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Incendi in Israele, il governo dichiara l'emergenza nazionale

L'IDF è «pronto e preparato» a sferrare un colpo decisivo contro Hamas – L'ONU: «Bombe sugli sfollati e niente cibo, a Gaza 2 milioni a rischio» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Incendi in Israele, il governo dichiara l'emergenza nazionale
Red. Online
01.05.2025 07:49
19:35
19:35
Gaza: almeno 29 morti in attacchi israeliani

La Difesa civile di Gaza ha riferito oggi che almeno 29 persone sono state uccise dalla notte scorsa nei bombardamenti israeliani sul territorio palestinese, dove Israele blocca da quasi due mesi l'ingresso di aiuti umanitari.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che «l'obiettivo supremo» dell'esercito nella Striscia di Gaza è quello di sconfiggere Hamas.

Il 18 marzo l'esercito israeliano ha posto fine a due mesi di tregua con il movimento islamista palestinese e ha ripreso l'offensiva a Gaza iniziata il 7 ottobre 2023 in risposta al sanguinoso attacco di Hamas sul suolo israeliano.

Dalla notte, otto persone sono state uccise in un attacco aereo israeliano che ha colpito una casa nel campo profughi di Khan Younès, nel sud della Striscia, ha riferito all'agenzia di stampa France-Presse (AFP) un responsabile della protezione civile, Mohammed al-Moughayer. Altre quattro persone sono morte in un bombardamento aereo nel quartiere Al-Tuffah di Gaza City (nord), ha aggiunto.

Almeno altre 17 persone sono state uccise in altri attacchi in tutto il territorio, uno dei quali ha colpito una tenda per sfollati nella città di Deir el-Balah (centro), secondo la Protezione civile.

«Abbiamo trovato tutte queste case distrutte, bambini, donne e giovani dilaniati dai bombardamenti (...). Siamo stanchi, basta!», ha dichiarato un palestinese dopo il micidiale attacco a Khan Younès. «Preferiamo morire piuttosto che vivere questo tipo di vita».

Le immagini pubblicate dalla stampa mostrano palestinesi che setacciano le macerie degli edifici distrutti alla ricerca di corpi, che sono stati estratti e portati via su barelle. All'ospedale Nasser di Khan Younès, i soccorritori tirano fuori da un'ambulanza un bambino ferito che urla.

Nel suo ultimo bilancio, il ministero della sanità di Hamas a Gaza ha registrato almeno 2326 persone uccise dal 18 marzo, portando a 52'418 il numero totale dei morti nel territorio palestinese devastato in quasi 19 mesi di guerra.

L'attacco di Hamas del 7 ottobre ha causato la morte di 1218 persone sul versante israeliano, per lo più civili, secondo un conteggio dell'AFP basato su dati ufficiali. Tra le 251 persone rapite quel giorno, 58 sono ancora detenute a Gaza, di cui 34 morte, secondo l'esercito israeliano.

Israele afferma di aver ripreso l'offensiva - dopo aver bloccato tutti gli aiuti umanitari a Gaza il 2 marzo - per costringere Hamas a liberare i prigionieri.

«Vogliamo riportare a casa i vivi e i morti, è una missione molto importante», ha dichiarato Netanyahu durante una cerimonia a Gerusalemme per commemorare la proclamazione dell'indipendenza di Israele nel 1948.

«Ma in tempo di guerra c'è un solo obiettivo supremo: la vittoria sui nostri nemici, e lo raggiungeremo», ha aggiunto il primo ministro, che dopo il 7 ottobre ha giurato di «annientare» Hamas.

Israele sta affrontando crescenti critiche internazionali per il blocco degli aiuti vitali alla popolazione di Gaza, che secondo l'ONU sta precipitando il territorio in una «catastrofe umanitaria».

19:28
19:28
«Rinviati i colloqui Iran-USA di sabato»

Il quarto round di colloqui USA-Iran sul nucleare, atteso per sabato a Roma, è «stato rinviato per motivi logistici a data da destinarsi». Lo rende noto l'Oman, mediatore dei negoziati.

«Per motivi logistici, stiamo riprogrammando l'incontro tra Stati Uniti e Iran, provvisoriamente previsto per sabato 3 maggio. Le nuove date saranno annunciate quando concordate», ha sottolineato Badr Albusaidi, ministro degli Esteri di Muscat, in un post su X.

Anche il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, ha confermato che i colloqui tra Iran e USA, mediati dall'Oman e in programma sabato a Roma, sono stati posticipati a una data da destinarsi. Parlando con i giornalisti, Baghaei ha dichiarato che il rinvio dei colloqui è stato suggerito dal Ministro degli Esteri dell'Oman e che la prossima data del negoziato sarà annunciata in seguito, riferisce Isna.

Il funzionario ha sottolineato «la determinazione della Repubblica Islamica dell'Iran a utilizzare la diplomazia per tutelare gli interessi legittimi e legali della nazione iraniana e porre fine alle sanzioni e alle pressioni economiche» contro Teheran, aggiungendo che la delegazione iraniana impegnata nel negoziato «ha dimostrato la sua serietà nel perseguire colloqui orientati ai risultati per raggiungere un'intesa equa, ragionevole e sostenibile, e che continuerà a perseguire con fermezza e determinazione questa strada».

19:09
19:09
L'Iran condanna le sanzioni USA alla vigilia dei colloqui

Teheran ha condannato Washington per le recenti sanzioni contro sei entità e sei individui in Iran e Cina a causa di un ruolo nella produzione di missili balistici per conto delle Guardie della rivoluzione iraniana.

Il portavoce del ministero degli Esteri dell'Iran, Esmail Baghaei, ha definito le sanzioni «ostili, illegali e inumane», mentre sabato è in programma a Roma un nuovo giro dei colloqui, mediati dall'Oman, tra rappresentanti dell'Iran e degli Usa.

Le sanzioni «sono un chiaro segnale dell'insistenza dei politici statunitensi nel violare la legge e i diritti e gli interessi di altri Paesi, nonché dei loro sforzi per interrompere le relazioni amichevoli e legali tra Paesi in via di sviluppo attraverso il terrorismo economico», ha aggiunto Baghaei, come riferisce Mehr. «Queste sanzioni, concepite in linea con la fallimentare e criminale politica di massima pressione contro la grande nazione iraniana, sono un'altra chiara prova dell'approccio contraddittorio di chi prende le decisioni tra gli americani e della loro mancanza di buona volontà e serietà nel portare avanti la strada della diplomazia», ha detto il funzionario.

14:39
14:39
Almeno 73 morti in due giorni di violenza settaria in Siria

Almeno 73 persone sono state uccise in Siria in due giorni di violenza settaria, ha affermato l'Osservatorio siriano per i diritti umani.

L'ong, con sede in Gran Bretagna e che si basa su una rete di fonti in Siria, ha affermato che il bilancio delle vittime a Jaramana e Sahnaya include 30 membri delle forze di sicurezza, 15 combattenti della minoranza drusa e un civile.

Nella provincia meridionale di Suweyda, 27 uomini armati drusi sono stati uccisi, 23 dei quali in un'«imboscata» ieri sulla strada Suweyda-Damasco.

14:38
14:38
Libano: nell'attaccoun morto e due feriti

L'attacco israeliano contro un veicolo nel Libano meridionale di oggi ha causato un morto e due feriti, ha annunciato il ministero della Salute libanese rivedendo il bilancio iniziale di tre morti. In una dichiarazione, il ministero ha affermato che «l'attacco condotto da un drone nemico israeliano contro un'auto nella città di Mais el-Jabal ha ucciso un libanese e ferito due siriani».

Israele conduce regolarmente attacchi in Libano, soprattutto nel sud del Paese, sostenendo di colpire Hezbollah, a più di cinque mesi dall'entrata in vigore del cessate il fuoco.

14:34
14:34
Hamas attacca la Svizzera: «Abbandona la neutralità e mostra un pregiudizio a favore dell'occupazione israeliana»

Hamas ha duramente criticato la Svizzera per aver posto in vigore la legge che vieta Hamas e le organizzazioni associate, accusando Berna di aver abbandonato la propria storica neutralità e di mostrare «un pericoloso e condannabile pregiudizio a favore dell'occupazione israeliana».

In una dichiarazione riportata dal quotidiano palestinese Filastin, il gruppo islamista ha definito la misura come una «negazione delle responsabilità legali e umanitarie» della Confederazione, soprattutto in un momento segnato dalla «guerra genocida» condotta da Israele nella Striscia di Gaza.

Nella giornata di ieri, il Consiglio federale ha annunciato che la legge federale che vieta Hamas entrerà in vigore il prossimo 15 maggio. La nuova legislazione fornisce alle autorità elvetiche gli strumenti necessari per intervenire contro eventuali attività di Hamas o azioni di sostegno all'organizzazione in Svizzera. Agevola inoltre l'emanazione di misure preventive di polizia, quali i divieti d'entrata o le espulsioni, nonché l'assunzione di prove nei procedimenti penali contro eventuali attività di Hamas.

14:02
14:02
Incendi, attivato il Meccanismo europeo di protezione civile

«Sosteniamo la lotta contro gli incendi devastanti in Israele. Abbiamo attivato il nostro Meccanismo europeo di protezione civile.

Aerei dei vigili del fuoco provenienti da Grecia, Cipro, Croazia e Italia sono in arrivo per contribuire a domare le fiamme. Questa è la solidarietà dell'UE in azione». Lo ha scritto su X la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen.

12:53
12:53
Israele autorizza il ritorno a casa degli sfollati per gli incendi

Le autorità israeliane hanno deciso di consentire a tutti i residenti delle città evacuate a causa degli incendi di rientrare nelle loro case. Lo ha dichiarato una portavoce dei Vigili del Fuoco citato dal Times of Israel.

