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Zelensky ringrazia gli alleati: «La fine della guerra deve essere giusta» – Mosca: «Un altro volantino nazista» – L'ambasciatore americano alla NATO: È «possibile» che Zelensky si unisca al faccia a faccia in Alaska – TUTTI AGLI AGGIORNAMENTI
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20:16
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L'ira di Mosca contro l'Europa: «Imbecilli e nazisti»
La Russia si scaglia contro i Paesi europei accusandoli di voler boicottare i tentativi di Donald Trump di raggiungere la pace in Ucraina, a cinque giorni dal vertice con Vladimir Putin in Alaska.
«Gli euroimbecilli cercano di ostacolare i tentativi americani di aiutare a risolvere il conflitto ucraino», ha affermato l'ex presidente Dmitry Medvedev, dopo che, in una dichiarazione congiunta, i leader di Francia, Italia, Germania, Polonia, Finlandia e della Ue hanno ribadito il loro «incrollabile impegno» per «l'integrità territoriale dell'Ucraina» e hanno fatto appello a «fare pressione su Mosca» con «misure restrittive». Dichiarazione che la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha liquidato come un «volantino nazista».
Nel testo, ha sottolineato Zakharova, il gruppo dei Paesi europei «invita a un cessate il fuoco, ma non quello che si otterrebbe interrompendo le forniture di armi ai terroristi di Kiev». «Al contrario, in un altro volantino nazista si afferma che il successo nel raggiungere la pace in Ucraina si può ottenere solo esercitando pressione sulla Russia e sostenendo Kiev», ha aggiunto la portavoce in un commento sul suo canale Telegram.
L'Alta rappresentante per la politica estera dell'Ue, Kaja Kallas, convocando per domani una riunione straordinaria dei ministri degli Esteri, ha affermato che «tutti i territori temporaneamente occupati dai russi appartengono all'Ucraina». No quindi all'offerta di Mosca che a Bruxelles viene definita «a senso unico». Trump aveva invece parlato di «scambi di territori» per arrivare alla pace.
Mentre nelle ultime ore il vice presidente Usa, JD Vance, ha insistito sulla necessità di un compromesso in un'intervista a Fox News, in cui ha osservato che «l''accordo alla fine non renderà felici né la Russia né l'Ucraina».
Il quadro, dunque, appare tutt'altro che definito. I Paesi europei, insieme con Kiev, affermano che nessuna soluzione può essere trovata senza la partecipazione dell'Ucraina. Ma non ci sono finora segnali di un eventuale invito del presidente Volodymyr Zelensky al vertice di Ferragosto.
Un incontro trilaterale è «possibile», ha detto l'ambasciatore americano alla Nato, Matthew Whitaker in un'intervista a Cnn. «Non credo che un incontro tra Putin e Zelensky sarebbe produttivo prima dell'incontro con Trump», ha dichiarato invece Vance.
Diversi osservatori sottolineano anche che nel loro primo colloquio dal ritorno del tycoon alla Casa Bianca - e il primo tra un presidente russo e uno americano dopo oltre quattro anni - l'Ucraina sarà solo uno degli argomenti in discussione. I due leader dovrebbero parlare anche di temi urgenti nell'ambito delle relazioni bilaterali, a partire dall'equilibrio strategico.
Nel febbraio prossimo scadrà l'ultimo trattato in vigore tra i due Paesi in materia di armi nucleari, il New Start, che limita il numero dei missili intercontinentali. Mentre nei giorni scorsi Mosca ha avvertito di non sentirsi più obbligata a rispettare una moratoria sul dispiegamento di vettori a medio e corto raggio, dopo che nel 2019, durante il suo primo mandato, Trump aveva deciso di uscire dal relativo trattato Inf. Secondo il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov, in questa situazione esiste «il rischio di un conflitto nucleare globale».
Ma ancor più preoccupanti per Kiev e le capitali europee suonano le parole con le quali Vance ha ribadito che l'amministrazione Trump non vuole più finanziare la difesa dell'Ucraina. «Credo che gli americani - ha osservato il vice presidente - siano stanchi di continuare a inviare i soldi delle loro tasse a questo conflitto». Se gli europei vorranno pagare le armi statunitensi per mandarle a Kiev, «per noi va bene», ha aggiunto Vance. La stessa posizione espressa il mese scorso da Trump, il quale aveva ammesso che per gli Usa si tratta di un «business».
Sul terreno, intanto, le autorità locali hanno detto che cinque persone sono state uccise da attacchi russi in Ucraina e due da raid delle forze di Kiev in Russia. Con l'esercito ucraino ha detto di avere attaccato con droni una raffineria di petrolio nella regione russa di Saratov, a circa mille chilometri dalla linea del fronte.
