Il nuovo Governo ha vita breve: Lecornu si è (già) dimesso

«Non c'erano le condizioni per restare primo ministro»: lo ha detto Sébastien Lecornu dopo aver rassegnato questa mattina le dimissioni davanti al presidente francese, Emmanuel Macron, che le ha accettate. Lo fa sapere l'Eliseo.
Nominato il 9 settembre, Lecornu è stato oggetto di critiche da parte dell'opposizione e della destra dopo aver svelato domenica sera parte della composizione del suo governo. Martedì avrebbe dovuto pronunciare la sua dichiarazione di politica generale all'Assemblea.
Lasciando Matignon (la sede del governo, ndr) 27 giorni dopo la sua nomina, scrive Le Figaro, Lecornu diventa il primo ministro con il mandato più breve della storia.
«Non c'erano le condizioni»
«Non c'erano le condizioni per restare primo ministro»: lo ha detto Sébastien Lecornu dopo aver rassegnato questa mattina le dimissioni davanti al presidente francese, Emmanuel Macron.
Nel corso del suo intervento a Matignon, Lecornu ha sottolineato che le «formazioni politiche hanno fatto finta di non capire la rottura profonda nel non usare l'articolo 49.3». Un riferimento, in particolare, all'articolo della costituzione francese che dal 2022 ha consentito, ai vari governi a trazione macroniana di adottare le manovre finanziarie senza passare per il parlamento, suscitando l'ira delle opposizioni.
Nei giorni scorsi Lecornu si era impegnato a non ricorrervi per l'adozione della manovra 2026, lasciando così l'ultima parola ai deputati. Un'apertura che evidentemente non è bastata a convincere gli altri partiti politici. Il premier dimissionario ritiene inoltre che la composizione del governo «non sia stata fluida». E ha denunciato l'interesse politico di alcune formazioni, con l'approssimarsi delle elezioni presidenziali nel 2027.
Il RN chiede lo scioglimento dell'Assemblea Nazionale
Dopo l'annuncio delle dimissioni del premier francese Sébastien Lecornu, Jordan Bardella, leader del Rassemblement National (RN), chiede che il presidente Emmanuel Macron sciolga l'Assemblea Nazionale.
La France Insoumise (LFI), in seguito alle dimissioni del premier Sébastien Lecornu, chiede l'«esame immediato» della mozione di destituzione del presidente, Emmanuel Macron. «Dopo le dimissioni di Sébastien Lecornu, chiediamo l'esame immediato depositata da 104 deputati per la destituzione di Emmanuel Macron», scrive in un messaggio pubblicato su X il leader del partito della sinistra radicale, Jean-Luc Mélenchon.