». E questo anche perché la guerra con Israele e le difficoltà dovute alla perdurante crisi economica hanno finito per polarizzare le posizioni e rafforzare il senso di arroccamento identitario da parte delle varie comunità.

Solo due giorni prima dell'apertura delle urne, Israele aveva condotto intensi raid aerei in diverse località del sud del Libano, in particolare attorno al capoluogo di Nabatiye. In questo contesto, Hezbollah è stato sconfitto militarmente ma non sembra indebolito a livello popolare.

Le elezioni legislative del prossimo anno costituiranno un altro test importante a riguardo. Per ora, riferiscono osservatori sul terreno, il partito raccoglie ampi consensi anche da parte di chi non ha mai votato Hezbollah ma oggi si dice contro Israele.

18:26
18:26
Le famiglie degli ostaggi all'Idf: «Non mettete in pericolo la vita dei nostri famigliari»

Davanti alla sede dell'Idf a Tel Aviv, le famiglie degli ostaggi uccisi in prigionia hanno rivolto un appello al capo di stato maggiore Eyal Zamir affinché impedisca operazioni che possano mettere in pericolo la vita dei rapiti o causare la scomparsa dei corpi. «Non trasformate l'operazione Carri di Gedeone in un'operazione Hannibal», hanno dichiarato.

Il cosiddetto «protocollo Hannibal» è una direttiva non ufficiale dell'esercito israeliano (Idf)

utilizzata in passato, secondo cui si poteva usare forza militare per impedire un rapimento, anche a costo della vita del soldato.

Noam, figlia di Haim Peri il cui corpo è stato recuperato nella Striscia di Gaza, ha chiesto a Zamir di opporsi alla linea politica del governo e di fissare come obiettivo prioritario la restituzione degli ostaggi: «Non mettete i soldati dell'Idf nella posizione di dover compromettere il destino degli ostaggi».

Carmit Pelty Katsir, sorella di Elad Katsir assassinato in prigionia, ha aggiunto: «Siamo qui come promemoria vivente che la pressione militare uccide gli ostaggi e fa sparire i loro corpi».

16:56
16:56
Witkoff smentisce che Hamas abbia accettato la proposta di accordo

L'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff ha smentito le affermazioni di Hamas secondo cui quest'ultima avrebbe accettato l'offerta di un accordo per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza.

«Quello che ho sentito finora da Hamas è stato deludente e del tutto inaccettabile», ha detto Witkoff al quotidiano israeliano Walla. E ha aggiunto che Israele ha accettato la sua proposta.

Secondo l'inviato, la tregua «porterà a negoziati significativi verso un cessate il fuoco permanente». «Ho accettato di guidare i negoziati», ha sottolineato Witkoff, «c'è un accordo sul tavolo e Hamas dovrebbe accettarlo».

16:39
16:39
Libano: tre raid aerei israeliani al confine con la Siria

L'aviazione israeliana ha condotto tre raid aerei contro località libanesi nella regione della Bekaa al confine con la Siria. Lo riferisce l'agenzia di notizie libanese governativa NNA, precisando che i bombardamenti nemici hanno preso di mira alcune zone del distretto di Britel, lungo la catena montuosa dell'Antilibano.

16:29
16:29
«Hamas ha accettato la proposta di tregua di Witkoff»

Hamas ha accettato la proposta dell'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti, Steve Witkoff, per un cessate il fuoco a Gaza. Lo riferisce il portale d'informazione israeliano Ynet.

Una fonte palestinese vicina all'organizzazione terroristica ha dichiarato che la nuova proposta include il rilascio di 10 ostaggi e un cessate il fuoco di 70 giorni. E ha aggiunto che i negoziati proseguiranno durante la tregua per raggiungere un cessate il fuoco permanente basato sulle garanzie degli Stati Uniti.

16:08
16:08
Hamas ai cittadini della Striscia: «Pagherete se prendete aiuti dalla GHF»

Il Ministero degli Interni di Hamas ha diffuso un comunicato in cui condanna il nuovo piano di distribuzione degli aiuti a Gaza (organizzato dalla Fondazione GHF), definendolo «un'iniziativa pericolosa, finalizzata a servire obiettivi di sicurezza israeliani e a indebolire le organizzazioni internazionali nella Striscia».

Hamas ha invitato i residenti a non collaborare con il nuovo meccanismo, minacciando: «Chi collabora pagherà, saranno adottate le misure necessarie». Secondo Hamas «il meccanismo sarà utilizzato per raccogliere informazioni come la scansione dell'iride», «Israele sfrutterà gli aiuti per reclutare collaboratori».

15:35
15:35
Volantini dell'Idf a Gaza: «Il comandante di Hamas, Sinwar ti aspetta»

Secondo fonti palestinesi, l'esercito israeliano (Idf) ha distribuito oggi volantini ai residenti del campo profughi di Shati, a Gaza city ovest, minacciando uno dei massimi dirigenti rimasti nella leadership di Hamas, il comandante Izz al-Din al-Haddad.

«Ci rivolgiamo agli abitanti della Striscia, vi invitiamo a unirvi a Israele, dopo che abbiamo decretato la sorte di Hamas e la guerra è prossima alla fine».

Sulla destra del volantino appare la foto di Izz al-Din al-Haddad e la scritta: «Gli angeli e i tuoi amici che ti hanno preceduto ti stanno aspettando. Sinwar ha detto che non entreranno all'inferno senza di te. Non preoccuparti, ti forniremo un biglietto rapido e diretto per l'inferno».

14:00
14:00
Scontri a Gerusalemme, diversi arresti

La polizia ha dichiarato di aver arrestato diverse persone a Gerusalemme in seguito a scontri tra diversi gruppi nei vicoli della Città Vecchia, dopo che un gruppo di adolescenti israeliani di destra ha aggredito commercianti e residenti musulmani nei vicoli.

13:52
13:52
Giovani ebrei aggrediscono i musulmani nella Città Vecchia al grido di «morte agli arabi»

Decine di adolescenti israeliani di destra hanno aggredito commercianti e residenti musulmani nella Città Vecchia in occasione del Giorno di Gerusalemme, come mostrano video e foto sui social.

I ragazzi, che partecipavano a tour organizzati prima della marcia delle bandiere, hanno preso a calci porte di negozi, urlato insulti razzisti, sputato su passanti e cantato cori d'odio: «Possa il tuo villaggio bruciare» e «morte agli arabi», hanno gridato. La maggior parte delle attività commerciali nel quartiere musulmano è stata chiusa. Alcuni dei giovani hanno anche aggredito attivisti e giornalisti, riferiscono i media.

13:48
13:48
Israele ha avviato un'operazione militare «senza precedenti» a Khan Younis

Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) in lingua araba ha annunciato che l'esercito israeliano ha avviato un'operazione militare «senza precedenti» contro le capacità dei gruppi armati che continuano a lanciare razzi su Israele dall'area di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza.

L'Idf ha ordinato l'evacuazione immediata dei residenti dei quartieri di al-Qarara, Bani Suheila e Abasan verso la zona di al-Mawasi, a ovest. Secondo l'annuncio, la zona è considerata pericolosa e sono stati lanciati più avvertimenti in passato. Gli ospedali Nasser e al-Amal sono stati esclusi dall'ordine di evacuazione.

L'ordine di evacuazione dell'Idf a Khan Younis di oggi segue altri già diffusi in precedenza per l'intera area, compresa Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale, in vista della pianificata offensiva di terra su vasta scala.

L'esercito chiede ai palestinesi residenti nelle aree contrassegnate in rosso sulla mappa rilasciata dal portavoce su X di evacuare verso ovest, nella zona di Mawasi sulla costa, che Israele dichiarerà «zona più sicura».

Un primo avviso di evacuazione era stato diffuso il 31 marzo per tutta Rafah e la parte meridionale di Khan Younis, il 19 maggio l'esercito israeliano ha ordinato anche al resto di Khan Younis di evacuare. L'evacuazione di oggi riguarda le stesse aree da cui era stato precedentemente ordinato lo sfollamento.

13:07
13:07
Israeliani fanno irruzione nella sede Unrwa a Gerusalemme est

Manifestanti israeliani hanno fatto irruzione nel complesso dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) a Gerusalemme Est. Lo scrive Sky News.

Roland Friedrich, coordinatore dell'Unrwa per la Cisgiordania, ha dichiarato che circa una dozzina di manifestanti israeliani, tra cui un membro del parlamento, sono entrati con la forza nel complesso questa mattina.

12:25
12:25
Sale a 36 il bilancio vittime nel raid su scuola a Gaza

Il bilancio delle vittime di un attacco aereo israeliano contro una scuola che ospitava famiglie sfollate nel quartiere di Al-Daraj a Gaza è salito ad almeno 36. Secondo fonti locali citate dall'agenzia di stampa palestinese Wafa, tra le vittime ci sarebbero anche numerose donne e bambini, molte delle vittime sarebbero state trovate gravemente ustionate.

L'attacco, secondo i soccorritori, ha innescato vasti incendi che hanno rapidamente divorato le tende nel cortile della scuola.

10:54
10:54
Il direttore della fondazione umanitaria sostenuta dagli USA per gli aiuti a Gaza si è dimesso

Il direttore della nuova fondazione umanitaria sostenuta dagli Stati Uniti per distribuire aiuti nella Striscia di Gaza ha annunciato di essersi dimesso «con effetto immediato».

Jake Wood, direttore esecutivo della Gaza Humanitarian Foundation (GHF), ha spiegato di ritenere che non fosse possibile attuare il piano dell'organizzazione «rispettando rigorosamente i principi umanitari di umanità, neutralità, imparzialità e indipendenza».

La GHF, che ha una filiale registrata a Ginevra dallo scorso febbraio, ha annunciato il 14 maggio che prevede di distribuire circa 300 milioni di pasti per un periodo iniziale di 90 giorni. L'Onu e le ong hanno ripetutamente dichiarato che non parteciperanno alla distribuzione degli aiuti da parte di questa fondazione, accusata di collaborare con Israele.

09:48
09:48
Idf: «Colpiti oltre 200 obiettivi terroristici in 48 ore»

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno comunicato che, nelle ultime 48 ore, l'Aeronautica israeliana ha colpito oltre 200 obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza, nell'ambito dell'operazione Carri di Gedeone. Tra gli obiettivi: militanti di Hamas, depositi di armi, postazioni di cecchini e missili anticarro, tunnel e altre infrastrutture.

Nel sud della Striscia, è stato attaccato un complesso militare utilizzato da Hamas, che comprendeva un magazzino di armi, una postazione di osservazione e un'altra struttura militare. Secondo l'Idf, sono stati inoltre eliminati militanti che rappresentavano una minaccia diretta per le truppe.

09:14
09:14
Netanyahu: «Sconfiggeremo Hamas e libereremo i nostri ostaggi»

«Siamo nel mezzo di una campagna difficile, alla fine della quale sconfiggeremo Hamas e libereremo i nostri ostaggi nel sud. Abbiamo anche molte altre sfide. Ma parallelamente, costruiamo il nostro Paese. Il nostro Paese è speciale, e ha una città speciale, Gerusalemme».

Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu che , in vista della Giornata di Gerusalemme, insieme al sindaco della città santa Moshe Lion, ha visitato la Piscina di Mamilla, un sito storico unico risalente all'epoca bizantina, che riflette i molteplici strati storici della città.

09:13
09:13
Hamas: «Morti 33 palestinesi nel raid sulla scuola»

La Protezione Civile di Gaza gestita da Hamas afferma che almeno 33 palestinesi sono morti nel bombardamento israeliano di una scuola che ospitava sfollati palestinesi a Gaza City

09:13
09:13
Idf: «Lanciati tre razzi dalla Striscia di Gaza»

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno reso noto che poco fa sono stati lanciati tre razzi dalla Striscia di Gaza meridionale, due dei proiettili non hanno raggiunto il bersaglio e sono caduti dentro la Striscia di Gaza, mentre il terzo è stato intercettato dalle difese aeree prima di attraversare il confine. Non ci sono notizie di feriti nella Striscia, né a causa dei due proiettili caduti a corto raggio né a causa dell'intercettazione.

08:36
08:36
Idf: «Nella scuola di Gaza c'erano terroristi di alto livello»

L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto che «terroristi di alto livello» si trovano nella scuola di Gaza presa di mira all'alba di oggi in un attacco che - secondo quanto riportano i media - ha ucciso almeno 25 persone.

«L'Idf e l'Isa (Shin Bet, ndr) hanno colpito terroristi di alto livello che operavano all'interno di un centro di comando e controllo di Hamas e della Jihad Islamica, situato in un'area che in precedenza ospitava la scuola 'Faami Aljerjawi' nella zona di Gaza City - si legge in un comunicato pubblicato su Telegram -. Il centro di comando e controllo è stato utilizzato dai terroristi per pianificare e raccogliere informazioni al fine di eseguire attacchi terroristici contro civili israeliani e truppe dell'Idf».

08:35
08:35
Raid israeliano su una scuola di Gaza: i morti sono 25

È salito ad almeno 25 morti il bilancio del raid aereo israeliano della notte scorsa su una scuola che ospitava sfollati palestinesi nella città di Gaza: lo riporta Al Jazeera.

06:27