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Israele intercetta in mare la nuova flottiglia per Gaza: «L'equipaggio è stato rapito»

Freedom Flotilla Coalition fa sapere che «a circa 120 miglia nautiche da Gaza, Israele ha attaccato» la spedizione - Tel Aviv: «Passeggeri sani e salvi, verranno espulsi» - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Israele intercetta in mare la nuova flottiglia per Gaza: «L'equipaggio è stato rapito»
Red. Online
08.10.2025 06:00
23:56
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Un accordo su Gaza forse già stasera

Un funzionario israeliano ha affermato che un accordo su Gaza potrebbe essere raggiunto già stasera: lo scrive il giornalista di Axios Barak Ravid.

23:14
23:14
«Siamo molto vicini ad una tregua a Gaza»

«Siamo molto vicini a una tregua a Gaza», ha dichiarato Donald Trump durante una tavola rotonda sul gruppo Antifa, dopo che Marco Rubio gli aveva passato una nota aggiungendo: «Hanno bisogno subito di me». Nel frattempo, fonti diplomatiche europee riferiscono alla Reuters che il segretario di Stato americano Marco Rubio non parteciperà domani all’incontro di Parigi con europei, arabi e altri partner per discutere della transizione postbellica a Gaza; gli Stati Uniti invieranno comunque un loro rappresentante.

23:02
23:02
Hamas accetta di liberare insieme tutti gli ostaggi vivi

Secondo quanto riportato da Al Jazeera, come riporta Haaretz, Hamas ha accettato di rilasciare tutti gli ostaggi ancora in vita in un'unica fase, aggiungendo che il trasferimento di quelli morti sarà posticipato finché non saranno risolte le questioni logistiche e le condizioni a Gaza lo consentiranno. Lo riporta Haartez.

L'incontro dei mediatori con i rappresentanti delle fazioni armate palestinesi si è concluso. I mediatori stanno attualmente incontrando la delegazione israeliana e, a quanto pare, hanno chiesto a entrambe le delegazioni di stabilire venerdì come termine ultimo per i negoziati, come era già emerso da fonti qatarine.

21:47
21:47
Trump: «Andrò in Medio Oriente, l’accordo per Gaza è vicino»

«Andrò in Medio Oriente penso, forse sabato sera o domenica». Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a una tavola rotonda sul gruppo 'Antifa' che ha di recente designato organizzazione terroristica. «I negoziati per Gaza vanno bene», ha detto.

«I negoziati per Gaza vanno molto bene», ha detto Trump. «L'accordo è vicino».

21:45
21:45
Hamas è aperta al disarmo parziale

Diversi mediatori arabi sostengono che Hamas possa essere convinto a disarmarsi parzialmente come parte dell'accordo di cessate il fuoco con Israele: lo hanno detto tre fonti al New York Times.

Il rapporto ha aggiunto che Hamas potrebbe deporre le armi, almeno in parte, a patto che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump possa garantire all'organizzazione militante palestinese che Israele non riprenderà la sua offensiva nell'enclave.

21:26
21:26
Per Hamas il rilascio di Barghouti è centrale

Hamas si è impegnata a garantire il rilascio dell'ex leader di Fatah Marwan Barghouti come parte dell'accordo con Israele per porre fine alla guerra a Gaza: lo ha dichiarato al Times of Israel una fonte vicina alla questione.

La leadership di Hamas ha riferito agli interlocutori che «il destino di Barghouti resta assolutamente centrale in questi colloqui», afferma la fonte.

21:11
21:11
Hamas fornisce le prove di 20 ostaggi in vita

Hamas ha fornito informazioni su «circa 20 ostaggi ancora in vita»: lo hanno dichiarato funzionari israeliani all'emittente Channel 12. Il rapporto aggiunge che il gruppo terroristico afferma di essere ancora alla ricerca di alcuni degli ostaggi uccisi - Israele ha confermato la morte di 26 dei 48 ostaggi - e che non è chiaro se tutti possano essere localizzati.

20:15
20:15
Israele a Trump: «Non partecipare al vertice di Parigi su Gaza»

«Israele ha chiesto all'amministrazione Trump tramite diversi canali nelle ultime 24 ore di non partecipare alla riunione» dei ministri degli Esteri organizzata dalla Francia domani a Parigi per discutere del piano postbellico per Gaza, sostenendo che i colloqui di Parigi «potrebbero distogliere l'attenzione dal piano di Trump per porre fine alla guerra e minare i negoziati in corso in Egitto tra Israele e Hamas».

Lo scrive su X il reporter di Axios Barak Ravid, citando un dirigente israeliano.

19:56
19:56
Israele pone il veto su rilascio Barghouti e Saadat

Secondo i media israeliani, Israele ha posto il veto al rilascio di Marwan Barghouti e Ahmad Saadat nello scambio con gli ostaggi. Il veto riguarda anche i miliziani della Nukhba di Hamas che hanno preso parte al massacro del 7 ottobre 2023.

19:39
19:39
Usa e Israele cautamente ottimisti, intesa su Gaza in settimana

I funzionari americani, israeliani e del Qatar sono cautamente ottimisti sulla possibilità di raggiungere un accordo su Gaza questa settimana. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali due funzionari americani ritengono che siano stati buoni progressi nelle trattative e un'intesa potrebbe essere raggiunta a giorni. Un funzionario israeliano si è detto cautamente ottimista.

19:11
19:11
Lavrov: «Il piano di Trump per Gaza è la migliore opzione ora sul tavolo»

Il piano in 20 punti del presidente Usa Donald Trump per Gaza è «la migliore cose sul tavolo ora». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato dall'agenzia Ria Novosti.

Lavrov ha osservato che il piano riguarda solo «quello che rimane della Striscia di Gaza» e «la Cisgiordania non è menzionata». «Ma siamo realisti - ha aggiunto - e capiamo che questa è ora la migliore cosa sul tavolo. Almeno, è la migliore cosa in termini di accettabilità da parte degli arabi e di non rifiuto da parte di Israele».

18:45
18:45
Israele: «la riunione a Parigi su Gaza dannosa e ipocrita»

Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar critica su X la nuova iniziativa di Parigi, di tenere domani una riunione sul futuro di Gaza, definendola «inutile e dannosa come le precedenti», soprattutto «nel momento delicato dei negoziati di Sharm el-Sheikh», bollandola come «un tentativo del presidente Macron di distogliere l'attenzione dai suoi problemi interni a spese di Israele» e sperando che «la mossa del governo francese non danneggi i negoziati critici per la liberazione degli ostaggi, come accaduto in passato». Sa'ar accusa inoltre la Francia di «ipocrisia straordinaria», per i doppi standard usati su Ucraina e Israele.

Secondo il ministro israeliano, il fatto che la cosiddetta Dichiarazione di New York, promossa da Francia e Arabia Saudita all'assemblea generale dell'Onu, riceva un riconoscimento simile al piano Trump «dimostra un tentativo di ostacolarne l'attuazione».

Sa'ar ha poi definito «particolarmente provocatoria» la decisione di invitare governi «apertamente ostili a Israele, come quello di Sánchez», a discutere delle questioni israeliane. «I partecipanti possono discutere di ciò che vogliono - ha aggiunto Sa'ar - ma nessun accordo su Gaza potrà essere raggiunto senza il consenso di Israele».

Concludendo il post, ha accusato la Francia di «ipocrisia straordinaria», ricordando che Parigi aveva coniato il principio 'Il futuro dell'Ucraina non può essere deciso senza l'Ucraina'. «Un altro esempio di doppi standard - ha scritto il ministro - ribadendo: 'Nulla su Israele senza Israele. Israele non accetterà l'internazionalizzazione del conflitto'.

18:13
18:13
Idf: «a Gaza uccisi terroristi, stavano per attaccare»

La Forza di difesa israeliana (Idf) rende noto di avere lanciato dei raid a Gaza per eliminare numerosi terroristi che stavano per attaccare le truppe. Sono in corso operazioni per trovare altre cellule che hanno preso parte all'operazione contro l'esercito, aggiunge l'Idf.

15:28
15:28
Estesa la detenzione di un'attivista della Flotilla dopo che ha morso una dottoressa

Il tribunale di pace di Be'er Sheva ha esteso di tre giorni la detenzione di Reyes Rigo Cerviella, l'attivista spagnola anti-israeliana che aveva partecipato alla flottiglia per Gaza e ha aggredito una dipendente del servizio carcerario a Ketziot dandole un morso. Lo riferiscono i media israeliani.

La polizia aveva chiesto un'estensione di cinque giorni, ma il giudice ha ridotto il periodo e osservato nella sua decisione che «potrebbe esserci molto fondamento» nell'argomento del suo avvocato secondo cui sarebbe preferibile espellerla da Israele.

15:27
15:27
Anche Rubio alla riunione di Parigi sul dopo guerra a Gaza

Il segretario di Stato americano Marco Rubio dovrebbe partecipare a una riunione che si terrà domani a Parigi con rappresentanti europei, arabi e altri per discutere della transizione post guerra a Gaza. Lo riferiscono alla Reuters tre fonti diplomatiche europee.

