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«Il 24 febbraio 2022 la NATO non chiuse lo spazio aereo sopra l'Ucraina per evitare uno scontro diretto con la Russia»

Lo spiega l'allora segretario generale dell'Alleanza Jens Stoltenberg – Segnalati droni di Mosca a Černihiv, Dnipropetrovsk, Donetsk e Sumy - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Il 24 febbraio 2022 la NATO non chiuse lo spazio aereo sopra l'Ucraina per evitare uno scontro diretto con la Russia»
Red. Online
09.11.2025 06:56
17:10
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Stoltenberg: «Il 24 febbraio 2022 la NATO non chiuse lo spazio aereo sopra l'Ucraina per evitare uno scontro diretto con la Russia»

Durante l'invasione russa dell'Ucraina del 24 febbraio 2022 la NATO non chiuse lo spazio aereo sopra il Paese per evitare uno scontro diretto con la Russia. Lo spiega, in un'intervista al Sunday Times, l'allora segretario generale dell'Alleanza Jens Stoltenberg.

L'ex segretario generale della NATO, in carica dal 2014 al 2024, ricorda che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky lo chiamò da un bunker a Kiev dicendogli che capiva e accettava che l'Alleanza atlantica non inviasse truppe di terra, anche se non era d'accordo, ma chiedeva «di chiudere lo spazio aereo» e di impedire «agli aerei, ai droni e agli elicotteri russi di volare e attaccarci» così come fatto negli anni Novanta con la Bosnia-Erzegovina.

Stoltenberg ha detto di aver risposto a Zelensky: «Capisco perché lo chiedi. Ma non succederà, perché se la NATO dovesse chiudere lo spazio aereo dell'Ucraina, la prima cosa che dovremmo fare sarebbe eliminare i sistemi di difesa aerea russi in Bielorussia e Russia, poiché non potremmo sorvolare lo spazio aereo ucraino con i missili di difesa aerea russi puntati sugli aerei della NATO».

«E se c'è un aereo o un elicottero russo in volo, dobbiamo abbatterlo e allora scoppierà una guerra su vasta scala tra l'Alleanza atlantica e la Russia. E non siamo pronti per questo. Come disse Biden, che all'epoca era presidente degli Stati Uniti, non rischieremo la Terza Guerra Mondiale per il bene dell'Ucraina», ha detto il politico ed economista norvegese a Zelensky.

16:08
16:08
In 100.000 senza luce e gas a Kharkiv per raid russi

Dopo gli attacchi russi di ieri, nella regione di Kharkiv, circa 100'000 utenti sono ancora senza elettricità, acqua e riscaldamento. Lo afferma il vice primo ministro per la ricostruzione dell'Ucraina Oleksiy Kuleba, come riporta Rbc Ukraina.

Secondo Kuleba, nella regione di Kharkiv, i servizi energetici e di pubblica utilità stanno lavorando 24 ore su 24 per stabilizzare la situazione. L'entità della distruzione è significativa e ci vuole tempo. «Attualmente circa 100 mila abbonati restano senza elettricità, acqua e riscaldamento», ha osservato.

15:23
15:23
Zelensky: «Ho firmato nuove sanzioni contro la Russia»

«Ho firmato nuove sanzioni contro la Russia» e «questa volta si tratta di sanzioni speciali». Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X.

Queste decisioni «riguardano individui che lavorano nelle strutture governative di Putin e coloro che sono coinvolti nel saccheggio dei territori ucraini temporaneamente occupati, uno dei suoi esattori, un funzionario dell'intelligence militare russa e un collaboratore» ha spiegato Zelensky aggiungendo che Kiev sta anche «avviando un'azione contro le case editrici russe impegnate a giustificare l'aggressione e a diffondere la propaganda russa in tutto il mondo».

La Russia «recentemente ha anche preso una decisione politica di imporre sanzioni contro funzionari ucraini, in particolare contro il primo ministro», ha ricordato Zelensky, e «tale comportamento merita una pressione globale molto maggiore» contro «tutte le fonti e gli schemi che finanziano la macchina da guerra russa e contro ogni individuo che diffonde propaganda».

Come riporta Ukrinform, tra le persone soggette a misure economiche speciali e ad altre misure restrittive figura, in particolare, Kirill Dmitriev, inviato speciale del presidente russo per gli investimenti e la cooperazione economica con i Paesi stranieri e amministratore delegato del Fondo russo per gli investimenti diretti (Rdif). Dmitriev, qualche settimana fa, aveva incontrato Steve Witkoff, inviato speciale degli Stati Uniti, lanciando nuovi spiragli alla via diplomatica.

Oltre a Dmitriev, sottoposta a sanzioni anche la ministra russa dell'Agricoltura Oxana Lut, il viceministro dell'Istruzione Alexander Bugayev, il viceministro della Cultura Andrey Malyshev, il viceministro della Scienza Andrey Omelchuk, il negoziatore russo con la parte ucraina a Istanbul, il tenente generale Alexander Zorin, e il capo del servizio di informazione operativa e relazioni internazionali del Servizio federale di sicurezza Alexey Komkov.

Incluso anche l'ex presidente della Corte costituzionale dell'Ucraina Oleksandr Tupytskyi.

14:30
14:30
Le armi per Kiev bloccate dallo shutdown

Oltre 5 miliardi di dollari di armi americane destinate ai Paesi della Nato per l'Ucraina sono stati bloccati a causa dello shutdown negli Usa. Lo rivela una stima del dipartimento di Stato di cui Axios ha preso visione.

La chiusura governativa di 40 giorni ha paralizzato diverse agenzie federali, tra cui l'ufficio del Dipartimento di Stato che gestisce i contratti di esportazione. Di conseguenza, le consegne di sistemi come i missili Himars, Aegis e Amraam a Danimarca, Croazia e Polonia sono state interrotte o ritardate. Molte queste armi sono poi trasferite in Ucraina.

11:57
11:57
Angelina Jolie in Ucraina: «I droni una minaccia costante»

L'attrice americana Angelina Jolie ha rivelato che durante una sua visita a Mykolaïv e Kherson, in Ucraina, un drone russo le ha sorvolato la testa. Lo racconta Ukrainska Pravda.

L'attrice americana ha visitato le città ucraine questa settimana nell'ambito di una visita organizzata dalla Legacy of War Foundation. «La minaccia dei droni era una presenza costante e pesante - ha raccontato l'attrice in un post -. Si sentiva un basso ronzio nel cielo. È diventato noto localmente come un 'safari umano', con droni usati per tracciare, cacciare e terrorizzare le persone, costantemente».

In un'occasione, lei e il suo team si sono trovati sulla traiettoria di un drone: hanno dovuto fermarsi e aspettare che «volasse sopra la loro testa». «Indossavo l'equipaggiamento protettivo e per me è stato solo un paio di giorni. Le famiglie qui convivono con questa situazione ogni singolo giorno», ha aggiunto.

Jolie ha detto «molte persone mi hanno parlato del peso psicologico di vivere sotto una minaccia continua e della paura più profonda di essere dimenticati dal mondo» e che «ciò che mi dà speranza è l'incredibile coraggio e la competenza delle organizzazioni locali, dei volontari e di coloro che li sostengono. Se loro riescono a trovare la forza, i governi dovrebbero essere in grado di fare lo stesso».

08:04
08:04
L'Ucraina sta cercando di ripristinare l'illuminazione e il riscaldamento

L'Ucraina ha cercato nelle ultime ore affannosamente di ripristinare l'illuminazione e il riscaldamento dopo che gli attacchi russi contro le infrastrutture energetiche hanno ridotto a «zero» la capacità di produzione di energia elettrica del Paese.

Mosca, che negli ultimi mesi ha intensificato gli attacchi alle infrastrutture ucraine, ha lanciato nella notte centinaia di droni contro gli impianti energetici di tutto il Paese nella notte. Gli attacchi hanno interrotto la fornitura di elettricità, riscaldamento e acqua in diverse città, con la società elettrica statale Centerenergo che ha avvertito che la capacità di produzione «è scesa a zero».

Oggi in gran parte delle regioni dell'Ucraina, l'energia elettrica potrebbe essere interrotta per un periodo compreso tra le 8 e le 16 ore al giorno, ha affermato il fornitore statale Ukrenergo, mentre venivano effettuate le riparazioni e deviato l'approvvigionamento energetico. Sebbene la situazione si sia in qualche modo stabilizzata, regioni come Kiev, Dnipropetrovsk, Donetsk, Kharkiv, Poltava, Chernigiv e Sumy potrebbero continuare a subire regolari interruzioni di corrente, ha affermato ieri sera il ministro dell'Energia ucraino.

07:04
07:04
«Intercettati 44 droni ucraini»

 I sistemi di difesa aerea hanno intercettato e distrutto 44 droni ucraini nelle regioni russe durante la notte. Lo riferisce, secondo la Tass, il ministero della Difesa russo. «Dalle 23 alle 7 ora di Mosca del 9 novembre, le forze di difesa aerea in stato di allerta hanno distrutto 44 droni ucraini ad ala fissa: 43 droni nella regione di Bryansk e un drone nella regione di Rostov», ha dichiarato il ministero in una nota.

06:58
06:58
Diversi arresti in Russia, «collaboravano con Kiev»

Quasi dieci persone, tra cui russi e stranieri, sono state arrestate in relazione a un procedimento penale che prevedeva la partecipazione a un'organizzazione terroristica che collaborava con i Servizi di Sicurezza dell'Ucraina (Sbu). È quanto riferisce all'agenzia russa Ria Novosti una fonte vicina alle indagini. «Quasi dieci cittadini russi e stranieri sono stati arrestati con l'accusa di aver partecipato a un'organizzazione terroristica attraverso la cooperazione con l'Sbu. Il caso coinvolge anche diversi individui non identificati», ha affermato la fonte dell'agenzia. Uno dei principali sospettati, ha chiarito la fonte, è un cittadino straniero che, secondo gli inquirenti, avrebbe legami con l'Sbu. Gli imputati sono attualmente detenuti in centri di detenzione preventiva nella capitale, tra cui Lefortovo.

06:57
06:57
Il punto alle 7

L'Aeronautica Militare delle Forze Armate dell'Ucraina ha segnalato su Telegram nel corso della notte diversi attacchi effettuati con droni in numerose regioni del Paese. L'allarme è scattato in particolare per le regioni di Černihiv, Dnipropetrovsk, Donetsk, nel distretto di Nižyn. Droni sono stati segnalati anche sulla regione di Sumy, nei distretti di Konotop e Shostka.

 Una base russa è stata colpita nel villaggio conquistato di Mikhailivka, nella regione di Zaporizhzhia. Lo afferma Ukrinform, secondo cui Petro Andriushchenko, capo del Centro per lo studio dell'occupazione, lo ha riferito su Telegram. «Mikhailivka. Regione di Zaporizhzhia (occupata) - afferma - La base degli occupanti è stata colpita. Come riportato, i partigiani hanno disattivato una torre di comunicazione a Kursk».