Mondo
La diretta
Secondo le rivelazioni del Guardian, l'uso di tali munizioni «è quasi certamente illegale e potrebbe costituire un crimine di guerra» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE

23:27
23:27
Trump: «Voglio che la gente di Gaza sia al sicuro»
«Voglio che la gente di Gaza sia al sicuro». Lo ha detto Donald Trump parlando con i giornalisti prima di partire per l'Iowa. «Voglio che la popolazione di Gaza sia al sicuro, questa è la cosa più importante», ha detto Trump. «Voglio vedere la popolazione di Gaza al sicuro. Hanno attraversato l'inferno», ha insistito il presidente.
23:21
23:21
Trump: «Con Putin ho parlato anche dell'Iran»
Donald Trump e Vladimir Putin hanno parlato «anche dell'Iran» nel colloquio che hanno avuto oggi. Lo ha riferito lo stesso presidente prima di partire per l'Iowa.
23:14
23:14
Da Hamas una «risposta positiva» a nuova bozza di tregua
Il canale Al-Aqsa, affiliato a Hamas, riferisce questa sera che l'organizzazione islamista ha inviato al Qatar una risposta positiva in relazione alla nuova proposta per un accordo di tregua e liberazione degli ostaggi. L'organizzazione islamista non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale né sono stati divulgati dettagli sulle eventuali condizioni poste. Intanto il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha riunito il gabinetto ristretto. Il presidente Trump, parlando oggi con l'ex ostaggio Idan Alexander alla Casa Bianca ha affermato: «concluderemo l'affare», riferendosi all'accordo di tregua, riportano i media israeliani.
22:45
22:45
Drone abbattuto in Iraq vicino allo scalo che ospita le truppe americane
Un drone è stato intercettato nella tarda serata di oggi vicino all'aeroporto di Erbil, che ospita le truppe della coalizione anti-jihadista guidata dagli Stati Uniti nella regione autonoma del Kurdistan iracheno, hanno riferito le forze di sicurezza curde. «Alle 21:58 ora locale (18:58 GMT) un drone carico di esplosivo è stato abbattuto vicino all'aeroporto internazionale di Erbil senza causare vittime o danni», hanno dichiarato i servizi antiterrorismo della regione del Kurdistan.
22:04
22:04
L'Iran riapre lo spazio aereo in tutto il Paese
L'Iran ha annunciato la riapertura del suo spazio aereo, compreso quello sopra Teheran, chiuso dal 13 giugno a causa della guerra con Israele. Lo riportano i media statali.
«Gli aeroporti internazionali di Teheran, Mehrabad e Imam Khomeini, assieme a quelli nel nord, sud, ovest ed est del Paese, sono stati riaperti e sono pronti a far riprendere i voli», riporta l'agenzia Irna.
16:58
16:58
«Ucciso agente della Forza Quds dell'Iran a Beirut»
Le Idf affermano di aver effettuato un attacco aereo «contro un terrorista nel villaggio di Sil», vicino a Beirut, in Libano. Lo riporta il Times of Israel. Secondo l'esercito, l'individuo era coinvolto nel contrabbando di armi e nell'attuazione di piani terroristici contro civili israeliani e truppe dell'Idf, agendo per conto della Forza Quds del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell'Iran.
16:53
16:53
Drone su auto a Beirut, un morto
Un drone israeliano ha bombardato l'ingresso meridionale di Beirut centrando un'autovettura nella cittadina di Khalde. Lo riferisce l'agenzia governativa di notizie libanese Nna, secondo cui almeno una persona è stata uccisa. L'esercito israeliano afferma di aver ucciso un membro di Hezbollah.
16:31
16:31
Netanyahu al kibbutz Nir Oz tra le proteste
A oltre 636 giorni dall'attacco più mortale nella storia di Israele del 7 ottobre 2023, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha visitato per la prima volta il kibbutz Nir Oz. Lo riporta il Times of Israel.
Mentre i dimostranti si sono radunati all'ingresso del kibbutz, il convoglio di Netanyahu è entrato da un altro cancello: sullo sfondo si vedono cartelli che lo chiamano «signor abbandono». E si sentono le voci dei manifestanti che gridano «vergogna» e denunciano Netanyahu come «corrotto» e «assassino» mentre i veicoli passano.