L'incontro, che si svolgerà parallelamente ai negoziati tra Israele, Hamas e i mediatori a Sharm el-Sheikh, si concentrerà sui modi per attuare il piano proposto dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, valutando in particolare il ruolo di ciascun Paese coinvolto.

15:17
15:17
«A Gaza l'IDF persegue una strategia di asfissia»

«A Gaza, la morte è ovunque. Non è solo una sensazione, è palpabile. La morte è in agguato, aleggia, colpisce ovunque, chiunque», mentre l'Idf persegue una strategia di «asfissia» sulla popolazione della Striscia, attaccando i camion: lo ha dichiarato Claire Magone, direttrice della filiale francese di Medici senza frontiere (Msf), in un'intervista al quotidiano francese Le Monde ripresa da vari media internazionali, quando è tornata da una visita di una settimana nel territorio palestinese.

Magone ha dichiarato di aver visitato le équipe di MSF che curavano i pazienti mentre «i carri armati si avvicinavano, i droni sorvolavano i quartieri e l'acqua veniva tagliata». «L'esercito - ha dichiarato a Le Monde - sta attuando una strategia di asfissia, attaccando, ad esempio, le autocisterne, come ha fatto a metà settembre con una delle nostre, che è stata chiaramente identificata, e bloccando tutti i servizi vitali».

Quando sono arrivata, Gaza City era già circondata dai carri armati. Attraverso «la nostra clinica per la medicazione delle ferite fornivamo assistenza post-operatoria a pazienti con ferite estremamente gravi, come arti frantumati, ustionati o lacerati dai bombardamenti. Questa assistenza includeva la pulizia delle ferite e la rimozione del tessuto necrotico. Le nostre équipe continuavano a curare i pazienti mentre i carri armati si avvicinavano, i droni sorvolavano i quartieri e l'acqua veniva tagliata. L'esercito stava perseguendo una strategia di soffocamento, attaccando ad esempio le autocisterne, anche quelle chiaramente segnalate, come ha fatto con una delle nostre a metà settembre, e bloccando tutti i servizi vitali. C'era un costante senso di terrore», ha dichiarato nell'intervista la dirigente francese di MSF.

15:15
15:15
Oltre 11.100 detenuti palestinesi, record dalla seconda Intifada del 2000

Record di prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane: all'inizio di ottobre erano oltre 11'100, secondo i dati della Palestinian Prisoners' Society (PPS) che sottolinea come si tratti del numero più alto di detenuti dalla seconda Intifada del 2000.

«Secondo quanto annunciato dall'Amministrazione penitenziaria dell'occupazione - recita una dichiarazione del gruppo - a ottobre il numero dei prigionieri condannati ha superato i 1460. Il numero di quelli condannati all'ergastolo e di coloro contro i quali sono state presentate accuse in preparazione dell'emissione di condanne all'ergastolo è di circa 350, di cui 303 già condannati e 40 incriminati».

La PPS ricorda quindi come Abdullah Barghouthi ha avuto la condanna più alta, avendo ricevuto 67 ergastoli, seguito da Ibrahim Hamed, condannato a 54 ergastoli. Ad oggi - aggiunge il gruppo - almeno 53 donne sono state arrestate, e più di 400 bambini sono stati trattenuti nelle carceri di Ofer e Megiddo.

12:39
12:39
Il caponegoziatore israeliano Dermer è arrivato a Sharm

Il capo negoziatore della squadra israeliana Ron Dermer è arrivato a Sharm el-Sheikh, in Egitto, per prendere parte ai colloqui indiretti per il rilascio degli ostaggi e la fine della guerra a Gaza. Lo riferisce Ynet.

12:33
12:33
Unicef: «A Gaza in 2 anni 64.000 bambini uccisi o mutilati»

«Negli ultimi due anni, secondo le notizie, un numero sconcertante di 64'000 bambini sono stati uccisi o mutilati in tutta la Striscia di Gaza, tra cui almeno 1'000 appena nati. Non sappiamo quanti altri siano morti a causa di malattie prevenibili o siano sepolti sotto le macerie». Lo ha dichiarato la direttrice generale del Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef) Catherine Russell.

«Da oltre 700 giorni i bambini di Gaza vengono uccisi, mutilati e sfollati in una guerra devastante che è un affronto alla nostra comune umanità. Gli attacchi israeliani su Gaza City e su altre parti della Striscia continuano. Il mondo non può e non deve permettere che questo continui», ha ammonito.

«La carestia persiste a Gaza City e si sta diffondendo verso sud, dove i bambini vivono già in condizioni disastrose. La crisi legata alla malnutrizione, soprattutto tra gli infanti, rimane drammatica. Mesi senza cibo adeguato hanno causato danni permanenti alla crescita e allo sviluppo dei bambini», ha dichiarato ancora la Russell.

«La necessità di un cessate il fuoco non potrebbe essere più urgente. Da sabato mattina, secondo le notizie, almeno 14 bambini sono stati uccisi, mentre i bombardamenti da parte di Israele continuano a colpire Gaza City e altre zone».

L'Unicef accoglie «con favore tutti gli sforzi volti a porre fine alla guerra e a stabilire un percorso verso la pace a Gaza e nella regione. Qualsiasi piano deve portare a un cessate il fuoco, al rilascio degli ostaggi e al passaggio sicuro, rapido e senza ostacoli degli aiuti umanitari - attraverso tutti i valichi e le rotte disponibili - nella misura estremamente necessaria per tutti gli abitanti di Gaza, soprattutto i bambini», ha proseguito la direttrice del Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia.

Il diritto internazionale umanitario «è chiaro: chiediamo a Israele di garantire la piena protezione della vita di tutti i civili. Negare l'assistenza umanitaria ai civili è inequivocabilmente proibito. I principi di distinzione, proporzionalità e precauzione devono guidare tutte le azioni militari e i civili che non possono, non vogliono o scelgono di non evacuare le zone di combattimento rimangono civili e devono essere sempre protetti. Ogni bambino ucciso è una perdita insostituibile. Per il bene di tutti i bambini di Gaza, questa guerra deve finire ora», ha concluso la Russell.

11:37
11:37
«Israele ha ucciso due membri del personale medico e un giornalista ogni tre giorni»

Secondo una statistica resa nota dall'ufficio stampa del governo di Gaza, controllato da Hamas, l'esercito israeliano uccide due membri del personale medico e un giornalista ogni tre giorni. Lo riporta al-Jazeera.

In una nota su Telegram l'ufficio stampa afferma inoltre che ogni giorno vengono feriti più di 200 palestinesi e che, in media, 13 palestinesi subiscono l'amputazione degli arti a causa di ferite riportate direttamente o indirettamente nei combattimenti. L'esercito israeliano attacca inoltre, in media, una struttura sanitaria al giorno, si legge nella nota.

11:06
11:06
Israele e Hamas si scambiano le «liste di prigionieri da rilasciare»

Israele e Hamas si sono scambiati «liste di prigionieri da rilasciare», ha dichiarato all'AFP un leader del gruppo palestinese. «L'ottimismo prevale tra tutte le parti» nei colloqui su Gaza in corso a Sharm el-Sheikh, in Egitto.

Secondo un articolo pubblicato dal «Wall Street Journal» e ripreso dal «Times of Israel», Hamas chiede che i corpi dei suoi leader assassinati Yahya e Muhammad Sinwar siano tra quelli rilasciati da Israele, insieme a quelli dei condannati per terrorismo e dei detenuti ancora in vita, in cambio dei 48 ostaggi detenuti dai gruppi terroristici a Gaza. La richiesta era già stata avanzata in precedenza, ma Israele l'aveva respinta, osserva il quotidiano israeliano.

Da parte sua al-Jazeera riporta che Taher al-Nunu, che fa parte della delegazione di Hamas a Sharm el-Sheikh, in una dichiarazione pubblicata dal gruppo ha affermato che i mediatori stanno «facendo grandi sforzi per rimuovere qualsiasi ostacolo all'attuazione del cessate il fuoco e che uno spirito di ottimismo prevale tra tutti».

«I negoziati si sono concentrati sui meccanismi per attuare la fine della guerra, il ritiro delle forze di occupazione dalla Striscia di Gaza e lo scambio di prigionieri», ha affermato al-Nunu. «Le liste dei prigionieri da rilasciare sono state scambiate oggi secondo i criteri e i numeri concordati. I negoziati indiretti continuano oggi con la partecipazione di tutte le parti e dei mediatori», ha aggiunto.

09:06
09:06
Il Qatar chiede «forti garanzie internazionali scritte» per garantire che Israele adempia ai propri obblighi

Il portavoce del ministero degli esteri del Qatar Majed al-Ansari ha dichiarato all'agenzia di stampa saudita al-Arabiya che sono necessarie «forti garanzie internazionali scritte» per garantire che Israele adempia ai propri obblighi. Lo riporta il «Times of Israel».

Al-Ansari afferma che il Qatar vuole garantire che i negoziati attualmente in corso in Egitto - il ritorno degli ostaggi, il rilascio dei prigionieri di sicurezza palestinesi e una pausa nei combattimenti - portino al ritiro di Israele da Gaza, all'ingresso di maggiori aiuti e alla fine definitiva della guerra.

Osserva inoltre che il piano Trump attualmente in discussione esclude esplicitamente lo sfollamento dei residenti da Gaza, nonché la fine dei discorsi di annessione e occupazione.

Afferma che le parti hanno concordato su 20 principi, ma «il diavolo si nasconde nei dettagli», come si dice in inglese.

Il primo ministro del Qatar Mohammed Abdulrahman al-Thani è atteso oggi in Egitto per partecipare ai negoziati indiretti in corso tra Israele e Hamas.

07:01
07:01
Intercettate le nove imbarcazioni che facevano parte della nuova Flotilla

Risultano tutte intercettate le nove imbarcazioni che facevano parte della nuova Flotilla diretta a Gaza.

Sui localizzatori pubblicati online dalle associazioni partecipanti alla spedizione, le barche vengono tutte contrassegnate come 'intercettate'.

Israele aveva precedentemente comunicato che gli attivisti della nuova Flotilla sono «tutti sono sani e salvi e in buona salute» e «si prevede che saranno espulsi tempestivamente».

06:13
06:13
Israele: «I passeggeri sono sani e salvi, verranno espulsi»

Israele conferma di aver intercettato la nuova Flotilla diretta a Gaza. «Un altro vano tentativo di violare il blocco navale legale ed entrare in una zona di combattimento si è concluso in un nulla di fatto», si legge sull'account X del Ministero degli Esteri dello Stato ebraico. «Le navi e i passeggeri - continua la nota - sono stati trasferiti in un porto israeliano. Tutti sono sani e salvi e in buona salute. Si prevede che saranno espulsi tempestivamente».

06:12
06:12
Una quarta barca della spedizione verso Gaza «attaccata» dai militari israeliani

Freedom Flotilla Coalition (Ffc) afferma che una quarta barca della sua spedizione verso Gaza è stata «attaccata» dai militari israeliani, la Conscience.

Dandone notizia, sui suoi canali social Ffc pubblica un video che mostra diversi attivisti su una barca con le mani alzate e con indosso i giubbotti di salvataggio. Conscience «trasporta 92 persone, per lo più professionisti del settore medico e dei media», viene specificato.

06:00
06:00
Il punto alle 6

 Freedom Flotilla Coalition afferma che «a circa 120 miglia nautiche da Gaza, Israele ha attaccato» la spedizione.

«Attualmente almeno due imbarcazioni sono state abbordate e la maggior parte delle dirette streaming sono state interrotte», si legge sui canali social della nuova flottiglia. «L'esercito sta cercando di deviare» la nostra rotta, viene aggiunto.

Media dello Stato ebraico avevano precedentemente affermato che le Forze di difesa israeliane (Idf) si stavano preparando a intervenire contro la spedizione.

«Ci sono almeno otto imbarcazioni militari che circondano la nostra flottiglia», afferma ancora la nuova spedizione pubblicando le immagini di una telecamera di una barca in cui si vedono dei soldati armati a bordo

Pubblicando sui suoi canali social un nuovo video in cui si vede una delle sue imbarcazioni con dei soldati a bordo e si sente una sirena di segnalazione, FFC scrive che «l'esercito israeliano non ha giurisdizione legale sulle acque internazionali».

«La nostra flottiglia - si legge nell'ultimo post del canale Instagram della spedizione - non rappresenta alcun pericolo. Trasportiamo aiuti vitali per un valore di oltre 110.000 dollari in medicinali, dispositivi respiratori e forniture alimentari, destinati agli ospedali di Gaza».

 «Freedom Flotilla Coalition e Thousand Madleens to Gaza confermano che le tre imbarcazioni Gaza Sunbirds, Alaa Al-Najajr e Anas Al-Sharif sono state attaccate e intercettate illegalmente dall'esercito israeliano», si legge in un comunicato pubblicato sul sito internet di FFC.

«Al momento - continua la nota della spedizione -, fonti indicano che l'equipaggio disarmato a bordo, inclusi medici, giornalisti e funzionari eletti, è stato rapito, così come gli aiuti. La loro ubicazione rimane sconosciuta».