17:32
17:32
«L'accordo non renderà felici né la Russia né l'Ucraina»
"L'accordo alla fine non renderà felici né la Russia né l'Ucraina". Lo ha dichiarato il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, in un'intervista a Fox.
Sempre all'emittente, Vance ha detto di non credere che "che un incontro tra Putin e Zelensky sarebbe produttivo prima dell'incontro con Trump. Alla fine è il presidente americano che deve riunire le parti".
"Parleremo con l'Ucraina, manterremo aperto il dialogo, ma fondamentalmente si tratta di qualcosa in cui il presidente deve costringere Putin e Zelensky a sedersi a un tavolo", ha spiegato il vicepresidente Usa. "Naturalmente condanniamo l'invasione che è avvenuta, ma serve la pace e l'unico modo per raggiungerla" è parlare, ha sottolineato.
Secondo Vance, l'amministrazione Trump non vuole più finanziare la difesa dell'Ucraina contro la Russia, ma è d'accordo sul fatto che Kiev acquisti armi americane da aziende statunitensi. "Vogliamo raggiungere una soluzione pacifica. Vogliamo fermare le uccisioni. Ma credo che gli americani siano stanchi di continuare a inviare i soldi delle loro tasse a questo conflitto", ha spiegato Vance, mettendo in evidenza che "se però gli europei vogliono farsi avanti e acquistare effettivamente le armi dai produttori americani per noi va bene".
Vance ha anche affermato che Donald Trump sta pensando di punire Pechino per il petrolio russo. Tuttavia, ha sottolineato, il caso della Cina è più complicato di quello dell'India.
15:43
15:43
Riunione in videoconferenza degli ambasciatori dei Paesi UE su Kiev
I rappresentanti permanenti dei Paesi membri Ue si incontrano nel pomeriggio in videoconferenza per una riunione straordinaria sull'Ucraina. Lo si apprende a Bruxelles da fonti europee.
Gli ambasciatori dei 27 saranno aggiornati sul vertice sull'Ucraina svoltosi ieri nel Kent alla presenza del vicepresidente americano J.D. Vance, in vista dell'incontro di ferragosto tra Donald Trump e Vladimir Putin.
15:43
15:43
Kaja Kallas: «Tutti i territori temporaneamente occupati appartengono all'Ucraina»
«Mentre lavoriamo per una pace giusta e duratura, il diritto internazionale è chiaro: tutti i territori temporaneamente occupati appartengono all'Ucraina». Lo ha affermato in una nota l'Alta rappresentante dell'Ue, Kaja Kallas.
«Una pace sostenibile significa anche che l'aggressione non può essere premiata. Gli obiettivi di guerra della Russia vanno oltre la conquista di territori: Mosca ha iniziato questo conflitto per distruggere l'Ucraina e minare la sicurezza europea. Un accordo non deve diventare una piattaforma per nuove aggressioni russe contro l'Ucraina, l'alleanza transatlantica e l'Europa», ha evidenziato Kallas.
Secondo Kallas, Trump ha ragione nel dire che la Russia deve porre fine alla sua guerra contro l'Ucraina. Gli Stati Uniti hanno il potere di costringere la Russia a negoziare seriamente. Qualsiasi accordo tra Stati Uniti e Russia deve includere l'Ucraina e l'Ue perché si tratta di una questione di sicurezza dell'Ucraina e dell'intera Europa«.
15:16
15:16
L'ambasciatore americano alla NATO: È «possibile» che Zelensky si unisca al faccia a faccia in Alaska
È «possibile» che Volodymyr Zelensky si unisca al faccia a faccia fra Vladimir Putin e Donald Trump in Alaska. Lo ha detto l'ambasciatore americano alla NATO, Matthew Whitaker in un'intervista alla CNN.
13:16
13:16
Mosca: «La dichiarazione dei leader europei è un volantino nazista»
La portavoce del ministero degli esteri russo, Maria Zakharova, ha definito la dichiarazione congiunta dei leader europei e della Commissione europea sul conflitto in Ucraina «un altro volantino nazista».
«L'ufficio di (Volodymyr) Zelensky (il presidente ucraino) ha pubblicato una dichiarazione congiunta (...) chiedendo un cessate il fuoco. Ma non del tipo che si otterrebbe interrompendo la fornitura di armi ai terroristi di Kiev. Al contrario, un altro volantino nazista afferma che il successo nel raggiungimento della pace in Ucraina può essere raggiunto solo esercitando pressioni sulla Russia e sostenendo Kiev», si legge in un post pubblicato sulla piattaforma di messaggistica Telegram.
«Le relazioni tra Bankova (l'amministrazione presidenziale ucraina) e la burocrazia di Bruxelles assomigliano già alla necrofilia, caratterizzata da una forte reciprocità tra le parti», scrive la funzionaria.
12:18
12:18
Zelensky ringrazia gli alleati: «La fine della guerra deve essere giusta»
«La fine della guerra deve essere giusta e sono grato a tutti coloro che ora sono al fianco dell'Ucraina e del nostro popolo per la pace in Ucraina, che difende gli interessi vitali dei nostri popoli europei in materia di sicurezza»: così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
«L'Ucraina apprezza e sostiene pienamente la dichiarazione del presidente (francese Emmanuel) Macron, della presidente del Consiglio dei ministri (italiano Giorgia) Meloni, del cancelliere (tedesco Friedrich) Merz, del premier (polacco Donald) Tusk, del premier (britannico Keir) Starmer, della presidente (della Commissione europea) Ursula von der Leyen e del presidente (finlandese Alexander) Stubb sulla pace per l'Ucraina». La citazione è riportata dall'agenzia di stampa italiana Ansa, che non precisa dove Zelensky si sia espresso.
07:33
07:33
Drone russo su Kharkiv, 6 feriti tra cui una 17.enne
Sei persone sono rimaste ferite, tra cui una ragazza di 17 anni, in un attacco lanciato la notte scorsa dalle forze russe con un drone sulla città di Kharkiv, nell'Ucraina orientale: lo hanno reso noto le autorità, come riporta Ukrainska Pravda.
L'attacco ha colpito il quartiere Kyivsky della città e ha danneggiato un negozio, ha detto il capo dell'Amministrazione statale dell'omonima regione, Oleg Synegubov.
07:32
07:32
Il punto alle 07.00
I sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto 121 droni ad ala fissa ucraini durante la notte sopra le regioni russe e il Mar d'Azov. Lo ha riferito, riporta la Tass, il ministero della Difesa russo. Sulla regione di Krasnodar ne sono stati abbattuti 29, 15 sulla Repubblica di Crimea, 13 sulla regione di Bryansk, 12 sulla regione di Belgorod, 9 sulla regione di Voronezh, 8 sulla regione di Saratov, 8 sulla regione di Stavropol, 7 sulla regione di Kaluga, 6 sulla regione di Tula, 5 sulla regione di Rostov, 4 sulla regione di Ryazan, 2 sul Mar d'Azov, 1 sulla regione di Smolensk, 1 sulla regione di Orël e 1 sulla regione di Tver.
«Restiamo fedeli al principio secondo cui i confini internazionali non devono essere modificati con la forza. L'attuale linea di contatto dovrebbe essere il punto di partenza dei negoziati». Lo scrivono in una dichiarazione congiunta sulla pace per l'Ucraina il presidente francese Emmanuel Macron, la premier Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il primo ministro polacco Donald Tusk, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente finlandese Stubb in vista dell'incontro programmato tra Donald Trump e Vladimir Putin a Ferragosto in Alaska. La dichiarazione congiunta è stata sottoscritta, oltre che dai cinque leader dei Paesi UE e dalla presidente della Commissione, anche dal premier britannico Keir Starmer. La Gran Bretagna ha ospitato gli alti funzionari di UE e Ucraina al vertice a cui ha preso parte anche il vicepresidente americano J.D. Vance.
«Accogliamo con favore l'impegno del presidente Trump per fermare le uccisioni in Ucraina, porre fine alla guerra della Russia, raggiungere una pace e una sicurezza giuste e durature per l'Ucraina. Siamo convinti che solo un approccio che combini diplomazia attiva, sostegno a Kiev e pressione su Mosca possa avere successo. Siamo pronti a sostenere questo lavoro diplomaticamente», a livello «militare e finanziario» e «anche attraverso il lavoro della coalizione dei Volenterosi». I leader si dicono pronti anche «a sostenere e imporre misure restrittive» nei confronti di Mosca, evidenziando di condividere «la convinzione che una soluzione diplomatica debba tutelare gli interessi vitali di sicurezza dell'Ucraina e dell'Europa».
«L'Ucraina ha la libertà di decidere sul proprio destino. Negoziati significativi possono aver luogo solo nel contesto di un cessate il fuoco o di una riduzione delle ostilità. Il percorso verso la pace non può essere deciso senza l'Ucraina. Sottolineiamo il nostro incrollabile impegno a favore della sovranità, dell'indipendenza e dell'integrità territoriale dell'Ucraina. Continuiamo a sostenere fermamente l'Ucraina. Siamo uniti come europei e determinati a promuovere congiuntamente i nostri interessi. Continueremo a collaborare strettamente con il presidente Trump e con gli Stati Uniti, con il presidente Zelensky e con il popolo ucraino, per una pace in Ucraina che protegga i nostri vitali interessi di sicurezza», aggiungono i leader europei.