Mondo
La diretta
Al via a Doha i colloqui tra Israele e Hamas mediati da Egitto e Qatar – Un nuovo rapporto documenta l'uso diffuso e sistematico della violenza sessuale come arma di guerra da parte di Hamas – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE

23:52
23:52
Attacchi aerei contro obiettivi terroristici Houthi
L'Idf conferma di aver effettuato attacchi aerei contro diversi obiettivi terroristici Houthi in Yemen, tra cui i porti di Hodeidah, Ras Isa e Salif, e la centrale elettrica di Ras Khatib. Lo scrive Times of Israel. Secondo l'esercito israeliano, gli obiettivi sono stati utilizzati dal regime Houthi, sostenuto dall'Iran, per trasferire armi e condurre attività terroristiche contro Israele e il trasporto marittimo globale.
23:11
23:11
L'IDF dirama un avviso di evacuazione per tre porti controllati dagli Houthi in Yemen
L'Idf ha emesso un avviso di evacuazione «urgente» per tre porti controllati dagli Houthi in Yemen, affermando che saranno presto presi di mira da attacchi aerei israeliani. Il portavoce in lingua araba dell'Idf, il colonnello Avichay Adraee, chiede a chiunque si trovi nei porti di Ras Isa, Hodeidah e Salif, sulla costa occidentale, di evacuare. Avverte inoltre chiunque si trovi all'interno della centrale elettrica di Ras Al-Katheeb a Hodeidah di evacuare l'area.
21:48
21:48
L'IDF prevede di inviare tutti i 54.000 ordini di leva obbligatoria entro la fine di luglio
Le Forze di difesa israeliane (IDF) prevede di inviare tutti i 54.000 ordini di leva obbligatoria entro la fine di luglio, con un piano rafforzato per l'applicazione della legge che riguarda anche gli ultraortodossi. I provvedimenti riguarderanno tutti i cittadini soggetti all'obbligo di leva, dai 16 ai 26 anni.
Secondo fonti militari, chi non risponderà a tre convocazioni sarà classificato come disertore già dopo 12 giorni dal terzo avviso. Nel quadro delle nuove misure saranno istituiti posti di blocco e punti di controllo nelle principali arterie stradali, all'ingresso di aree popolate, per intercettare i disertori. L'obiettivo dell'esercito è arruolare immediatamente gli individui fermati.
21:48
21:48
Al via a Doha i colloqui tra Israele e Hamas mediati da Egitto e Qatar
Sono iniziati nella capitale del Qatar, Doha, i colloqui tra Israele e Hamas mediati da Egitto e Qatar con l'obiettivo di raggiungere un accordo sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Lo riferiscono i media israeliani.
20:34
20:34
Brics: «Esortiamo le parti a impegnarsi per un cessate il fuoco immediato»
«Esortiamo le parti a impegnarsi in buona fede in ulteriori negoziati per raggiungere un cessate il fuoco immediato, permanente e incondizionato, il pieno ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza e da tutte le altre parti dei Territori palestinesi occupati». È un passaggio della dichiarazione finale del vertice del Brics a Rio de Janeiro.
Nello stesso paragrafo si chiede «il rilascio di tutti gli ostaggi e dei detenuti in violazione del diritto internazionale, e l'accesso sostenuto e senza ostacoli e la consegna di aiuti umanitari».
Il gruppo dei Brics, che inizialmente comprendeva Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, ha recentemente ampliato le adesioni a pieno titolo, includendo Egitto, Etiopia, Iran, Indonesia ed Emirati Arabi Uniti.
19:49
19:49
A Gaza 80 morti e 304 feriti in 24 ore
Il ministero della salute di Gaza controllato da Hamas ha dichiarato che gli ospedali della Striscia hanno ricevuto 80 morti e 304 feriti nelle ultime 24 ore. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa, precisando che diverse vittime rimangono sotto le macerie e per le strade, con ambulanze e soccorritori impossibilitati a raggiungerle a causa dell'intensità dei bombardamenti.
Gli attacchi si sono intensificati nelle ultime ore - aggiunge la Wafa - in particolare sulla città di Deir al-Balah.
Fonti mediche hanno riferito che sono state 61 le vittime dei raid sulla Striscia dall'alba di oggi, di cui 39 a Gaza City.
17:53
17:53
Esplosioni su una petroliera nel porto russo di Ust'-Luga
Due esplosioni si sono verificate sulla petroliera Eco Wizard, forse appartenente alla «flotta ombra» russa, nel porto russo di Ust'-Luga, nella regione di Leningrado. La petroliera trasportava un carico di ammoniaca e si è verificata una fuoriuscita di notevole entità della sostanza. Lo riporta RBC-Ucraina citando la pubblicazione russa «The Insider», un messaggio del ministero dei trasporti russo e canali di monitoraggio.
Almeno due esplosioni si sarebbero verificate durante il carico di ammoniaca al terminal portuale. In seguito, la petroliera si è inclinata sul lato sinistro e ha iniziato ad affondare. I danni hanno causato la fuoriuscita di ammoniaca dai serbatoi.
È il sesto episodio di danneggiamento di navi appartenenti alla «flotta ombra» russa, che trasportano petrolio e altri carichi in elusione delle sanzioni, scrive il media ucraino. Il 27 giugno al largo delle coste libiche si è verificata un'esplosione sulla petroliera Vilamoura che trasportava un milione di barili di petrolio.
17:00
17:00
Un nuovo rapporto fa luce sugli «stupri come arma di guerra» da parte di Hamas
Un nuovo rapporto, il più dettagliato che sia stato redatto finora, documenta l'uso diffuso e sistematico della violenza sessuale come arma di guerra da parte dei terroristi di Hamas durante il massacro del 7 ottobre.
Finanziato in parte dal governo britannico e scritto da esperti israeliani di genere e di diritto, sarà presentato domani a Gerusalemme. Lo riferisce il Sunday Times. Il documento raccoglie testimonianze di 15 ostaggi liberati da Gaza, di una sopravvissuta al tentato stupro al festival Nova e di decine di soccorritori e testimoni oculari. Il rapporto, denominato «Progetto Dinah», riporta che violenze e stupri di gruppo sono stati perpetrati in almeno sei luoghi diversi, tra cui il festival Nova, la strada 232, la base militare di Nahal Oz e i kibbutz di Re'im, Nir Oz e Kfar Aza.
In molti casi, le vittime sono state assassinate durante l'aggressione o sono rimaste traumatizzate al punto da non riuscire a testimoniare. Tra i modelli ricorrenti: donne nude o semi-nude legate ad alberi o pali, segni di stupri collettivi, mutilazioni genitali e tentativi di stupro anche su cadaveri. Il documento include anche abusi sessuali su ostaggi durante la prigionia a Gaza, tra cui due uomini.
Il rapporto è stato redatto da un team guidato dalla professoressa Ruth Halperin-Kaddari, con la collaborazione dell'ex procuratrice militare Sharon Zagagi-Pinhas e della giudice in pensione Nava Ben-Or.
Le autrici denunciano l'indifferenza delle istituzioni internazionali, in particolare delle agenzie delle Nazioni Unite, accusate di aver ignorato le voci delle vittime. Il rapporto chiede al Segretario generale Onu di inviare una commissione d'inchiesta e di includere Hamas nella lista nera degli organismi che usano la violenza sessuale come arma di guerra.
14:03
14:03
Netanyahu parte per gli USA, team negoziale in volo verso Doha
Il primo ministro Benjamin Netanyahu partirà alle 17.00 ora locale (un'ora in meno in Svizzera) per la visita ufficiale a Washington dove incontrerà il presidente Donald Trump domani alle 18.30 (le 2.30 in Svizzera). L'orario non è ancora stato confermato ufficialmente.
Il governo ha confermato che il ministro della Difesa Israel Katz fungerà da vice del premier durante la sua assenza nella riunione del gabinetto ristretto, mentre il ministro della Giustizia Yariv Levin fungerà da suo vice durante la riunione di governo.
La delegazione negoziale israeliana intanto è partita per Doha, dove si terranno i colloqui indiretti con Hamas (mediati da Qatar, USA e Egitto) per raggiungere l'obiettivo di un cessate il fuoco di due mesi a Gaza durante i quali si tratterà l'accordo per la fine della guerra.
12:45
12:45
Herzog a Netanyahu: «Firma l'accordo anche se ha un costo»
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha incontrato il presidente israeliano Isaac Herzog prima del suo volo per Washington, dove lunedì il premier incontrerà il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Secondo un comunicato dell'ufficio di Herzog, il presidente sottolinea l'urgenza di raggiungere una svolta nei colloqui per un accordo sulla liberazione degli ostaggi e un cessate il fuoco. «Sostengo pienamente questi sforzi, anche quando comportano decisioni difficili, complesse e dolorose... Il costo non è semplice, ma sono fiducioso che il governo e le forze di sicurezza saranno all'altezza della sfida», ha detto Herzog.
11:25
11:25
Riapre l'ambasciata svizzera a Teheran
L'ambasciata svizzera a Teheran ha riaperto domenica dopo essere stata temporaneamente chiusa il 20 giugno a causa della situazione di instabilità del Paese. L'ambasciata riprenderà gradualmente le sue attività.
L'ambasciatrice Nadine Olivieri Lozano è tornata a Teheran sabato via terra, passando per l'Azerbaigian, accompagnata da una piccola squadra, ha annunciato domenica il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) in un comunicato.
La decisione di riaprire l'ambasciata è stata presa dopo un'analisi approfondita dei rischi e d'intesa con l'Iran e gli Stati Uniti, di cui la Svizzera rappresenta gli interessi in quanto potenza protettrice.
La situazione attuale consente una graduale ripresa delle attività dell'ambasciata a Teheran. I servizi consolari però, compreso il rilascio di visti, non possono ancora essere forniti.
In tutte le rappresentanze svizzere all'estero sono in vigore disposizioni di sicurezza e di crisi. Il DFAE afferma che tali disposizioni vengono regolarmente verificate e adattate.
«È fondamentale che tutte le parti riprendano immediatamente la strada della diplomazia. A tal fine la Svizzera offre i suoi buoni uffici e mette a disposizione Ginevra come sede negoziale.», sottolinea il comunicato stampa. Con la riapertura dell'ambasciata a Teheran, la Svizzera può tornare a rappresentare direttamente gli interessi americani in Iran come potenza protettrice.
10:36
10:36
17 persone uccise dai raid israeliani nella Striscia
Secondo fonti dell'agenzia di stampa dell'Anp Wafa, almeno 17 palestinesi sono stati uccisi e molti altri sono rimasti feriti stamattina, quando gli aerei israeliani hanno lanciato una serie di attacchi aerei sulla Striscia di Gaza. L'attacco più mortale si è verificato nel quartiere di Sheikh Radwan, a nord di Gaza city.
08:21
08:21
In Cisgiordania i bulldozer di Israele spianano i campi profughi
Nella città di Tulkarem, in Cisgiordania, il paesaggio è stato trasformato dopo che i bulldozer dell'esercito israeliano hanno sgomberato i suoi due campi profughi in quella che l'esercito ha definito una «caccia ai militanti palestinesi».
L'esercito ha concesso a migliaia di sfollati solo poche ore per recuperare i propri effetti personali dalle loro case prima di demolire gli edifici creando ampi spazi di transito tra le macerie.
Ora i residenti temono che gli sgomberi cancelleranno non solo gli edifici, ma anche il loro stesso status di rifugiati da terre abitate da generazioni dei loro antenati in quello che oggi è Israele. Il «diritto al ritorno» a quelle terre, rivendicato dai rifugiati palestinesi fin dalla creazione di Israele nel 1948, rimane una delle questioni più spinose del conflitto israelo-palestinese.
L'esercito ha dichiarato che questa settimana avrebbe demolito altri 104 edifici nel campo di Tulkarem, nell'ultima fase di un'operazione lanciata a gennaio durante la tregua nella guerra di Gaza, definendola un intenso giro di vite nelle roccaforti dei gruppi armati palestinesi che combattono contro Israele.
«Siamo tornati al campo e abbiamo trovato la nostra casa demolita. Nessuno ci ha informato, nessuno ci ha detto nulla», ha detto Abd al-Rahman Ajaj, 62 anni, che sperava di recuperare i suoi averi mercoledì.
08:10
08:10
5 basi dell'IDF colpite da missili iraniani durante la guerra
Cinque basi delle Forze di difesa israeliane sono state colpite da missili lanciati dall'Iran durante la guerra dei 12 giorni: lo riporta il British Telegraph, basandosi su dati satellitari analizzati dall'Università dell'Oregon e ottenuti dal quotidiano.
Tra le basi, secondo la mappa pubblicata sul sito web del Telegraph, figurano Camp Zipporit vicino a Nazareth, Camp Glilot e la base di Tel Nof. Il quotidiano ha inoltre affermato che le Idf si sono rifiutate di commentare i dati delle intercettazioni o i danni alle basi, ma hanno dichiarato al quotidiano che «tutte le unità interessate hanno mantenuto la continuità operativa durante l'operazione.
07:09
07:09
Il punto alle 7
Le sirene sono state attivate nell'area del Mar Morto a causa del lancio di un missile dallo Yemen, ha dichiarato l'IDF sabato sera. L'IDF ha aggiunto che il missile lanciato dallo Yemen è stato intercettato.
L'Ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netaynahu ha dichiarato sabato sera che «le modifiche che Hamas vuole apportare alla proposta del Qatar ci sono state consegnate ieri sera e non sono accettabili per Israele».
La portavoce del Dipartimento di Stato americano Tammy Bruce ha risposto all'attacco di sabato contro gli operatori umanitari americani a Gaza: «Questo atto di violenza contro le persone che stanno portando soccorso ai gazesi mette a nudo la depravazione di Hamas».
La Guida Suprema iraniana, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha partecipato sabato a una cerimonia di lutto alla vigilia di Ashoura, nella sua prima apparizione pubblica dall'inizio della guerra tra Iran e Israele.
Le sirene dei razzi hanno suonato nel poligono di Nir Am, vicino al confine con Gaza. L'IDF ha poi riferito che si trattava di un falso allarme.
Migliaia di manifestanti stanno manifestando in tutto il Paese per il rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza, tra l'imminente viaggio del primo ministro Benjamin Netanyahu a Washington e la risposta di Hamas, venerdì sera, alla recente proposta di un cessate il fuoco e di un accordo sugli ostaggi.
Una delegazione israeliana dovrebbe partire per la capitale del Qatar, Doha, per discutere la proposta di un accordo per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi.