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Un alto funzionario di Hamas afferma che il gruppo terroristico è in contatto con i mediatori riguardo a diversi leader terroristici palestinesi che Israele ha rifiutato di liberare nell'ambito dell'accordo mediato dagli Stati Uniti – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:58
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Il Primo Ministro britannico parteciperà al vertice di pace in Egitto
Il Primo Ministro britannico Keir Starmer parteciperà lunedì al vertice di pace in Medio Oriente per la cerimonia della firma dell'accordo di pace per Gaza, ha dichiarato il suo ufficio, a seguito del cessate il fuoco tra Israele e Hamas. «Il Primo Ministro si recherà in Egitto per partecipare al vertice di pace di Sharm El-Sheikh lunedì», ha dichiarato Downing Street. «Parteciperà alla cerimonia della firma del piano di pace per Gaza, che segna una svolta storica per la regione dopo due anni di conflitto e spargimento di sangue», ha aggiunto.
23:52
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Il Segretario Generale delle Nazioni Unite parteciperà al vertice di pace per Gaza in Egitto
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres «si recherà in Egitto per partecipare lunedì al Summit per la Pace di Sharm El-Sheikh», ha dichiarato l'ufficio del suo portavoce, aggiungendo che Guterres tornerà presso la sede delle Nazioni Unite mercoledì.
23:46
23:46
Trump e al-Sisi presiederanno il vertice di pace per Gaza a Sharm el-Sheikh
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il suo omologo egiziano Abdel Fattah al-Sisi presiederanno lunedì il vertice di pace per Gaza a Sharm el-Sheikh, ha dichiarato sabato la presidenza egiziana. L'incontro si terrà lunedì pomeriggio «con la partecipazione di leader di oltre venti paesi», ha aggiunto. L'incontro avrà l'obiettivo di «porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza, intensificare gli sforzi per raggiungere la pace e la stabilità in Medio Oriente e inaugurare una nuova era di sicurezza e stabilità regionale».
22:45
22:45
Teheran: «Mosca ci ha riferito che Israele non vuole un nuovo scontro»
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha affermato che il suo Paese ha ricevuto un messaggio dalla Russia secondo cui Israele non cerca un nuovo scontro con Teheran, dopo la guerra durata 12 giorni a giugno. "Sembra che tre o quattro giorni fa ci sia stata una telefonata tra (il primo ministro israeliano Benyamin) Netanyahu e (il presidente russo Vladimir) Putin", ha detto Araghchi. "Netanyahu ha sottolineato di non avere alcuna intenzione di riprendere la guerra con l'Iran", ha aggiunto il ministro degli Esteri iraniano, precisando che questo messaggio è stato trasmesso durante un briefing all'ambasciatore iraniano in Russia.
22:34
22:34
Il Hamas, rilascio degli ostaggi inizierà lunedì mattina
Il rilascio dei 48 ostaggi detenuti dai militanti palestinesi a Gaza inizierà lunedì mattina. Lo ha detto un funzionario di Hamas in un'intervista alla Afp,. «In base all'accordo firmato, lo scambio di prigionieri inizierà lunedì mattina come concordato e non ci sono nuovi sviluppi al riguardo», ha dichiarato l'alto funzionario di Hamas, Osama Hamdan.
22:31
22:31
Vertice su Gaza a Sharm El-Sheikh, gli Stati Uniti invitano anche l’Iran
Gli Stati Uniti hanno invitato l'Iran al vertice su Gaza che si terrà lunedì a Sharm El-Sheikh. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali la lista degli invitati include anche la Spagna, il Giappone, l'Azerbaijan, l'Armenia, l'Ungheria, l'India, El Salvador, Cipro, Grecia, Bahrain, Kuwait e Canada. Israele non parteciperà.
19:47
19:47
Tel Aviv, l’inviato Usa Witkoff: «Ho sognato questa notte»
«Ho sognato questa notte». Lo ha detto l'inviato Usa Steve Witkoff rivolgendosi alla folla presente alla piazza degli ostaggi di Tel Aviv, in vista dell'attesissimo rilascio dei rapiti da parte di Hamas.
«È uno spettacolo struggente, sembra che ci siano quasi più di 100'000 persone qui stasera, tutti i nostri cuori battono all'unisono, riuniti qui a Tel Aviv per la pace, l'unità e la speranza in questo luogo sacro che chiamiamo Hostages Square», ha aggiunto.
«Stasera celebriamo qualcosa di straordinario, un momento che molti pensavano impossibile, eppure eccoci qui, la prova vivente che quando il coraggio incontra la convinzione, i miracoli possono accadere», ha proseguito Witkoff, che era insieme a Jared Kushner e Ivanka Trump.
L'intervento di Witfoff è stato interrotto dai fischi nel passaggio in cui ha nominato Benjamin Netanyahu. «Lasciatemi solo concludere il mio pensiero», ha insistito l'alto funzionario Usa. «Ero in trincea con il primo ministro, credetemi, ha avuto un ruolo molto importante» per arrivare ad un accordo con Hamas.
19:10
19:10
Hamas non parteciperà alla firma dell'accordo per Gaza
La delegazione di Hamas non parteciperà alla firma di un accordo di cessate il fuoco a Gaza. «Non saremo presenti alla firma ufficiale», ha dichiarato l'esponente dell'ufficio politico Hossam Badran, sottolineando che il movimento islamista palestinese agisce «tramite mediatori qatarioti ed egiziani».
18:32
18:32
Witkoff e Kushner stasera alla manifestazione a Tel Aviv
L'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Medio Oriente, Steve Witkoff, sarà il primo oratore al manifestazione di massa di stasera a Hostages Square, insieme a Jared Kushner: lo annuncia l'Hostage and Missing Families Forum, ripreso dai media israeliani.
Witkoff e Kushner hanno guidato i negoziati che hanno garantito la prima fase dell'accordo, che porterà alla liberazione degli ostaggi rimanenti. Si prevede che decine di migliaia di persone parteciperanno all'evento a Tel Aviv.
17:48
17:48
Hamas: «Il disarmo è fuori discussione e non negoziabile»
Il disarmo di Hamas, previsto nell'ambito del piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine alla guerra a Gaza, è «fuori discussione e non è negoziabile»: lo ha dichiarato un responsabile del movimento islamista palestinese in condizioni di anonimato.
L'accordo raggiunto tra Hamas e Israele, dopo lo scambio di prigionieri in una prima fase, prevede anche il disarmo del movimento islamista, l'esilio dei suoi combattenti e la prosecuzione del ritiro graduale di Israele da Gaza.
Intanto, secondo fonti locali citate dalla Bbc, Hamas ha richiamato circa 7000 membri delle sue forze di sicurezza per riaffermare il controllo sulle aree di Gaza recentemente abbandonate dalle truppe israeliane, nominando cinque nuovi governatori, tutti con esperienza militare, alcuni dei quali in precedenza comandavano brigate del suo braccio armato per supervisionare le operazioni.
Secondo quanto riportato da Gaza, unità armate di Hamas si sono già schierate in diversi distretti, alcune indossando abiti civili e altre con le uniformi blu della polizia di Gaza. La mobilitazione di Hamas - aggiunge l'emittente - era stata ampiamente anticipata nel contesto della crescente incertezza su chi governerà Gaza una volta terminata la guerra, una questione chiave che potrebbe complicare l'avvio della seconda fase del piano Trump.
Un funzionario di Hamas all'estero ha rifiutato di commentare direttamente le notizie sul dispiegamento di forze di sicurezza, ma ha dichiarato che «non possiamo lasciare Gaza in balia di ladri e milizie sostenute dall'occupazione israeliana. Le nostre armi sono legittime, esistono per resistere all'occupazione e rimarranno tali finché l'occupazione continuerà».
17:25
17:25
Macron lunedì in Egitto per sostenere l’attuazione dell’accordo tra Israele e Hamas
Il presidente francese Emmanuel Macron andrà lunedì in Egitto per sostenere l'«attuazione» dell'accordo tra Israele e Hamas. Lo comunica l'Eliseo, confermando la presenza della Francia al vertice di Sharm el-Sheikh.
17:24
17:24
Cresce la cooperazione di sicurezza tra Israele e Paesi arabi nonostante la guerra a Gaza
La cooperazione in materia di sicurezza fra gli Stati arabi e Israele si è ampliata nonostante le ripetute condanne per la guerra a Gaza. Secondo quanto riporta il Washington Post, i legami militari che si sono instaurati sono stati messi in crisi dall'attacco israeliano in Qatar, ma potrebbero ora svolgere un ruolo chiave nella supervisione del cessate il fuoco a Gaza.
Con il sostegno degli Stati Uniti, negli ultimi tre anni alti funzionari militari di Israele e di sei Paesi arabi hanno avuto una serie di incontri, incluso uno nella base americane di al-Udeid, in Qatar.
I documenti rivelano che il collante dei rapporti è stata la minaccia posta dall'Iran. E includono cinque presentazioni PowerPoint del Centcom che descrivono la creazione di quello che l'esercito americano ha definito il «Regional Security Construct» che, oltre al Qatar, include Bahrein, Egitto, Giordania, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti.
Kuwait e Oman erano identificati come «potenziali partner» informati su tutti gli incontri. Le presentazioni sono state condivise anche con l'alleanza di intelligence «Five Eyes» e sono state redatte fra il 2022 e il 2025, prima e dopo l'inizio della guerra a Gaza.
16:42
16:42
Gaza: oltre 500 mila palestinesi tornati nel nord
La protezione civile di Gaza, gestita dal movimento islamista Hamas, stima che oltre 500 mila palestinesi siano tornati nel nord della Striscia dall'inizio della tregua, ma lamenta che non ci sono abbastanza tende o case per accogliere gli sfollati.
Nelle ultime ore, si afferma, sono stati recuperati dalla macerie in tutta la Striscia 150 cadaveri ma mancano all'appello altre 9.500 persone considerate «disperse».
15:59
15:59
I camion con gli aiuti stanno entrando a Gaza
L'agenzia israeliana che gestisce il trasferimento degli aiuti umanitari (Cogat) ha indicato all'emittente televisiva statunitense Cnn che oggi alcuni camion sono entrati a Gaza, senza specificarne il numero.
Secondo Cogat, i mezzi pesanti contengono principalmente «cibo, attrezzature mediche, forniture per rifugi, nonché carburante per operazioni essenziali e gas da cucina». Sarà consentito portare nella Strisciua anche le attrezzature essenziali per la riparazione delle infrastrutture critiche.
Dal canto suo, Il Programma alimentare mondiale (PAM) ha annunciato di aver iniziato a intensificare le sue operazioni. «Nelle prossime settimane, il PAM aumenterà il numero di panetterie».
15:18
15:18
Gli USA non invieranno militari nella Striscia
L'inviato speciale degli Stati Uniti in Medio Oriente, Steve Witkoff, e il l'ammiraglio americano Brad Cooper oggi hanno visitato una base dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza, accompagnati dal capo di stato maggiore israeliano Eyal Zamir. Cooper sulla rete sociale X ha spiegato che l'obiettivo era discutere la creazione di un «centro di coordinamento civile-militare» guidato dal Centcom, che «sosterrà la stabilizzazione del conflitto».
Lo United States Central Command (Centcom) è uno degli undici comandi combattenti unificati delle forze armate degli Stati Uniti. È responsabile delle operazioni militari statunitensi in circa 20 paesi del Medio Oriente, dell'Asia centrale e meridionale.
Cooper ha confermato «non ci saranno (...) americani a Gaza» per portare a termine il piano di pace del presidente Donald Trump tra il movimento islamista Hamas e Israele.
13:54
13:54
In 300'000 tornati a Gaza City
La protezione civile della Striscia, gestita dal movimento islamista Hamas, stima che «300.000 palestinesi» siano tornati a Gaza City dall'inizio della tregua, ma lamenta che non ci sono abbastanza tende o case per accogliere gli sfollati.
Nelle ultime ore, si afferma, sono stati recuperati dalla macerie in tutta la Striscia 150 cadaveri ma mancano all'appello altre 9.500 persone considerate «disperse».
12:47
12:47
Lo sconforto dei palestinesi di ritorno a Gaza
Il ritorno dei palestinesi a casa, dopo il cessate il fuoco, è carico di sconforto e desolazione. Molti sono arrivati a Gaza City per valutare i danni e decidere se le loro famiglie potranno tornare ma si trovano ad affrontare una realtà dura e straziante. «Non è rimasto più nulla», è il racconto ad Al Jazeera.
I palestinesi hanno detto di non aver trovato nulla dei loro quartieri e delle zone che un tempo chiamavano casa, non riescono nemmeno a riconoscerle. Molte famiglie hanno anche affermato di non potersi permettere l'elevato prezzo del ritorno al nord, perché due anni di guerra israeliana hanno privato le famiglie di ogni possibile fonte di reddito.
Stessa desolazione a Khan Yunis. Secondo il sindaco della città, l'80% del governatorato di Khan Yunis è distrutto. Circa 400.000 tonnellate di macerie ricoprono le strade della città, ha aggiunto Alaa al-Din al-Batta. Un totale di 136 tra parchi, giardini, piazze pubbliche e rotatorie sono stati rasi al suolo e distrutti, ha aggiunto.
«Abbiamo inviato nove squadre sul campo per ripulire le strade, ma abbiamo urgente bisogno di mezzi pesanti a causa dell'enorme quantità di detriti che bloccano le strade», ha dichiarato in una conferenza stampa, ripresa dalla Cnn.
11:05
11:05
Da domani aiuti dentro Gaza
L'Onu ha ricevuto il via libera da Israele per iniziare a far entrare massicci aiuti a Gaza a partire da domenica: lo afferma un funzionario delle Nazioni Unite all'Associated Press.
Gli aiuti includono 170.000 tonnellate che sono già state posizionate in paesi vicini come Giordania ed Egitto. Nelle ultime 24 ore, funzionari delle Nazioni Unite e autorità israeliane hanno avviato una serie di discussioni sul volume di aiuti che le organizzazioni umanitarie possono portare e attraverso quali punti di ingresso. Le organizzazioni umanitarie come l'Unicef si dicono pronte a inviare aiuti: «Speriamo che tutti i valichi vengano aperti».
11:05
11:05
Trump e al Sisi alla firma dell'accordo di pace
La cerimonia di lunedì per la firma dell'accordo di pace tra Israele e Hamas sarà co-presieduta dal presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi e da quello americano Donald Trump. Lo scrivono i media del Cairo, secondo i quali sono stati ufficialmente invitati i leader di Germania, Francia, Italia, Regno Unito, Qatar, Emirati arabi, Giordania, Turchia, Arabia Saudita, Pakistan e Indonesia.
Il vertice, previsto a Sharm el Sheikh, è stato ieri al centro di un colloquio telefonico preparatorio tra il ministro degli esteri del Cairo, Badr Abdel Aty, e l'omologo USA Marco Rubio.
09:10
09:10
Beirut condanna gli attacchi dell'IDF
Il presidente libanese Joseph Aoun ha condannato gli attacchi notturni di Israele, nei quali sono state colpite «strutture civili, con il bilancio di un morto».
«Ancora una volta, il Libano meridionale è stato bersaglio di un'aggressione israeliana odiosa contro installazioni civili, senza giustificazione né pretesto», ha dichiarato Aoun.
«La gravità è che avviene dopo l'accordo di cessate il fuoco a Gaza». Secondo l'agenzia di stampa nazionale, gli aerei da guerra israeliani «hanno compiuto 10 raid contro depositi di bulldozer ed escavatori».
08:44
08:44
200 soldati USA in Israele per monitorare la tregua?
Durante la notte, «truppe statunitensi hanno iniziato ad arrivare in Israele come parte di una forza che contribuirà a supervisionare il cessate il fuoco a Gaza»: lo scrive ABC News citando due funzionari.
La squadra, di 200 unità, arriverà nel fine settimana dagli Stati Uniti e da altre basi in Medio Oriente. L'ammiraglio Brad Cooper, capo del comando centrale delle forze armate statunitensi, è arrivato ieri in Israele.
08:29
08:29
Gaza: gli ostaggi saranno rilasciati lunedì
È tregua a Gaza dopo 736 giorni di guerra e in migliaia stanno rientrando nella maggiore città della Striscia. Completato il ritiro dell'Idf dopo il cessate il fuoco scattato con la ratifica da parte del governo israeliano dell'accordo.
Gli ostaggi saranno rilasciati lunedì, conferma Donald Trump, che esulta: «Abbiamo fermato la guerra, sarà una pace duratura». Si tratta di 20 ostaggi vivi in cambio di 1.950 prigionieri palestinesi, tra cui però non figura Barghouti, ma Hamas «insiste per il suo rilascio».
Da oggi inizierà l'ingresso di aiuti umanitari e altre forniture essenziali nella Striscia, annuncia un funzionario di Hamas, mentre il valico di Rafah al confine con l'Egitto sarà aperto ai civili a metà della prossima settimana. Trump è atteso lunedì mattina in Israele, poi in Egitto per la firma ufficiale e un vertice con i leader del mondo.
Netanyahu avvisa: «Se il disarmo di Hamas e la smilitarizzazione della Striscia non avverranno sarà guerra». La fazione islamica: «Non daremo scuse a Israele». Intanto l'Idf colpisce e smantella infrastrutture di Hezbollah nel sud del Libano.
07:34
07:34
L'IDF colpisce Hezbollah in Libano
«L'IDF ha colpito e smantellato le infrastrutture terroristiche di Hezbollah nella zona del Libano meridionale, dove erano presenti macchinari utilizzati per ricostruire le infrastrutture terroristiche nell'area in cui si trovavano». È quanto rendono noto su Telegram le forze armate israeliane.
«L'organizzazione terroristica Hezbollah continua i suoi sforzi per ricostruire le infrastrutture terroristiche in tutto il Libano, sfruttando cinicamente la popolazione libanese come scudi umani - aggiunge l'IDF - La presenza dei macchinari e l'attività di Hezbollah nella zona costituiscono una violazione degli accordi tra Israele e Libano. L'IDF continuerà ad operare per rimuovere qualsiasi minaccia allo Stato di Israele».
07:33
07:33
19 palestinesi morti nonostante il cessate il fuoco
I corpi di 155 palestinesi uccisi negli attacchi israeliani sono stati trasportati negli ospedali della Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore, inclusi 135 i cui corpi sono stati recuperati da sotto le macerie, secondo quanto riportato da fonti mediche dopo la mezzanotte. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa.
Le fonti hanno affermato che 19 palestinesi sono stati uccisi nei continui attacchi aerei israeliani in tutta la Striscia, nonostante l'annunciato accordo di cessate il fuoco, mentre una persona è deceduta per le ferite riportate in un precedente attacco.
Secondo le stesse fonti, 16 persone sono state uccise quando aerei da guerra israeliani hanno bombardato una casa di proprietà della famiglia Ghabboun nel sud di Gaza City. Due palestinesi sono stati uccisi anche in un attacco aereo a sud di Khan Younis, sempre nel sud di Gaza.
Gli ospedali della Striscia hanno ricevuto un gran numero di vittime: 43 corpi sono stati trasportati all'ospedale Al-Shifa, 60 all'ospedale Battista Al-Ahli di Gaza City, quattro all'ospedale Al-Awda di Nuseirat, 16 all'ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah e 32 all'ospedale Nasser di Khan Younis.
Dall'ottobre 2023, oltre 67 mila palestinesi sono stati uccisi a Gaza, con circa 170 mila feriti, per lo più bambini e donne, a causa della guerra israeliana durata due anni contro la Striscia. Le massicce distruzioni, che hanno preso di mira abitazioni e infrastrutture, hanno inoltre portato allo sfollamento di centinaia di migliaia di persone.
07:31
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Il punto alle 7.30
Un alto funzionario di Hamas afferma che il gruppo terroristico è in contatto con i mediatori riguardo a diversi leader terroristici palestinesi che Israele ha rifiutato di liberare nell'ambito dell'accordo mediato dagli Stati Uniti, tra cui Marwan Barghouti e Ahmad Saadat. È quanto si legge sul Times of Israel.
«Il movimento (Hamas) insiste sul loro rilascio e i negoziati sono ancora in corso», ha dichiarato Mousa Abu Marzouk alla rete televisiva Al-Jazeera. Marzkouk afferma che Israele ha respinto diversi altri nomi proposti. Alla domanda se tra questi figurassero Abdullah Barghouti, Hassan Salama, Ibrahim Hamed e Abbas al-Sayyed, ha risposto: «Sì. Questi sono i nomi più importanti che l'occupazione rifiuta sempre».
Le dichiarazioni sono state rilasciate mentre Hamas, la Jihad islamica palestinese e il Fronte popolare per la liberazione della Palestina hanno pubblicato un comunicato in cui affermano che accetteranno di rispettare il cessate il fuoco e l'accordo per il rilascio degli ostaggi, nonostante il rifiuto di Israele di liberare alcuni dei prigionieri che chiedono.