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Gli USA presentano all’ONU la bozza di risoluzione sul piano di pace per Gaza

Convocati i membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza e diversi Paesi arabi - La proposta, voluta da Trump, prevede una forza internazionale di stabilizzazione e il rilascio di tutti gli ostaggi - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Gli USA presentano all’ONU la bozza di risoluzione sul piano di pace per Gaza
Red. Online
06.11.2025 06:15
20:21
20:21
«Un arsenale in un locale a Vienna» appartenente alle operazioni estere di Hamas

È stato trovato «un deposito di armi in un locale a Vienna» che si «ritiene appartenere alle operazioni estere di Hamas». E si sospetta che le armi siano state «introdotte in vista di potenziali attacchi terroristici in Europa» contro «istituzioni israeliane o ebraiche». Lo riporta, in una nota, il ministero dell'Interno austriaco.

«Cinque pistole e dieci caricatori sono stati trovati in una valigia e immediatamente sequestrati», precisa, sottolineando che le indagini durate diverse settimane su un'organizzazione terroristica globale legata ad Hamas hanno portato anche all'arresto a Londra di un 39enne britannico.

La Direzione per la Sicurezza dello Stato e l'Intelligence (DSN) - si legge nella nota del ministero sul suo sito - «sta conducendo da diverse settimane indagini approfondite e coordinate a livello internazionale su un'organizzazione terroristica attiva a livello globale con legami con Hamas. L'indagine ha portato al sospetto che un gruppo abbia introdotto armi in Austria per accumularle in vista di potenziali attacchi terroristici in Europa. Secondo lo stato attuale delle indagini, i principali obiettivi di questi attacchi erano istituzioni israeliane o ebraiche in Europa».

«Nell'ambito di un'indagine internazionale, un cittadino britannico di 39 anni è stato identificato come sospettato. Si sospetta che abbia stretti legami con il nascondiglio di armi e con il gruppo europeo» ed è stato fermato «a Londra il 3 novembre».

«Questo caso dimostra ancora una volta che la Direzione dei Servizi di Informazione per la Sicurezza dello Stato dispone di eccellenti reti internazionali e intraprende azioni decisive contro ogni forma di estremismo. La missione è chiara: tolleranza zero per i terroristi», ha sottolineato il ministro degli Interni Gerhard Karner mentre per il segretario di Stato Jörg Leichtfried «l'azione dedita e il meticoloso lavoro investigativo del DSN hanno contribuito in modo decisivo al ritrovamento di queste armi, un forte segno della loro professionalità e del loro impegno per la sicurezza dei nostri concittadini».

19:46
19:46
In Libano colpiti depositi di armi e strutture di Hezbollah

L'esercito israeliano ha annunciato di aver «completato una serie di attacchi contro infrastrutture terroristiche e depositi di armi della Forza Radwan nel Libano meridionale».

L'Idf ha colpito «diversi depositi di armi» appartenenti all'unità di élite di Hezbollah «costruite nel centro di aree popolate da civili», spiega l'esercito su Telegram, accusando la milizia filo-Iran di «usare cinicamente i civili libanesi come scudi umani».

18:10
18:10
«L'ISF a Gaza lavorerà con Israele, Egitto e polizia palestinese»

La bozza di risoluzione per Gaza all'esame del Consiglio di sicurezza dell'Onu prevede che la Forza internazionale di stabilizzazione (Isf) prevista dal piano Trump collaborerà con Israele ed Egitto «insieme alla forza di polizia palestinese» che sarà «addestrata e verificata», per «contribuire a proteggere le aree di confine», «stabilizzare» la situazione di sicurezza a Gaza «garantendo il disarmo della Striscia, compresa la distruzione delle infrastrutture militari, terroristiche e offensive e impedendone la riabilitazione, nonché il disarmo permanente dei gruppi armati non statali», come Hamas. Lo riferisce la testata Israel Hayom, citando l'articolo 7 del testo che ha visionato.

Lo stesso giornale filogovernativo israeliano riferisce che, all'articolo 6, la bozza stabilisce che a Gaza sarà istituita una «governance transitoria» sotto la supervisione di «un comitato palestinese tecnocratico e apolitico», composto da «palestinesi qualificati provenienti dalla Striscia» e «posto sotto l'egida della Lega Araba».

18:09
18:09
Nuova ondata di attacchi israeliani nel sud

L'Idf ha colpito per la quinta volta oggi nel sud del Libano, prendendo di mira un edificio nel villaggio di Dounine, situato vicino a una postazione dell'esercito libanese. Lo riferiscono i media libanesi, secondo cui l'attacco fa seguito a una serie di bombardamenti e agli avvisi di evacuazione eccezionali diffusi nelle ore precedenti.

A causa della tensione, diverse scuole nelle città di Nabatieh e Tiro resteranno chiuse domani.

17:12
17:12
«L'Unrwa esclusa dalla bozza della risoluzione ONU su Gaza»

L'agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi (Unrwa) non è citata tra le organizzazioni a cui verrà affidata l'assistenza durante la ricostruzione di Gaza nella bozza della risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU sul piano di pace per la Striscia: lo indica la testata filogovernativa israeliana Israel Hayom, sostenendo di aver avuto accesso in esclusiva alla bozza.

L'articolo di riferimento, il numero 3, si limiterebbe a citare «organizzazioni cooperanti tra cui le Nazioni Unite, il Comitato Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa» e a precisare «tale assistenza sarà utilizzata esclusivamente per scopi pacifici e non dirottata da gruppi armati; qualsiasi organizzazione che ne abbia fatto un uso improprio sarà considerata non idonea a fornire assistenza, né ora né in futuro», secondo Hayom.

14:44
14:44
Idf ordina evacuazioni nel sud del Libano

L'Idf ha annunciato di aver avviato una serie di attacchi contro obiettivi militari di Hezbollah nel sud del Libano, a seguito degli avvisi di evacuazione inviati ai residenti di tre villaggi dell'area.

Secondo fonti libanesi, i raid hanno colpito un edificio nel villaggio di Aita al-Jabal e un altro nel villaggio di Tir Debba.

Secondo il media libanese L'Orient Le Jour, le Forze di difesa israeliane hanno compiuto un raid aereo anche sulla località di Taybeh.

In precedenza l'Idf aveva avvertito i residenti dei tre villaggi di imminenti attacchi contro «le infrastrutture militari terroristiche di Hezbollah» per contrastare i tentativi della milizia libanese di «ricostruire le sue attività nella zona».

L'avviso, pubblicato dal portavoce militare in lingua araba e corredato di mappe, invita i residenti degli edifici segnalati «utilizzati da Hezbollah» ad «evacuarli immediatamente e allontanarsi di almeno 500 metri» per evitare rischi alla propria sicurezza.

10:46
10:46
Israele chiude la zona di confine con l’Egitto per minaccia di droni

Il ministro della difesa israeliano Israel Katz ha indicato di aver dato istruzioni all'esercito (Idf) di dichiarare l'area di confine tra Israele ed Egitto zona militare chiusa e di modificare le regole di ingaggio, alla luce della continua minaccia dei droni nella zona per il contrabbando di armi e droga. Lo riporta il quotidiano in linea The Times of Israel.

Ieri, il capo di Stato maggiore dell'Idf Eyal Zamir ha dato istruzioni all'esercito di concentrare sforzi e risorse per contrastare la minaccia. Sempre ieri, Katz ha anche tenuto un incontro con l'Idf, la polizia e i funzionari dello Shin Bet (i servizi di sicurezza interna) sulla questione.

10:39
10:39
Hezbollah si rifiuta di negoziare con Israele

L'organizzazione paramilitare islamista sciita e antisionista Hezbollah ha affermato di avere il diritto di difendersi da Israele e ha respinto la prospettiva di qualsiasi negoziato politico tra il Libano e il suo vicino meridionale.

La dichiarazione è arrivata dopo che Israele ha avvertito che potrebbe intensificare le operazioni in Libano contro Hezbollah, con il primo ministro Benyamin Netanyahu che lo accusa di riarmo. «Riaffermiamo il nostro legittimo diritto (...) a difenderci da un nemico che impone la guerra al nostro paese e non cessa i suoi attacchi», ha indicato Hezbollah, respingendo «qualsiasi negoziato politico» tra Libano e Israele.

Intanto, stando al canale televisivo israeliano Channel 12 (Keshet 12), Israele si starebbe proprio preparando all'eventualità di essere chiamato a un altro round di scontri contro Hezbollah. L'emittente ricorda che ieri, stando a proprie informazioni, l'esercito (Idf) si stava preparando a un'azione in Libano con l'obiettivo di indebolire l'organizzazione terroristica e indurla, insieme al governo libanese, a firmare un accordo stabile con Israele. L'Idf si sta preparando all'eventualità di entrare presto in combattimento. «Esistono già dei piani», hanno dichiarato alti funzionari israeliani prima della riunione del gabinetto politico di sicurezza prevista oggi alle 18.00, le 17.00 in Svizzera.

Sempre secondo la testata israeliana, la nuova mossa è stata elaborata in dialogo e coordinamento con gli Stati Uniti. Gli americani hanno trasmesso un messaggio chiaro ai libanesi: raggiungere un accordo e disarmare Hezbollah. Senza una soluzione del genere, gli Stati Uniti sosterrebbero un'azione militare israeliana. Solo una settimana fa, l'inviato statunitense Tom Barak aveva chiarito: «Il Libano non ha tempo, deve disarmarsi rapidamente».

10:09
10:09
Restituito il corpo di un ostaggio originario della Tanzania, rapito il 7 ottobre 2023

Il corpo restituito a Israele ieri sera è quello di un ostaggio originario della Tanzania, rapito il 7 ottobre 2023 in occasione del massacro perpetrato dal movimento islamista palestinese Hamas.

Lo ha annunciato l'ufficio del premier israeliano Benyamin Netanyahu, aggiungendo che rappresentanti dell'esercito dello Stato ebraico (Idf) e del ministero degli esteri hanno informato la famiglia dopo che l'Istituto nazionale di medicina legale ha completato il processo di identificazione, riporta il sito di informazioni israeliano Ynet.

06:21
06:21
I soldati dell'Idf uccidono un palestinese in Cisgiordania

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno ucciso un palestinese che avrebbe lanciato un ordigno esplosivo contro i soldati durante un raid delle Idf nella città di Yamun, nel nord della Cisgiordania. Lo rende noto l'esercito dello Stato ebraico, citato dai media israeliani.

06:19
06:19
Usa convocano all'Onu i paesi arabi per la bozza su Gaza

 L'ambasciatore americano all'Onu Michael Waltz ha convocato oggi i membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza, i rappresentanti di Algeria, Danimarca, Grecia, Guyana, Pakistan, Panama, Sud Corea, Sierra Leone, Slovenia e Somalia riguardo la bozza di risoluzione su Gaza. Lo comunica un portavoce della missione Usa al Palazzo di Vetro. «In particolare, gli Stati Uniti hanno accolto alla riunione anche Egitto, Qatar, Arabia Saudita, Turchia ed Emirati Arabi Uniti, dimostrando il sostegno regionale alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite su Gaza», fa sapere il portavoce.

«La risoluzione accoglie il Board of Peace e autorizza la Forza Internazionale di Stabilizzazione delineata nel piano di pace in venti punti per Gaza del presidente Donald Trump - aggiunge - Questo include la continuazione degli aiuti umanitari e il rilascio di tutti gli ostaggi, aprendo la strada a una Gaza più sicura e prospera». «Sotto la coraggiosa guida del presidente Trump - sottolinea ancora - gli Usa otterranno ancora una volta risultati all'Onu, non chiacchiere senza fine».

06:16
06:16
Il punto alle 06:00

Israele ha ricevuto tramite il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) la bara di un ostaggio ucciso, consegnata alle forze dell’IDF e allo Shin Bet nella Striscia di Gaza. L’ufficio del premier Benyamin Netanyahu ha confermato che le spoglie saranno trasferite in Israele per l’identificazione, assicurando che «gli sforzi per il rilascio dei nostri ostaggi continueranno fino all’ultimo».

In precedenza, le brigate Ezzedine al-Qassam avevano annunciato l’imminente consegna del corpo di un prigioniero israeliano trovato nel quartiere di Shujaiya. Secondo l’esercito, dei 28 ostaggi deceduti previsti dall’accordo, 21 sono stati finora restituiti.

Nel frattempo, un ex ostaggio israeliano, Rom Braslavski, 21 anni, ha raccontato pubblicamente le torture e gli abusi subiti durante oltre due anni di prigionia a Gaza. La sua testimonianza, diffusa da Canale 13 e ripresa dai media internazionali, è la prima di un uomo a denunciare violenze sessuali da parte dei rapitori.

Sul fronte politico, uno dei leader di Hamas, Moussa Abu Marzouk, ha dichiarato di aver raggiunto un accordo con l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) per la creazione di un comitato temporaneo che amministrerà Gaza per conto dell’ANP, con compiti di supervisione dei valichi di frontiera e delle forze di sicurezza.

Parallelamente, gli Stati Uniti hanno preparato una bozza di risoluzione da condividere con i membri eletti del Consiglio di sicurezza dell’ONU, che approverebbe un mandato biennale per un organo di governo transitorio e una forza internazionale di stabilizzazione nella Striscia di Gaza.