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«Imponendo restrizioni agli aiuti, Israele continua a violare il diritto internazionale a Gaza»

È quanto ha dichiarato Natalie Boucly, vice commissario generale dell'UNRWA - Continuano i bombardamenti di Tel Aviv sulla Striscia - Lunedì il voto ONU sulla risoluzione USA per Gaza – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Imponendo restrizioni agli aiuti, Israele continua a violare il diritto internazionale a Gaza»
Red. Online
15.11.2025 09:58
15:54
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«Israele viola il diritto internazionale sugli aiuti»

«Israele sta violando il diritto internazionale continuando a imporre restrizioni ai flussi di aiuti verso Gaza, dove la popolazione continua a soffrire di una grave carenza di cibo e beni di prima necessità con l'arrivo dell'inverno». È quanto ha dichiarato Natalie Boucly, vice commissario generale dell'Unrwa, in un'intervista rilasciata ad alcuni media internazionali tra i quali il Guardian.

«Con l'avvicinarsi dell'inverno e la carestia che continua a colpire la popolazione, è fondamentale che tutti questi aiuti possano entrare a Gaza senza ritardi», ha affermato.

«Le nostre scorte sarebbero in grado di fornire cibo all'intera popolazione per circa tre mesi. E invece sono bloccate fuori, senza poter entrare. E questo vale anche per le altre agenzie delle Nazioni Unite, perché le restrizioni e i vincoli sono ancora in vigore», ha spiegato Boucly che, ieri, era in missione a Bruxelles dove ha avuto incontri con funzionari dell'Ue proprio su una nuova tranche di fondi per l'agenzia delle Nazioni Unite.

Facendo riferimento alla quarta Convenzione di Ginevra e a un recente parere consultivo della Corte internazionale di giustizia l'Unrwa ha ricordato che Israele deve garantire alla popolazione dei territori palestinesi occupati «i beni di prima necessità per la vita quotidiana».

15:27
15:27
Pioggia sulle macerie: le tende degli sfollati a Gaza allagate

Le forti piogge che da ieri flagellano la Striscia di Gaza hanno allagato migliaia di tende dove hanno trovato rifugio le famiglie di sfollati, bagnando abiti, cibo e i pochi beni rimasti e rendendo ancora più difficili le loro condizioni. Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa.

L'offensiva israeliana ha distrutto il 92% degli edifici residenziali nella Striscia, in modo totale o parziale, costringendo la maggior parte degli abitanti a cercare rifugio in tende che non offrono alcuna protezione dal caldo estivo o dal freddo invernale, oppure a vivere nelle loro case danneggiate, nonostante il rischio di crollo dovuto alle inondazioni e alla pioggia.

Il portavoce delle Nazioni Unite Stéphane Dujarric ha espresso la sua preoccupazione per il fatto che «migliaia di famiglie sfollate sono ora completamente esposte a condizioni meteorologiche avverse, il che aumenta le preoccupazioni relative alla salute e alla protezione».

L'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) ha dichiarato che i partner impegnati a fornire supporto per gli alloggi hanno schierato squadre di risposta rapida e sono al lavoro da settimane per mitigare l'impatto delle piogge previste sulla popolazione di Gaza.

L'Ocha ha riferito che sono state distribuite circa 1.000 tende alle famiglie di Deir al-Balah e Khan Yunis e che sono state fornite circa 7.000 coperte a più di 1.800 famiglie, circa 15.000 teloni a più di 3.700 famiglie e indumenti invernali a più di 500 famiglie.

13:58
13:58
Restituiti da Israele altri 15 corpi

Il Ministero della Salute di Gaza ha confermato di aver ricevuto i corpi di 15 palestinesi nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti.

«Il Ministero della Salute annuncia la ricezione di 15 corpi di martiri rilasciati ieri, venerdì, dall'occupazione israeliana tramite la Croce Rossa. Questo porta il numero totale di corpi ricevuti a 330» nell'ambito dell'accordo, ha dichiarato il Ministero, aggiungendo di averne finora identificati 97.

I cadaveri sono stati restituiti in cambio dei resti dell'ostaggio israeliano 73enne Meny Godard, restituiti da Hamas per il tramite della Croce Rossa giovedì.

09:59
09:59
Il punto alle 10

Lunedì è prevista la votazione sulla risoluzione degli Stati Uniti per Gaza, al Consiglio di sicurezza dell'ONU, stando a fonti diplomatiche, come riferisce l'Afp.

Gli Stati Uniti e diversi paesi arabi hanno chiesto l'adozione «rapida» della bozza di risoluzione. La missione americana all'ONU ha fatto sapere che «Stati Uniti, Qatar, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Indonesia, Pakistan, Giordania e Turchia esprimono il loro sostegno congiunto alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza attualmente in esame, redatta dagli USA dopo consultazioni e in collaborazione con i membri del Consiglio e i partner della regione».

Nel mezzo del cessate il fuoco, intanto, continuano i bombardamenti israeliani. L'artiglieria di Tel Aviv ha bombardato la parte orientale di Gaza City, secondo quanto riferito da fonti locali all'agenzia palestinese Wafa. Le fonti affermano che l'artiglieria ha preso di mira la periferia del quartiere di Shuja'iyya, a est della città di Gaza, senza causare feriti. Un drone israeliano ha inoltre sparato sulle zone orientali del campo profughi di Jabalia, nella Striscia di Gaza settentrionale, anche in questo caso senza causare feriti. Inoltre, navi da guerra israeliane hanno aperto il fuoco verso la costa di Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale.