Focus

I droni, l'arma in più di questa guerra

Usati sia dall'esercito russo sia da quello ucraino, si sono rivelati fondamentali soprattutto per Kiev: ma di che cosa stiamo parlando esattamente?
©Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved
Marcello Pelizzari
24.02.2023 06:00

I droni. Una storia vecchia, se pensiamo che il primo tentativo (riuscito) di velivolo senza pilota risale al 1918. Vecchia ma nuova, venendo alla guerra in Ucraina e al ruolo, incredibile, esercitato. Difficile ottenere dati precisi, ma è chiaro che – oggi – gli eserciti di Russia e Ucraina sono quelli più forniti. Dai nanodroni, veri e propri periscopi volanti per i soldati di fanteria, a quelli d’attacco capaci di trasportare e sganciare bombe.

L'Aerorozvidka

L’uso dei droni, dicevamo, ha avuto uno sviluppo logico e massiccio – nello specifico – in Ucraina. La necessità di veicoli di sorveglianza senza pilota, ad esempio, emerse già nel 2014 durante i combattimenti nel Donbass. Di qui la nascita di molte iniziative civili, ma anche militari come la creazione di Aerorozvidka, un’unità di élite di piloti di droni dell’esercito di Kiev.

All’indomani dell’invasione, un anno fa, l’Ucraina ha dotato ogni unità di un drone di osservazione. Al contempo, ha addestrato decine e decine di piloti. Non solo, l’esercito ucraino ha pure imparato ad abbattere i droni dell’avversario. Come? Tramite cannoni antiaerei leggeri o grazie a jammer portatili, dei marchingegni che interrompono la comunicazione tra il dispositivo e il suo pilota. Per tacere dei missili anticarro a guida laser lanciati grazie ai Bayraktar TB2, droni di progettazione turca rivelatisi fondamentali nelle prime settimane per colpire i convogli russi in movimento.

Compreso il pericolo, la Russia ha trovato le contromisure e costretto Kiev a ripiegare su droni più piccoli, meno costosi e più difficilmente rilevabili dai radar.

L'attacco alla Moskva

La Russia, soprattutto, ha sfruttato i suoi legami con l’Iran per rifornirsi di droni kamikaze. Oggetti dal costo moderato, circa 20 mila dollari l’uno, ma capaci di sfuggire alle maglie della difesa antiaerea. E di seminare panico, oltreché devastazione. Così un ufficiale francese, esperto di droni: «Non li senti arrivare, ti obbligano a muoverti di continuo, a nasconderti perché altrimenti vieni catturato dai sensori ottici o termici o, ancora, infrarossi».

Mosca, in particolare, si è assicurata diversi Shaded-136 e ne ha lanciati a pioggia sulle città ucraine. L’Ucraina li ha ribattezzati «motorini». Ribadendo, fra le altre cose, che questi kamikaze in realtà sono più vicini a un razzo che a un drone. E assicurandosi, a sua volta, centinaia di Switchblade e Phoenix Ghost dagli Stati Uniti.

L’esercito di Kiev, a proposito di droni, ha usato una tattica interessante durante l’attacco alla Moskva. Un Bayraktar TB2, infatti, è stato inviato in ricognizione a mo’ di esca, impegnando così la difesa antiaerea dell’incrociatore e aprendo la strada ai missili Neptune.

Il rovescio della medaglia

Il rovescio della medaglia, beh, è che i droni impiegano diverse persone e, soprattutto, in caso di interruzione del flusso di comunicazioni fra pilota e velivolo non c’è modo di recuperare l’oggetto. Già, perché il drone non è (ancora) intelligente: se non gli viene ordinato di evitare un albero, ad esempio, va a sbatterci contro.

Detto del costo, nella maggior parte dei casi, non esorbitante, va pure sottolineato che questi velivoli hanno vita breve, spesso brevissima. Due-tre missioni. Dieci per quelli ad ala fissa. Tradotto: sia l’esercito russo sia quello ucraino stanno spendendo risorse ed energie per garantire una sostituzione rapida e continua. Mosca ha stretto ulteriormente i rapporti con Teheran; Kiev ha in mente di allestire una fabbrica di Bayraktar direttamente su suolo ucraino.

La vera sfida, per contro, sarà quella di integrare l’intelligenza artificiale affinché i droni diventino autonomi. Sembra un film distopico se non apocalittico, roba alla Terminator, potrebbe essere la realtà di una guerra che, su questo fronte, si muove molto velocemente.

In questo articolo: