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Mykhail Podoliak, consigliere dell'amministrazione presidenziale ucraina: «Ora si vedrà se Mosca è pronta a fermare la guerra. Per noi la proposta di Trump è buona per i negoziati» - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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13:26
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L'Eurocamera: «Nessun territorio occupato sarà mai riconosciuto come russo»
«Nessun territorio occupato sarà mai riconosciuto come russo». È quanto afferma l'Eurocamera nella relazione sul piano di pace per l'Ucraina, approvata questa mattina a Strasburgo con 401 voti a favore, 70 contrari e 90 astenuti.
La relazione inoltre riconosce gli sforzi negoziali degli Usa, ma critica «l'ambivalenza di Washington», giudicata «dannosa ai fini di una pace duratura».
«Qualsiasi accordo, affermano gli eurodeputati, non potrà limitare il diritto dell'Ucraina a difendere sovranità e integrità territoriale, né la sua libertà di scegliere le proprie alleanze, senza veti russi».
La risoluzione adottata dal Parlamento esorta l'UE e i suoi Stati membri a mostrare leadership in questo cruciale momento geopolitico e a continuare a collaborare con Washington e altri partner affini, affinché i negoziati per una pace giusta e duratura rispettino il diritto internazionale.
I deputati ribadiscono che una pace sostenibile richiede prima un cessate il fuoco efficace, sostenuto da solide garanzie di sicurezza per Kiev da parte dell'Ue e degli Stati Uniti - equivalenti all'Articolo 5 della NATO e all'Articolo 42.7 dell'UE - per prevenire, dissuadere e contrastare immediatamente qualsiasi nuova aggressione.
Inoltre si afferma che nessun territorio ucraino temporaneamente occupato sarà legalmente riconosciuto dall'UE e dai suoi Stati membri come territorio russo. Sottolineano poi la necessità del coinvolgimento europeo in qualsiasi negoziato di pace, poiché l'esito della guerra in Ucraina avrà un impatto profondo sulla sicurezza europeo, ribadiscono che «nulla sull'Ucraina deve essere deciso senza l'Ucraina, e nulla sull'Europa senza l'Europa».
Secondo il testo approvato dall'Eurocamera, l'ambivalenza di Washington sull'Ucraina è dannosa per una pace duratura.
Il Parlamento riconosce gli sforzi dell'amministrazione statunitense per porre fine alla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina. Tuttavia, considera l'ambivalenza politica di Washington nei confronti di Kyiv dannosa all'obiettivo ultimo di raggiungere una pace duratura. I deputati sottolineano inoltre che qualsiasi accordo di pace non deve limitare la capacità dell'Ucraina di difendere la propria sovranità, indipendenza e integrità territoriale. L'Ucraina è libera di scegliere le proprie alleanze politiche e di sicurezza senza che la Russia possa esercitare un potere di veto, affermano.
Sul tema delicatissimo del «prestito di risarcimento» per l'Ucraina basato sui beni russi congelati, nella risoluzione si sottolinea che qualsiasi accordo di pace deve prevedere un pieno risarcimento da parte della Russia per i danni materiali e immateriali causati in Ucraina. I deputati chiedono all'UE e ai suoi Stati membri di adottare e attuare, senza ulteriori ritardi, un «prestito di risarcimento» legalmente e finanziariamente solido per il paese, garantito dai beni russi congelati. Precisano che la sorte e le condizioni di investimento di tali beni non possono essere oggetto di negoziato senza l'UE.
Il Parlamento ribadisce infine che nessuna sanzione dell'UE deve essere revocata prima dell'attuazione di un accordo di pace basato su negoziati. Qualora la Russia rifiutasse di avviare seri colloqui di pace, l'UE dovrebbe imporre ulteriori sanzioni.
12:09
12:09
Russia, 8 ergastoli per l'attentato al ponte di Crimea
Una Corte di Rostov sul Don, in Russia, ha condannato all'ergastolo otto persone accusate di terrorismo per l'attentato al ponte di Crimea dell'8 ottobre 2022 che provocò cinque morti. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.
Secondo gli investigatori, l'attentato, compiuto con l'esplosione di un camion bomba, fu organizzato dai servizi d'intelligence ucraini Sbu. Due giorni dopo l'attacco, le forze russe cominciarono i raid sulle infrastrutture energetiche ucraine, che continuano tuttora.
Gli imputati erano accusati di terrorismo e acquisizione e trasporto illegale di ordigni esplosivi.
Il Ponte di Crimea attraversa lo Stretto di Kerch collegando il territorio russo alla penisola annessa da Mosca nel 2014. Gli investigatori russi affermano che ad organizzare l'attentato fu Vasyl Malyuk, capo dell'Sbu. L'ordigno sarebbe stato messo a punto in Ucraina, trasportato in Russia e posto su un camion, il cui conducente era all'oscuro del piano. Nell'esplosione morirono lo stesso camionista e i quattro occupanti di un'auto che transitava vicino.
11:51
11:51
«Consiglio d'Europa centrale per una pace giusta in Ucraina»
«Anche se non siamo al tavolo delle trattative per la pace in Ucraina, se si guarda alla sostanza, il nostro lavoro è chiaramente centrale in molti settori coperti dal piano che si sta delineando». Lo afferma il segretario generale del Consiglio d'Europa, Alain Berset.
Il Consiglio d'Europa vanta una competenza unica in settori che sono importanti per una pace giusta e duratura, evidenzia Berset riferendosi per esempio alla possibile assistenza della Commissione di Venezia in qualsiasi riforma costituzionale che possa essere avviata dopo l'accordo di pace, agli standard che l'organizzazione ha per lo svolgimento delle elezioni, oppure per la difesa dei diritti delle minoranze. O ancora al supporto che il Consiglio d'Europa è in grado di fornire all'Ucraina per il ripristino di istituzioni locali funzionanti e democratiche, comprese quelle giudiziarie, nelle zone liberate dall'occupazione.
«Qualsiasi disposizione contenuta in un accordo di pace dovrà produrre effetti conformi alla Convenzione europea dei diritti umani nell'Ucraina del dopoguerra. E sarà la Corte di Strasburgo a valutare in ultima istanza tali effetti», osserva il segretario generale, aggiungendo che «saranno il Registro dei danni e la futura Commissione per i risarcimenti del Consiglio d'Europa a costituire gli strumenti internazionali indipendenti per affrontare la questione dei risarcimenti».
«Incoraggio tutti i nostri Stati membri, nonché i nostri Stati osservatori e i partner della Ue, a includere questi elementi nei rispettivi contributi al processo di pace», termina Berset, ringraziando la Svizzera e la Turchia, 2 Stati membri del Consiglio d'Europa, per le iniziative intraprese al fine di facilitare i negoziati.
06:30
06:30
Bambino di 6 anni e una donna morti in un attacco a Kherson
Una donna di 34 anni e un bambino di sei sono rimasti uccisi nella città ucraina di Kherson questa sera alle 19.40 dopo che le forze russe hanno sganciato su un'auto esplosivo da un drone. Lo ha detto Oleksandr Prokudin, capo dell'Amministrazione militare dell'Oblast di Kherson. Lo scrive Ukrainska Pravda. Prokudin ha aggiunto che anche un uomo di 50 anni è rimasto ferito. È stato portato in ospedale con un trauma cranico e varie ferite.
06:12
06:12
Il punto alle 06.00
Il segretario generale della NATO Mark Rutte ribadisce che la Russia non ha alcun ruolo nelle decisioni sull’adesione dell’Ucraina e che ogni scelta spetta esclusivamente all’unanimità degli Stati membri. Pur sostenendo che la guerra potrebbe concludersi entro il 2025, Rutte avverte che Mosca resterà una minaccia di lungo periodo e che, in assenza di un ingresso immediato nella NATO, a Kiev dovranno essere garantite forti tutele di sicurezza.
Sul fronte diplomatico, il consigliere ucraino Podoliak conferma che Mosca ha ricevuto la bozza del piano di pace USA, dopo un incontro ad Abu Dhabi tra servizi russi, ucraini e funzionari americani. Zelensky, da parte sua, denuncia la narrativa russa che vuole l’Ucraina incapace di difendersi e rivendica i risultati militari quotidiani come prova della necessità di continuare a sostenere Kiev.
L’Europa ribadisce la propria posizione: il presidente tedesco Steinmeier assicura che l’Ucraina non sarà lasciata sola, mentre von der Leyen e Zelensky parlano di nuove sanzioni e dell’uso dei beni russi congelati. L’Alta rappresentante UE Kaja Kallas giudica il prestito di riparazione la via migliore per finanziare Kiev.
Dal Cremlino, Peskov ammette l’esistenza di un «processo serio» di negoziato, mentre il consigliere Ushakov conferma che i servizi russi e ucraini si incontrano periodicamente per questioni delicate come lo scambio di prigionieri. Intanto Steve Witkoff, inviato speciale USA, si recherà a Mosca la prossima settimana e potrebbe incontrare Putin: una visita annunciata sia da Trump sia da fonti russe.
Negli Stati Uniti, la stampa parla di tensioni interne all’amministrazione Trump tra la linea più rigida di Rubio e quella più conciliante del vicepresidente Vance, ma entrambi respingono ogni divisione. Trump sostiene di vedere progressi nel negoziato e smentisce l’esistenza di scadenze rigide.
Restano tuttavia tre nodi critici tra Washington e Kiev: la possibile cessione di territori occupati, il limite alle dimensioni dell’esercito ucraino e la rinuncia alla NATO, considerata da Kiev una linea rossa invalicabile. Tre punti che coincidono anche con le principali richieste di Mosca e che determineranno il successo o il fallimento del processo diplomatico.
