Il caso

Il problema dei party sul fiume a emissioni zero

Oceandiva promette crociere divertenti e «rivoluzionarie» sul Tamigi, anche a notte fonda, ma i residenti di Londra non sono d’accordo
Marcello Pelizzari
06.11.2022 15:00

Qualcuno l’ha definita una chiassosa chiatta da diporto. Altri, sognando di salirvi a bordo, la considerano già la barca dei sogni. E delle feste sfrenate. Il nome, in fondo, dice molto. Se non tutto: Oceandiva. Pazienza se opererà, o meglio dovrebbe operare, su un fiume. Il Tamigi. Nel cuore di Londra, insomma. A partire (forse) dal 2023.  

Emissioni zero, ma…

La barca, leggiamo sui media britannici e sul sito dell’omonima società, potrà ospitare 1.500 persone. Di più, promette di essere un ritrovo rivoluzionario e, soprattutto, a emissioni zero. Una notizia, di questi tempi. A capitanare l’operazione ci sarà Robert Dwan. Un nome conosciuto nel settore, visto che la sua famiglia da decenni gestisce crociere fluviali. Il padre, Ken, era il proprietario della Tidal Cruises. Una sua nave, la Marchioness, nel 1989 affondò provocando così la morte di 51 persone. 

Va detto che Oceandiva, nelle intenzioni, sarà il teatro (in movimento) di qualsiasi evento o conferenza. Tutto molto bello, se non fosse che i cittadini hanno inarcato le sopracciglia di fronte alle richieste avanzate da Oceandiva London. Una in particolare, l’orario di lavoro: dalle 11 di mattina alle 2 e mezza di notte. Ogni giorno, da lunedì a domenica. Con l’aggiunta, per sei giorni la settimana, di poter sdorare fino alle 3. 

C’è chi dice no

Le opposizioni al progetto galleggiante non sono mancate e non mancano, va da sé. Della serie: per quanto aperta e desiderosa di divertirsi sia Londra, i cittadini normali hanno (anche) bisogno di dormire. I primi a lamentarsi sono stati i residenti di Southwark, quartiere centralissimo dove intende attraccare la barca. Il molo, tuttavia, è privato e il locale consiglio comunale non può intervenire. C’è chi spera in un altro consiglio, quello di Newham. In ogni caso, tutti i consigli comunali che si affacciano sul Tamigi, fra cui Southwark appunto, ma anche Westminster e Greenwich, hanno presentato le rispettive risposte alla consultazione sulla pianificazione. I toni, manco a dirlo, nel discorso pubblico sono tutto fuorché accomodanti. Peter Golds, un consigliere conservatore, al Telegraph ha sentenziato: dare l’autorizzazione a quel barcone sarebbe un disastro per i residenti. Ahia. «Questo non è più un fiume industriale, l’area che lo costeggia è residenziale», le sue parole. E ancora: «Immaginate, all’una di notte, in estate, mentre cercate di andare a dormire, 1.500 persone che fanno festa passando lentamente davanti alle finestre del vostro bagno sul Tamigi».

Ma non è solo il fiume a destare preoccupazioni. Già, perché 1.500 festaioli in crociera, in modalità curt bandida volendo ticinesizzare il tutto, prima o poi scenderebbero presso i vari punti previsti dal percorso. Festaioli verosimilmente ubriachi fradici, che andrebbero – è inevitabile – a fare casino per le strade. Sempre a orari poco cristiani.

Che cosa dice Oceandiva

Oceandiva, dal canto suo, ha cercato di mantenere il tradizionale aplomb britannico. Spiegando che, innanzitutto, stiamo parlando di una rivoluzione: ricordate il discorso delle emissioni zero? Ecco. L’obiettivo, nobile, è decarbonizzare il fiume. Farlo divertendosi, beh, non è un reato hanno fatto capire i responsabili del progetto.

Battute a parte, l’azienda sta lavorando di concerto con la Metropolitan Police per preparare un piano di gestione per il suo approdo a Butler’s Wharf, a Southwark. Inoltre, ha promesso di affrontare una a una le preoccupazioni dei cittadini. In maniera completa ed esaustiva.

Newham, tornando ai consigli comunali, ha riferito al Telegraph di aver ricevuto un numero senza precedenti di osservazioni e reclami in merito alla richiesta di Oceandiva. Richiesta che sarà valutata dalla sottocommissione licenze di Newham il 22 e 23 febbraio. Le emissioni saranno anche a zero, ma le lamentele si stanno accumulando. E rischiano di compromettere il progetto.