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Il nodo è se iniziare la ricostruzione o se prima procedere con la sua smilitarizzazione – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Da Zelensky a Netanyahu, Mar-a-Lago è la casa di Trump «per la pace»
Donald Trump riceve Volodymyr Zelensky e Benjamin Netanyahu a Mar-a-Lago, la Casa Bianca d'inverno centro del mondo nei prossimi giorni.
Gli incontri mostrano la volontà del presidente di portare avanti la sua agenda di pace e compiere un ulteriore passo in avanti nella conquista dell'ambito premio Nobel, che gli è sfuggito quest'anno ma per il quale nutre speranze per il 2026.
Zelensky sarà ricevuto per la prima volta a Mar-a-Lago domenica. Un incontro - riportano i media americani - che indica che sono stati compiuti progressi verso la pace. Trump nelle scorse settimane aveva infatti ripetuto più volte che non aveva senso incontrare Zelensky se la pace non fosse stata vicina. Ora l'incontro è in calendario e la speranza, considerata anche l'imprevedibilità di Trump, è che ci possa essere una svolta.
Delicato anche l'incontro con Netanyahu, in calendario lunedì. Il presidente preme per l'avvio della seconda fase dell'accordo di pace. La Casa Bianca punta a insediare al più presto un governo tecnocratico palestinese e una forza internazionale di stabilizzazione a Gaza, e potenzialmente convocare il Board of Peace in occasione del World Economic Forum di Davos in gennaio, al quale Trump parteciperà di persona.
Steve Witkoff e Jared Kushner stanno lavorando con l'Egitto, il Qatar e la Turchia per gettare le basi per la seconda fase dell'accordo, che prevede la consegna delle armi da parte di Hamas e il ritiro delle forze israeliane. Netanyahu ha però espresso scetticismo sulle idee di Witkoff e Kushner e - secondo quanto riporta Axios - cercherà di convincere Trump a schierarsi dalla sua parte.
08:33
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Il punto alle 08.00
Un disaccordo tra Israele e Stati Uniti sull'opportunità di iniziare la ricostruzione della Striscia di Gaza o di smilitarizzarla prima: è quanto riporta l'emittente israeliana Kan News.
L'amministrazione americana è interessata a procedere con la Fase 2 del piano del presidente Trump per porre fine alla guerra già a metà del mese prossimo, e fonti israeliane affermano che l'amministrazione vuole che il passaggio avvenga simultaneamente: disarmare la Striscia e ricostruirla. Ma Israele vuole prima disarmare Hamas e smilitarizzare la Striscia, e solo dopo procedere con la fase di ricostruzione.
Come parte del piano, le Idf stanno già bonificando aree a Rafah per preparare il terreno per la fase successiva, che include il trasferimento della popolazione nei quartieri che saranno costruiti, senza le Idf e senza Hamas, a Rafah. Il piano americano prevede inizialmente lo schieramento di case mobili, ma in seguito anche nuove costruzioni.
Tuttavia, ci sono significativi punti interrogativi riguardo alla costituzione della forza multinazionale che dovrebbe operare nella Striscia, incluso il coinvolgimento turco. Secondo una fonte vicina alla vicenda, sia l'Italia che l'Indonesia hanno concordato di inviare soldati nella forza, che opererà secondo un mandato simile a quello dell'Unifil.
