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A rivelarlo è il Wall Street Journal che cita fonti informate: secondo il quotidiano, sarà presente anche una delegazione USA composta da Marco Rubio e da Keith Kellogg – Trump: «Putin non è pronto a finire la guerra perché pensa di star vincendo» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:05
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Il G7 aumenterà la pressione se la Russia rifiuta il cessate il fuoco
Il G7 «aumenterà la pressione» se la Russia rifiuta un cessate il fuoco. Lo afferma il G7 dei ministri finanziari nel comunicato finale, nel quale condanna la «continua brutale guerra» di Mosca contro l'Ucraina.
«Se non si raggiungerà un accordo su un cessate il fuoco, continueremo a esplorare tutte le opzioni possibili, comprese quelle per massimizzare la pressione, come un ulteriore rafforzamento delle sanzioni», si legge nel comunicato.
23:03
23:03
Germania: Merz a Vilnius, nel Baltico per rafforzare il fianco est
Una delle prime missioni del neocancelliere tedesco Friedrich Merz lo ha portato nella capitale lituana Vilnius, dove è arrivato per l'entrata in servizio della brigata corazzata della Bundeswehr, inviata nel Baltico con l'obiettivo di rafforzare il fianco est della NATO come deterrenza nei confronti di Mosca.
Un progetto lanciato due anni fa dal predecessore socialdemocratico Olaf Scholz e dal ministro della difesa Boris Pistorius, quest'ultimo confermato nell'esecutivo dell'attuale Grosse Koalition, che ha partecipato anche alla cerimonia odierna.
In Lituania, il leader della CDU ha espresso preoccupazione per l'incertezza che segna la guerra ucraina, a quanto sembra ancora lontana dalla fine, e per la minaccia russa che incombe, ha detto, «sulla sicurezza di tutta l'Europa».
«Chiunque sfidi la NATO deve sapere che l'intera alleanza difenderà ogni centimetro del suo territorio», ha scandito, definendo la situazione della sicurezza locale «tesa». «Le cittadine e i cittadini della Lituania possono fare affidamento su di noi», ha aggiunto. Al suo fianco, il presidente lituano Gitanas Nauseda nei suoi commenti non ha risparmiato l'enfasi: «è una giornata storica - ha detto -. La Germania è il nostro principale alleato sul piano della difesa».
Rispondendo a una domanda dei giornalisti a margine di un incontro bilaterale, Nauseda ha poi spiegato di non aspettarsi «sorprese» dalla manovra russa del prossimo autunno in Bielorussia, sottolineando però anche che «in queste situazioni possono esserci degli incidenti». «Oggi diamo un segnale: noi siamo pronti e determinati», ha concluso.
Entro il 2027 Berlino dispiegherà 5000 soldati tedeschi nella repubblica baltica. Mentre è stato Merz a indicare una cornice temporale anche per gli sforzi economici che intende promettere alla NATO: il Kanzler si prefigge di arrivare a investire il 5% del PIL in Difesa (3,5% per le truppe, 1,5% per la logistica che coinvolge gli spostamenti militari) entro il 2032.
«Oggi la Germania è pronta a sostenere la Lituania, non solo a parole - ha concluso il cancelliere nel discorso ufficiale - ma con soldati, con grandi attrezzature militari, con infrastrutture: dobbiamo essere disposti a fare tutto per difenderci per evitare di essere costretti a difenderci. Questo è il principio che guida le nostre azioni, una deterrenza credibile». Merz ha perciò definito la missione lituana della Bundeswehr come «l'inizio di una nuova era».
21:11
21:11
Ucraina: «Negoziati a metà giugno in Vaticano», ma Mosca frena
Potrebbero tenersi a metà giugno i nuovi negoziati diretti tra russi ed ucraini in Vaticano. Questo, almeno, stando alle anticipazioni del «Wall Street Journal». Ma la stessa testata riferisce che il presidente americano Donald Trump, dopo aver parlato lunedì al telefono con il suo omologo Vladimir Putin, avrebbe riferito ai leader europei come il presidente russo non intenda ancora mettere fine alle ostilità.
«È convinto che stia vincendo», sarebbero state le parole del presidente americano. E diversi segnali nelle ultime ore mostrano che effettivamente le forze russe stanno aumentando la pressione sul terreno, facendo ritenere ad alcuni osservatori che sia cominciata la prevista «offensiva d'estate».
Intanto il Cremlino frena: «non ci sono ancora accordi specifici sui prossimi incontri, questo è ancora da definire», ha commentato il portavoce Dimtri Peskov.
Nel giorno in cui il generale Andrei Mordvichev, decorato come Eroe della Russia per i successi ottenuti nel conflitto, ha assunto l'incarico di nuovo comandante delle forze di terra, Putin ha annunciato che i soldati russi stanno creando una «fascia di sicurezza» lungo la frontiera con l'Ucraina.
Un'operazione che, da quello che sembra di capire, dovrebbe comportare l'occupazione di una zona in territorio ucraino per mettere fine ai continui raid, specie con i droni, compiuti dalle forze di Kiev sulle regioni frontaliere russe. Anche nelle ultime ore le autorità locali hanno segnalato un civile ucciso nella regione di Bryansk e uno in quella di Kursk. I feriti sarebbero in totale 17.
Il sito russo di opposizione Meduza scrive intanto che le forze di Mosca «hanno ottenuto i loro primi importanti successi nell'offensiva d'estate» nell'est dell'Ucraina, sfondando le difese ucraine lungo l'autostrada Pokrovsk-Konstantinovka, nella regione di Donetsk, con il probabile obiettivo di puntare a nord verso le città di Kramatorsk e Slovyansk.
Per quanto riguarda i tavoli negoziali, l'unico risultato concreto finora raggiunto, nell'incontro tra delegazioni russa e ucraina il 16 maggio a Istanbul, è stato l'accordo per uno scambio di prigionieri, mille per parte. Kiev e Mosca hanno reso noto di avere ricevuto le liste dei soldati di cui il nemico chiede la liberazione.
Il «Wall Street Journal» scrive nel frattempo di aver saputo che anche il segretario di Stato americano Marco Rubio dovrebbe presenziare ad un nuovo incontro tra le parti a metà giugno in Vaticano.
Intanto nella riunione dei ministri delle finanze del G7 in Canada, il titolare del dicastero tedesco Lars Klingbeil ha assicurato che anche gli USA hanno confermato di volere continuare ad aiutare Kiev. «È diventato chiaro che all'interno del formato G7 il sostegno continuerà senza modifiche», ha affermato Klingbeil, dopo che in precedenza, secondo Politico, Washington aveva manifestato resistenze ad inserire nella dichiarazione finale l'impegno a un «ulteriore sostegno» all'Ucraina ed erano riluttanti a definire «illegale» l'invasione russa.
In serata il ministro dell'economia italiano Giancarlo Giorgetti ha confermato che nel comunicato finale sarà sottolineata una «posizione comune per il sostegno all'Ucraina». Nel sostegno a Kiev ci sarà l'impegno «affinché chiunque abbia fatto affari o favorito la Russia non entri nella ricostruzione dell'Ucraina», ha spiegato.
Le schermaglie diplomatiche dunque continuano in contemporanea con i bombardamenti reciproci tra Mosca e Kiev. Nella notte tra ieri e oggi le forze russe hanno attaccato l'Ucraina con un missile balistico Iskander-M (che secondo Mosca avrebbe colpito un sistema di difesa americano Patriot nella regione di Dnepropetrovsk) e 128 droni, di cui 112 sono stati intercettati.
Il ministero della difesa di Mosca afferma invece che 105 velivoli senza pilota ucraini sono stati neutralizzati su varie regioni della Russia, di cui 35 su quella della capitale. Gli allarmi hanno provocato le chiusure temporanee dei quattro aeroporti internazionali di Mosca: Sheremetyevo, Domodedovo, Vnukovo e Zhukosvky. Oltre 160 voli hanno subito ritardi.
18:15
18:15
Putin: «Stiamo creando zona cuscinetto vicino ai confini»
Il presidente Vladimir Putin ha ribadito che la Russia intende creare una «zona cuscinetto lungo le frontiere» con l'Ucraina per prevenire gli attacchi sulle regioni di confine. «Una decisione è stata presa e le nostre forze armate stanno ora svolgendo il compito», ha affermato in una riunione di governo Putin, citato dalla Tass.
18:04
18:04
«Almeno 3 ricercati per l'omicidio di Portnov a Madrid»
La polizia è alla ricerca di almeno tre persone come sospettate per l'omicidio dell'avvocato ed ex politico ucraino Andriy Portnov, avvenuto ieri mattina a Pozuelo de Alarcón (Madrid): lo riferisce l'agenzia di stampa EFE, citando fonti vicine alle indagini.
Gli inquirenti, aggiunge la stessa agenzia, ritengono che uno di questi individui non ancora identificati sia l'autore degli spari che hanno ucciso Portnov, mentre altri due sarebbero complici che lo hanno aiutato a dileguarsi subito dopo.
Sul luogo del presunto agguato, ovvero le immediate vicinanze della Scuola Americana di Madrid, sarebbero stati raccolti almeno nove bossoli di proiettili, scrive ancora l'EFE.
Nel frattempo, la giudice a cui sono state affidate le indagini preliminari sul caso ha decretato il segreto istruttorio. L'autopsia sul corpo di Portnov è iniziata stamattina e sarebbe ancora in corso.
16:22
16:22
Predisse la fine dell'URSS, ora anticipa fine dell'Occidente: «L'Ucraina è persa»
Aveva pronosticato, statistiche alla mano, la fine dell'Unione sovietica, ora prevede il tramonto dell'Occidente: l'Ucraina è persa e gli americani hanno cattive carte con la Cina, afferma il celebre intellettuale francese Emmanuel Todd. Il più grande pericolo per l'Europa? Una Germania fortemente armata.
«Non mi fido delle valutazioni rapide, non sono un giornalista», puntualizza lo storico e antropologo, di ritorno da un viaggio in Russia, in un'intervista pubblicata oggi dalla Weltwoche. «Diffido anche della mia percezione».
«Il mio metodo si basa sui fatti. Con le statistiche sulla mortalità infantile, avevo previsto il crollo dell'Unione Sovietica senza averla mai visitata. Ora constato che In Francia la mortalità infantile è in aumento: in Russia sta diminuendo ed è più bassa che in America. Sulla base di questa osservazione, sono convinto che la Russia abbia imboccato la strada della normalizzazione da quando Putin è entrato in carica. Nonostante il suo sistema politico, che è una democrazia autoritaria».
Quella del 74enne è stata la prima visita in Russia dal 1993«. Ma non c'è il pericolo - chiede il giornalista del settimanale - di passare per l'utile idiota di Putin? »Non mi importa di questo«, replica l'esperto con studi alla Sorbonne. »Ho anche detto al pubblico che non sono affatto uno di quegli intellettuali che hanno una simpatia ideologica reazionaria per la Russia e Putin. Sono un liberale di sinistra. Il mio atteggiamento di base positivo nei confronti della Russia è l'espressione della mia gratitudine per la vittoria nella Seconda guerra mondiale. La Russia ci ha liberato dal nazionalsocialismo. I primi libri storici che ho letto a sedici anni riguardavano la guerra di Russia, Stalingrado e così via. Ho anche parlato in televisione della russofobia, la russofobia dell'Occidente. Penso che sia una malattia delle nostre società, come l'antisemitismo. Non si può giustificare con le condizioni che ho trovato in Russia. Mi sono reso conto di questo quando ero lì«.
»L'Occidente ha perso la guerra e a Mosca non si vede traccia del conflitto«, prosegue il 74enne. »Le sanzioni hanno costretto la Russia a prendere misure che Putin non avrebbe potuto attuare senza la guerra. Dagli anni 90 i russi hanno sviluppato una grande capacità di adattamento e hanno ampliato il commercio con altri paesi«.
»Gli Stati Uniti non sono riusciti a sconfiggere la Russia con l'aiuto dell'esercito ucraino: per questo hanno spostato il fronte e dichiarato una guerra commerciale con la Cina«, argomenta lo specialista. »Gli americani stanno per perdere il controllo dei sistemi finanziari internazionali e del commercio mondiale. Il mio tema non è la Russia, ma la sconfitta dell'Occidente. I paesi europei sono quelli che stanno soffrendo di più e il risultato è il trionfo dei partiti conservatori-populisti. Sono riluttante a chiamarli estremisti di destra«.
»Gli Stati fondatori dell'Unione Europea - Francia, Germania e Italia - sono stati scavalcati in questa guerra, che i vincitori della Seconda Guerra Mondiale hanno condotto l'uno contro l'altro con le armi della Guerra Fredda. L'Europa viene ristrutturata sotto la tutela americana. I paesi europei hanno perso la guerra, ma non se ne rendono ancora conto«.
Che cosa dire della retorica bellicista europea e della cosiddetta coalizione dei volonterosi? »Riconosco un desiderio di suicidio. Lo si può vedere nelle sanzioni, più dannose per l'Europa stessa. Il ritiro della Germania dall'energia nucleare è una prova di tendenze suicide, così come l'immigrazione di massa incontrollata. Anche la volontà di fare a meno del gas russo è suicida. Abbiamo a che fare con una malattia delle classi superiori«.
Rimane però il fatto che la Russia è una democrazia autoritaria. »Molte violenze brutali provengono dallo stato. Non voglio sorvolare sul trattamento riservato ai membri dell'opposizione. Lo stato russo è forte, dispone di mezzi di propaganda, intimidazione e repressione. Putin li ha usati contro gli oligarchi e ha limitato il loro potere. Questo è stato fatto in modo autoritario, ma anche democratico: il popolo russo sostiene Putin, nella lotta contro gli oligarchi e nella guerra. Gli oligarchi sono ora un problema solo per l'Occidente, soprattutto in America. In Russia, Putin ha risolto il problema. Da un punto di vista intellettuale, posso capire cosa sta facendo Putin, è razionale. Capisco il comportamento russo, il che non significa che sia d'accordo con tutto«
»L'Occidente rimane invece un mistero per me«, aggiunge Todd. »Per molto tempo ho pensato che il compito di Donald Trump sarebbe stato quello di gestire la sconfitta dell'Occidente. Poi ho capito che è stato eletto proprio a causa di questa sconfitta«.
»Mi occupo di globalizzazione da più di vent'anni. Ero contrario al Trattato di Maastricht. Anche quando è stato introdotto l'euro, che ho osteggiato, ero a favore del protezionismo. In seguito, ho difeso l'euro perché avrebbe permesso il protezionismo europeo. Tutto ciò che temevo allora si è concretizzato. La guerra in Ucraina ci costringe ad affrontare finalmente la realtà. Non possiamo più negare la realtà: il prodotto interno lordo della Russia è il 3% di quello dell'Occidente, eppure la Russia è in grado di produrre più armi dell'Occidente«.
»In America, la rivoluzione di Trump viene interpretata come un'apocalisse. Come un punto di svolta e, in senso biblico, come la rivelazione di una nuova verità. Questa valutazione è corretta«, ritiene l'intervistato. »È lo shock della realtà della guerra in Ucraina. L'apocalisse è iniziata in America, rivelando la verità che la guerra è persa. I piani per la controffensiva del 2023 sono stati sviluppati dal Pentagono. Le scorte negli arsenali americani si stanno riducendo, il riarmo non procede. L'America vuole porre fine alla guerra che i russi hanno vinto. Solo gli europei si rifiutano di riconoscerlo. Sono i burattini degli ucraini e degli americani in questa guerra, ma non hanno ancora capito che è persa. Forniscono armi e pagano, ma non sono coinvolti nella guerra. Sognano di continuare il conflitto«.
»Viviamo in un mondo alla rovescia. Sembra di essere nel Medioevo, quando i poveri e i ricchi si scambiavano i ruoli nel carnevale. Il comportamento dei capi di governo europei è così comico: minacciano sanzioni e lanciano un ultimatum dopo l'altro, senza avere a disposizione eserciti che possano dare peso alle loro parole. Alcuni non sono nemmeno in grado di far valere i propri interessi in patria. Il sabotaggio del Nord Stream, ad esempio, ha dimostrato che la Germania è ancora un paese occupato«.
Il passaggio del cancellierato da Olaf Scholz a Friedrich Merz cambia molte cose, in termini psicologici e geopolitici. »Merz è un bellicoso anti-russo. Quando era ancora candidato, si è espresso a favore della fornitura di missili Taurus all'Ucraina, destinati a distruggere il ponte tra la Russia e la Crimea: i contemporanei non sembrano rendersi conto del significato storico e morale di tali considerazioni.
«Sono favorevole a perdonare i crimini storici, ma non a dimenticarli. La Germania è responsabile della morte di 25 milioni di russi nella Seconda guerra mondiale», ricorda lo storico. «E ora vuole intraprendere di nuovo un'azione militare contro la Russia. È inconcepibile».
La situazione porterà a nuovi conflitti, guerre, nazionalismi, fascismi? «Non mi preoccupa la Francia», risponde. «Non perché i francesi siano persone migliori, ma perché non sono troppo seri. I tedeschi lo sono: e quando iniziano qualcosa, la portano a termine. Quando si parla del pericolo di 'fascistizzazione', forse si deve pensare alla Germania. Anche se non so se il pericolo fascista venga dall'AfD o da chi lo combatte».
«Tutti parlano di memoria, di Olocausto. Allo stesso tempo, la storia viene dimenticata», si rammarica lo studioso. «Il riarmo e la militarizzazione della Germania in un'Europa da essa dominata sono una minaccia per la Russia. In questo caso, la dottrina russa prevede l'uso di armi nucleari tattiche. Allora si ripeterà la Seconda guerra mondiale», conclude.
14:12
14:12
«Conquistato un altro villaggio nell'est dell'Ucraina»
Il ministero della Difesa di Mosca ha detto che le truppe russe hanno conquistato un altro villaggio, Novaya Poltavka, nella regione orientale ucraina di Donetsk.
13:25
13:25
Zelensky: «Contatti con Mosca per lo scambio di mille prigionieri»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky fa sapere su Telegram che a Kiev si è tenuto «un incontro per preparare lo scambio per la liberazione di 1000 nostri connazionali dalla prigionia russa, pressoché l'unico vero risultato dell'incontro in Turchia». «Stiamo lavorando per garantire questo risultato», afferma Zelensky.
«Ci sono state segnalazioni di contatti con i russi. Il ministro della Difesa ucraino Umerov supervisiona l'organizzazione del processo e l'attuazione dell'accordo. Stiamo scoprendo i dettagli di ogni persona indicata nell'elenco dalla parte russa».
13:05
13:05
Cremlino: «Trump dice che Putin non è pronto alla pace, ma non ci risulta»
«Quello che sappiamo è in contrasto con quanto scritto nell'articolo». Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha commentato quanto scritto dal Wall Street Journal, secondo il quale, dopo il colloquio telefonico con Vladimir Putin, il presidente statunitense Donald Trump avrebbe detto ai leader europei che il presidente russo non è pronto a porre fine al conflitto in Ucraina.
«Sappiamo - ha commentato il portavoce, citato dall'agenzia Interfax - cosa ha detto Trump a Putin. Non sappiamo cosa Trump abbia detto agli europei dopo quella telefonata. Conosciamo la dichiarazione ufficiale del presidente Trump. Quello che sappiamo è in contrasto con quanto scritto nell'articolo».
12:43
12:43
Negoziati a metà giugno in Vaticano, il Cremlino non conferma
Il Cremlino non ha confermato una notizia del Wall Street Journal secondo la quale negoziati tra russi e ucraini potrebbero tenersi a metà giugno in Vaticano. «Non ci sono ancora accordi specifici sui prossimi incontri, questo è ancora da definire, si sta lavorando per attuare gli accordi raggiunti a Istanbul», ha detto il portavoce Dmitry Peskov.
12:42
12:42
Nuovi dazi contro la Russia, c'è il via libera del Parlamento europeo
Via libera dall'Eurocamera alla proposta della Commissione di aumentare del 50% i dazi Ue su prodotti agricoli di origine russa e bielorussa ancora non soggetti a dazi doganali aggiuntivi. La proposta è stata approvata con 411 voti a favore, 100 contrari e 78 astensioni. La proposta include anche dazi al 6,5% sui fertilizzanti russi.
Con l'approvazione della Plenaria la proposta, dopo la ratifica del Consiglio Ue, potrà entrare in vigore.
I beni colpiti dalle nuove misure europee includono zuccheri, aceto, farina e mangimi. La proposta prevede inoltre dazi del 6,5% sui fertilizzanti importati dai due Paesi, a cui si aggiungo tariffe comprese tra 40 e 45 euro a tonnellata per il biennio 2025-2026.
Tali dazi aumenteranno fino a 430 euro per tonnellata entro il 2028. Le nuove misure ridurranno sensibilmente le importazioni nell'Ue dei beni interessati, che siano di origine diretta o esportati indirettamente da Russia e Bielorussia. Ciò dovrebbe favorire una maggiore diversificazione della produzione europea di fertilizzanti, oggi penalizzata dai bassi prezzi delle importazioni.
12:10
12:10
«Lanciati 35 droni ucraini sulla capitale nella notte»
Le forze ucraine hanno lanciato la scorsa notte 35 droni contro la regione di Mosca, che sono stati tutti intercettati dalle difese antiaeree, secondo quanto riferisce il ministero della Difesa. Altri 70 velivoli senza pilota sono stati abbattuti su altre regioni russe.
Gli allarmi hanno provocato le chiusure temporanee dei quattro aeroporti internazionali di Mosca: Sheremetyevo, Domodedovo, Vnukovo e Zhukosvky. L'agenzia Ria Novosti riferisce che 160 voli hanno subito ritardi.
11:21
11:21
«Un civile ucciso da droni ucraini nella regione di Bryansk»
Un civile è morto e un altro è rimasto ferito oggi in un bombardamento di droni ucraini sulla regione russa di Bryansk, secondo quanto ha riferito il governatore, Alexander Bogomaz.
«Un altro attacco terroristico sulla popolazione civile - scrive sul suo canale Telegram Bogomaz, citato dall'agenzia Interfax - è stato commesso nel villaggio Kamensky Khutor nel distretto di Klimovo. Purtroppo, il raid ha ucciso un residente del villaggio e ne ha ferito un altro».
10:58
10:58
«Nella notte abbattuti 112 droni russi su 128»
Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con un missile balistico Iskander-M e 128 droni di vario tipo, inclusi i kamikaze Shahed, 112 dei quali sono stati abbattuti o neutralizzati dalle difese aeree ed elettroniche di Kiev: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare ucraina.
Settantaquattro velivoli senza pilota sono stati abbattuti, mentre 38 droni-esca sono caduti in zone aperte dopo essere stati presi di mira dagli apparati di guerra elettronica ucraini.
Nell'attacco sono state colpite le regioni di Dnipropetrovsk, Donetsk, Kharkiv e Mykolaiv.
10:54
10:54
Esplode un'auto con a bordo ufficiali delle forze cecene, quattro morti
Quattro ufficiali dell'unità Akhmat delle forze speciali cecene sono morti ieri in seguito all'esplosione sull'auto nella quale si trovavano nel territorio occupato della regione ucraina di Kherson, tra gli insediamenti di Skadovsk e Antonivka: lo rende noto la Direzione generale dell'intelligence del ministero della Difesa di Kiev (Gur), come riporta Ukrainska Pravda.
«Ci sarà una giusta punizione per ogni crimine di guerra commesso contro il popolo ucraino», afferma la Gur. I media ucraini riferiscono che ad una prima esplosione ne è seguita un'altra, causata dalla detonazione delle munizioni che si trovavano a bordo dell'auto.
06:25
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Il punto alle 6.00
Un nuovo incontro tra Russia e Ucraina potrebbe tenersi in Vaticano a metà giugno. A rivelarlo è il Wall Street Journal che cita fonti informate. Secondo il quotidiano, al nuovo vertice sarà presente anche una delegazione statunitense composta dal segretario di Stato e consigliere per la sicurezza nazionale ad interim Marco Rubio e dall'inviato presidenziale per l'Ucraina Keith Kellogg.
Donald Trump ha detto ai leader europei che il presidente russo Vladimir Putin non è pronto a mettere fine alla guerra perché ritiene che stia vincendo. Lo riporta il Wall Street Journal citando tre fonti in merito alla telefonata effettuata lunedì da Trump con i leader europei dopo il colloquio con Putin.