15:48
15:48
Albanese: «Rassicurata dallo scioglimento della GHF in Svizzera»
La relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, si dice «rassicurata» dall'annunciato scioglimento in Svizzera della filiale non operativa della Gaza Humanitarian Foundation (GHF).
Francesca Albanese ha ribadito oggi a Ginevra le sue critiche all'organizzazione sostenuta da Stati Uniti e Israele. Ieri l'Autorità federale di vigilanza sulle fondazioni ha annunciato che la filiale della controversa GHF sarà sciolta entro 30 giorni se non si presenteranno dei creditori. Questo perché la filiale svizzera non rispetta diversi obblighi legali.
GHF ha confermato di non aver mai operato come fondazione in Svizzera e di voler sciogliere l'entità, registrata a Ginevra pochi mesi fa. «Sono davvero rassicurata», ha dichiarato alla stampa Albanese, che non parla a nome dell'ONU ma su mandato del Consiglio per i diritti umani.
«L'organizzazione deve essere ritenuta responsabile di violazioni nella Striscia di Gaza», ha dichiarato, chiedendo che vengano condotte indagini. Di fronte al Consiglio e alla stampa, ha denunciato ancora una volta le attività di una fondazione che non è «umanitaria» perché non segue i «principi umanitari».
Ha inoltre sottolineato la responsabilità di GHF per la morte di centinaia di palestinesi, uccisi dal fuoco israeliano mentre cercavano assistenza umanitaria nei siti di distribuzione di viveri dell'organizzazione. La relatrice speciale invita gli Stati membri a inviare navi con personale medico, cibo e attrezzature per aiutare la popolazione palestinese.
13:34
13:34
Con caldo e poca acqua, la situazione è disperata a Gaza
Il caldo torrido a Gaza ha innescato un «effetto domino», aggravando le difficoltà dei suoi due milioni di abitanti.
L'Ap ha parlato con i gazawi e riportato l'allarme delle ong che denunciano da tempo che la ridotta disponibilità idrica, le reti fognarie inefficienti e la riduzione degli spazi abitativi rischiano di causare malattie. Quest'estate torrida coincide con la mancanza di acqua pulita per la maggior parte della popolazione di Gaza, in gran parte sfollata in tendopoli.
«Non c'è elettricità. Non c'è niente - ha detto Rida Abu Hadayed - Non riescono a dormire. I bimbi piangono tutto il giorno, fino al tramonto».
Molti palestinesi nel territorio assediato, riportano i media internazionali, devono percorrere lunghe distanze a piedi per procurarsi l'acqua e razionare ogni goccia, il che limita la loro capacità di lavarsi e rinfrescarsi. Il carburante è necessario per pompare l'acqua dai pozzi e far funzionare gli impianti di desalinizzazione ma, scrive il Guardian, Israele ne ha impedito l'ingresso nel territorio.
«Siamo solo all'inizio dell'estate - ha detto Yousef, il marito di Hadayed - E la nostra situazione è disperata. La nostra vita in tenda è miserabile», ha aggiunto. «Passiamo le giornate a versare acqua sulla testa e sulla pelle dei bambini. L'acqua stessa è scarsa. È molto difficile procurarsela. Stiamo svegli tutta la notte, morendo per le punture di zanzara. Siamo le persone più stanche del mondo».
10:28
10:28
Almeno 73 persone sono state uccise da Israele dall'alba di oggi
Almeno 73 persone sono state uccise da Israele dall'alba di oggi, tra cui 33 in cerca di aiuti presso i centri di assistenza della Gaza Humanitarian Foundation (Ghf). Lo scrive Al Jazeera citando fonti mediche secondo cui 13 persone sono morte in un attacco delle forze israeliane su una tenda ad al-Mawasi, nel sud.
Altre 12 sono rimaste uccise e molte ferite in un attacco israeliano alla scuola Mostafa Hafez, che ospita sfollati a ovest di Gaza City. Secondo le autorità di Gaza, controllata da Hamas, oltre 300 palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane nelle ultime 48 ore.
07:50
07:50
Hamas ha espresso «soddisfazione» per la formulazione della nuova proposta per un cessate il fuoco a Gaza
Hamas ha espresso «soddisfazione» per la formulazione della nuova proposta per un cessate il fuoco a Gaza e ha osservato che i mediatori stanno compiendo grandi sforzi per raggiungere un accordo tra le parti.
A sostenerlo è il media saudita Asharq News citando fonti, rilanciato da Haaretz e Times of Israel. Secondo quanto riferito, Hamas dovrebbe presentare la sua risposta ufficiale alla proposta entro domani sera.
Tuttavia, il canale saudita sottolinea anche che il gruppo palestinese continua a contestare diversi punti della proposta. Le sue principali preoccupazioni riguardano l'ingresso di aiuti umanitari nella Striscia e il ritiro dell'Idf dalle aree della Striscia di Gaza, menzionati nella proposta senza indicare date specifiche o allegare mappe.
Asharq News afferma inoltre che Hamas vuole trattare la proposta con «responsabilità» ed è disposto a dimostrare flessibilità a condizione che vengano rispettati gli interessi palestinesi.
07:06
07:06
La fondazione GHD: «Non chiuderemo, non abbandoneremo la popolazione di Gaza»
La Gaza Humanitarian Foundation (GHF), sostenuta da Stati Uniti e Israele ma criticata dalle Nazioni Unite e da decine di Ong internazionali, continuerà a fornire aiuti alla Striscia di Gaza.
Lo ha dichiarato il suo direttore, negando che siano stati uccisi palestinesi nei suoi siti. «Non chiuderemo. Abbiamo un compito da svolgere. È molto semplice: fornire cibo gratuito ogni giorno alla popolazione di Gaza. Tutto qui», ha dichiarato ai giornalisti a Bruxelles il presidente della Ghf Johnnie Moore, un cristiano evangelico alleato del presidente Donald Trump.
Moore ha assicurato, inoltre, che la sua organizzazione rimarrà impegnata a proseguire il suo lavoro nella Striscia di Gaza in caso di cessate il fuoco. «A meno che non fossimo costretti a farlo non abbiamo assolutamente intenzione di abbandonare queste persone», ha ribadito. Secondo Moore, Ghf, un'organizzazione benefica privata con sede ufficiale negli Stati Uniti, ha consegnato più di un milione di scatole di cibo da quando ha iniziato le sue operazioni nella Striscia di Gaza il 26 maggio. Questo dopo che Israele ha interrotto i flussi di aiuti alimentari verso il territorio palestinese per oltre due mesi, nonostante gli allarmi di una potenziale carestia
06:14
06:14
Il punto alle 06.00
L'esercito israeliano ha utilizzato una bomba da 500 libbre (230 chilogrammi), «arma potente e indiscriminata che genera un'onda d'urto dirompente e sparpaglia schegge su un'ampia area», nell'attacco su un obiettivo in un affollato bar sulla spiaggia di Gaza. Lo rivela la versione online del The Guardian, in base «alle prove visionate». «Gli esperti di diritto internazionale - scrive il quotidiano britannico - hanno affermato che l'uso di tali munizioni è quasi certamente illegale e potrebbe costituire un crimine di guerra». I frammenti dell'ordigno trovati tra le rovine del caffè al-Baqa sono stati identificati dagli esperti di armamenti come parti di una bomba multiuso MK-82 di fabbricazione statunitense. «Il grande cratere lasciato dall'esplosione - prosegue il The Guardian, citando esperti di armamenti - è un'ulteriore prova dell'utilizzo di una bomba grande e potente come la MK-82». L'esercito israeliano ha dichiarato che «prima dell'attacco sono state prese misure per ridurre il rischio di danneggiare i civili». Nell'esplosione al bar sono rimasti uccisi tra i 24 e i 36 palestinesi e decine di altri sono rimasti feriti.
Nella Striscia di Gaza l'85 per cento della popolazione non accede agli aiuti umanitari. Quella dell'85% è la percentuale di popolazione soggetta a ordini di evacuazione o che si trova all'interno di zone militari, una condizione che «compromette gravemente l'accesso della popolazione al sostegno umanitario essenziale». Lo ha detto il portavoce dell'ONU nel corso del suo incontro quotidiano con i media internazionali.