I residenti evacuati possono ora rientrare nelle città di Sha'ar Hagai, Mesilat Zion, Beit Meir, Shoresh, Neve Ilan, Yad Hashmona e Nataf, a nord-ovest di Gerusalemme. Ai residenti di Mevo Horon, un insediamento in Cisgiordania vicino a Modiin, è stato permesso di rientrare nelle proprie case questa mattina presto, in seguito a una verifica della polizia. Ieri anche i residenti di Eshtaol e Mishmar Ayalon, entrambi evacuati, sono potuti rientrare nelle proprie città.

Nonostante questa mattina le temperature siano scese e ci sia la possibilità di una leggera pioggia, le autorità hanno avvertito che gli incendi potrebbero intensificarsi nuovamente nel pomeriggio, con un previsto aumento dei venti e delle temperature.

12:53
12:53
3 morti in raid israeliano su un veicolo a sud di Beirut

Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che tre persone sono state uccise in un attacco di un drone israeliano su un veicolo nel sud del Paese, nonostante un fragile cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele.

Il ministero ha dichiarato in un comunicato che un attacco di un drone «nemico israeliano» su un veicolo nella città meridionale di Mais al-Jabal ha ucciso «un libanese e due siriani».

10:47
10:47
L'IDF è «pronto e preparato» a sferrare un colpo decisivo contro Hamas

Il Capo di Stato Maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf) Eyal Zamir ha dichiarato, in occasione del 77. Giorno dell'Indipendenza di Israele, che l'esercito è «pronto e preparato» a sferrare un colpo decisivo contro Hamas.

«Useremo tutta la potenza a nostra disposizione, aumenteremo il ritmo e l'intensità dell'operazione. Se necessario, lo faremo presto, con determinazione», ha affermato citato da Haaretz.

«Oltre ai risultati significativi, dobbiamo ancora affrontare delle sfide. La principale tra queste», ha affermato, «è il ritorno dei nostri fratelli e sorelle rapiti alle loro case nello Stato di Israele. Allo stesso tempo, abbiamo il compito di sconfiggere Hamas, riportare gli sfollati alle loro case e stabilire una realtà di sicurezza stabile e sicura, che durerà per generazioni».

10:41
10:41
Otto aerei antincendio in arrivo da Cipro e dall'Italia

I vigili del fuoco israeliani stanno ancora combattendo gli incendi in 11 località alla periferia di Gerusalemme, ha affermato il Servizio di Soccorso Antincendio in un aggiornamento riportato dal Times of Israel, aggiungendo che sette città rimangono evacuate.

Secondo quanto riferito, dieci aerei antincendio stanno prendendo parte alle operazioni insieme a 119 squadre di vigili del fuoco, mentre otto aerei antincendio sono previsti in arrivo oggi da Cipro e dall'Italia.

09:37
09:37
Il Regno Unito sta discutendo con Francia e Arabia Saudita il riconoscimento di uno Stato palestinese

Il Regno Unito sta discutendo con Francia e Arabia Saudita il riconoscimento di uno Stato palestinese in occasione di una conferenza convocata a giugno per mantenere vivo il percorso politico verso una soluzione a due Stati in Medio Oriente. Lo ha affermato il ministro degli Esteri britannico David Lammy, secondo quanto riportato dal Guardian.

I commenti di Lammy segnano la prima volta che il Regno Unito ha riconosciuto che è in corso una discussione con la Francia su un processo di riconoscimento in vista della conferenza.

Parlando alla Commissione per le relazioni internazionali della Camera dei Lord, il ministro britannico ha affermato che il Regno Unito intende compiere questo passo quando avrà un impatto concreto, e non simbolico, aggiungendo che il recente riconoscimento della Palestina da parte di alcuni Paesi europei non ha avuto alcun effetto.

«Abbiamo sempre detto che il riconoscimento non è fine a se stesso e preferiremmo il riconoscimento come parte di un processo per i due stati. Il presidente Macron ha avuto molto da dire al riguardo, di recente, insieme ai sauditi, e ovviamente stiamo discutendo con loro in questo momento.»

Al ritorno da un viaggio in Egitto il 9 aprile, Macron ha affermato che la Francia potrebbe riconoscere uno stato palestinese alla conferenza di giugno. Sarebbe il primo riconoscimento della Palestina da parte di uno stato membro del G7.

07:49
07:49
Il punto alle 07.30

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha avvertito che gli incendi boschivi che si sviluppano rapidamente vicino a Gerusalemme potrebbero raggiungere la città. I servizi di emergenza israeliani sono in stato di massima allerta dopo che sono scoppiati diversi incendi devastanti, soprattutto a ovest di Gerusalemme, i più grandi degli ultimi anni, che hanno lasciato diverse persone con ferite minori.

Un attacco israeliano ai bordi della strada a Gaza ha ucciso una bambina di 4 anni e altri bambini. 

Le forze israeliane continuano a bombardare aree della Striscia di Gaza, con attacchi che «colpiscono tende e edifici residenziali». Lo ha detto il portavoce delle Nazioni Unite nel corso dell'incontro quotidiano con i media. «Mentre il blocco della consegna viveri si avvicina ai due mesi - continua il portavoce - le scorte si stanno esaurendo o sono finite. Questo - ha aggiunto - lascia oltre due milioni di persone con gravi carenze di cibo, acqua, medicine e altri beni di prima necessità».