Stati Uniti

In America è facile comprare un fucile, anche a rate

Fa molto discutere l'offerta sul sito di Daniel Defense, il produttore coinvolto nell'ultima strage: possibile che un'arma sia paragonabile a qualsiasi altro prodotto di consumo?
Marcello Pelizzari
28.05.2022 11:30

Quanto è facile acquistare un’arma? Tanto, troppo negli Stati Uniti. È anche una questione culturale, secondo alcuni. O se preferite un gioco, o quasi. Chiedetelo a Daniel Defense, il produttore di armi coinvolto nell’ultimo massacro. A Uvalde, in Texas.

Sul proprio sito, è vero, in questi giorni l’azienda sta offrendo «pensieri e preghiere» alle famiglie delle vittime e alla comunità della cittadina texana attraverso un pop-up, riaffermando allo stesso tempo la piena disponibilità a collaborare alle indagini. Poco più in basso, tuttavia, vale un altro concetto. Riassumibile in business as usual.

Il concorso

Una sezione di danieldefense.com, al momento, è dedicata a un concorso: scegliete un’arma, quindi un’opzione per il pagamento a rate e, infine, avrete la possibilità di vincere 15 mila dollari. Una cifra, va da sé, che Daniel Defense auspica venga reinvestita in proiettili e altre armi.

La partnership, venendo al pagamento, è con una società specializzata, Credova. Specializzata, appunto, nell’offrire piani di rateizzazione per l’acquisto di armi e altri beni legati ad attività all’aperto. Si tratta, volendo farla breve, del più classico «compra ora, paga dopo». Interrogata da Bloomberg, Credova ha garantito di non aver finanziato l’acquisto dell’arma utilizzata a Uvalde mentre Daniel Defense ha rifiutato ogni commento.

Strategie di marketing

Le armi da fuoco, dunque, sono accessibili. A una vasta fascia di popolazione. Lo aveva dimostrato, a suo tempo, anche la CNN con un servizio. La telecamera nascosta, in questo senso, fu impietosa: il minorenne prestatosi all’inchiesta era riuscito a comprare un fucile. Ma non una birra, delle sigarette, un biglietto della lotteria e una rivista per adulti.

Sorprende, agli occhi di noi europei, e al netto dell’iter politico legato a un maggior controllo delle armi, come acquisti del genere siano considerati normali e di routine. Al punto, come visto, che diverse società di credito sono disposte a finanziare i clienti. Puro e semplice marketing, insomma. E pazienza se di mezzo ci sono aggeggi che possono uccidere (e in America, dati alla mano, lo fanno con una regolarità disarmante). Secondo gli esperti, la legittimazione e la normalizzazione delle armi da fuoco passano anche da queste pratiche.

Anche i cuccioli a rate

Secondo Credova il pagamento a rate occupa una percentuale minore rispetto alla totalità degli acquisti. Gli acquirenti, insomma, prediligono ancora le carte di debito o credito. Non solo, diversi grandi nomi del finanziamento statunitense e internazionale stanno alla larga dal business delle armi. C’è chi, tenendo fede alle proprie politiche commerciali, non finanzia neppure fuochi d’artificio e sigarette elettroniche.

Credova e altri attori, per contro, credono fortemente in questo settore e non si fanno problemi al riguardo. Quello che si propone di fare l’azienda, in fondo, è «cercare di rendere più semplice l’esperienza del cliente» volendo citare l’amministratore delegato Dusty Wunderlich. Un’esperienza che non riguarda soltanto le armi ma, come detto, il finanziamento di altre attività «all’aperto». Perché oggi potrebbe andarvi un fucile, ma domani potreste preferire un quad, articoli di caccia o addirittura un cucciolo di cane.

La semplicità e la facilità, tipicamente americane, con cui (quasi) chiunque può acquistare un’arma fanno sorgere una domanda: alla luce di quanto accaduto in Texas, i volumi di vendita diminuiranno? Non è detto. Marty Daniel, l’amministratore delegato di Daniel Defense, nel 2017 dichiarò a Forbes che le vendite aumentarono dopo la sparatoria di Sandy Hook, quando un uomo aprì il fuoco in una scuola elementare uccidendo 26 persone, tra cui 20 studenti. Daniel chiarì che l’azienda «non usa questo tipo di eventi terribili per spingere le vendite», aggiungendo però che «quando le persone vedono che i politici iniziano a parlare di controllo delle armi, diventano timorose e vanno a comprare armi».

Chi è Daniel Defense

Daniel Defense è cresciuta fino a diventare uno dei maggiori produttori privati di armi e accessori degli Stati Uniti. È stata fondata da Marty Daniel a Savannah, in Georgia, nel 2001. L’azienda ha siglato un contratto da 20 milioni di dollari con le forze speciali statunitensi dopo essere stata scoperta da un appaltatore a una fiera di armi del 2002. Il produttore di armi si è aggiudicato anche contratti con l’esercito del Regno Unito, anche se nel 2017 Daniel dichiarò a Forbes che il 90% delle sue vendite è destinato ai consumatori.

 

 

In questo articolo: